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Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  PA e innovazione (Partito: PdL) 


 

Brunetta: «Quelli dell'Onda sono guerriglieri e li tratteremo come tali»

  • (19 marzo 2009) - fonte: Corriere.it - inserita il 19 marzo 2009 da 2528

    Gli studenti dell'Onda sono dei «guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri». Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, al termine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi tenuta insieme alla collega della scuola, Mariastella Gelmini.

    A chi faceva notare al ministro che nella scuola la protesta sta montando, il ministro ha risposto: «Non vedo molta protesta, vedo ogni tanto delle azioni di guerriglia da parte della associazione Onda. Ma vedo - ha aggiunto - che nelle votazioni degli organi di rappresentanza degli studenti l'Onda non esiste. Sono un democratico e quindi credo molto più al voto che alle azioni azioni di guerriglia. L'Onda non l'ho vista nelle recenti elezioni degli studenti - ha insistito Brunetta - quindi sono dei guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri».
    La Gelmini ha tentato di sdrammatizzare: «Come tutti sanno, a volte Brunetta usa toni forti e provocatori ma mi auguro vivamente che gli episodi della Sapienza non si ripetano più. Il diritto di manifestare va sempre rispettato, ma la democratica dimostrazione del dissenso non può mai trascendere nella violenza, che non può mai essere accettata. In questo senso credo vadano interpretate anche le dichiarazioni del ministro Brunetta».

    «QUATTRO RAGAZZOTTI» - Poco dopo, intervistato da Sky Tg24, è tornato all'attacco: «Mi sono sbagliato, non hanno la dignità di guerriglieri, che sono una cosa seria: sono solo quattro ragazzotti in cerca di sensazioni. Se Fioroni e il Pd li difendono ce ne facciamo una ragione e prendiamo atto che il Pd difende quattro ragazzotti in cerca di sensazioni: io preferivo il vecchio Partito comunista. A Roma ci sono state cariche e scontri perché un gruppo di giovani un po' estremisti ha infranto delle regole che la città si era data nel definire le manifestazioni. Come si definisce chi infrange le regole, chi fa violenza sulle strade e costringe la polizia a scontri che ha altro da fare? Io sto dalla parte dei poliziotti, dell’ordine pubblico, delle regole, di chi vuole manifestare legalmente e democraticamente, dalla parte dei rappresentanti degli studenti, non di questi signori che per avere una qualche visibilità usano la violenza».

    «ALIMENTA TENSIONE» - Per il Pd ha parlato Pina Picierno: «Amareggiano e sorprendono i toni usati dal ministro Brunetta che dovrebbe scusarsi con gli studenti, le loro famiglie e il paese tutto per l'asprezza e la violenza delle parole usate. In tale maniera si alimenta in modo sconsiderato uno stato di tensione. Simili parole offendono le stesse istituzioni che il ministro Brunetta è chiamato a rappresentare, sarebbe bene che il governo prendesse rapidamente le distanze da simili atteggiamenti». E il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero: «Che il ministro Brunetta sia un provocatore non mi stupisce, ma che ora vesta i panni anche del manganellatore rispetto agli studenti dell'Onda caricati dalla polizia a Roma e che lui ritiene dei guerriglieri che come tali vanno trattati, la dice lunga sull'idea di democrazia, libertà e rispetto del dissenso di Brunetta e del governo di cui fa parte. La verità è che il governo delle destre sta attentando al diritto di manifestare così come attenta al diritto di sciopero, in puro stile anni Cinquanta, e che usa la polizia come la usava allora il ministro degli Interni Scelba, a puro scopo repressivo».

    DONADI: PICCOLO DUCE - «Deve esserci stato un corto circuito tra il cervello e la lingua del ministro Brunetta. Non c'è altra spiegazione per giustificare le affermazioni nei confronti dei ragazzi dell'Onda. Parole incendiarie da piccolo duce. Il governo chieda scusa immediatamente - è il duro commento del capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Massimo Donadi -. Le esternazioni del ministro sono inqualificabili e pericolose, aumentano senza motivo la tensione e il conflitto. Brunetta non si illuda di infuocare gli animi. Gli studenti sono molto più maturi di lui e non cadranno in provocazioni».

    L'UNIONE STUDENTI - L'Unione degli studenti chiede le dimissioni e le «immediate» scuse del ministro Brunetta. «Un ministro non dovrebbe mai permettersi di definire dei giovani che esprimono il loro pensiero come dei "guerriglieri" da trattare come tali. Mercoledì - afferma l'Uds - c'è stata un'aggressione di cui gli studenti sono state vittime. Quella di Brunetta è una dichiarazione degna dei peggiori regimi sudamericani, dove gli studenti sono equiparati a terroristi. Già il presidente del Consiglio in autunno aveva provato a usare metodi repressivi, invocando la polizia nelle scuole pur di reprimere la protesta, ma aveva incontrato la netta ostilità della società tutta. Chiediamo le immediate scuse e le dimissioni del ministro Brunetta. Non ci lasceremo intimidire».

    «È LUI IL GUERRIGLIERO» - Secondo l'Unione degli universitari è il ministro Brunetta «l'unico guerrigliero». «È fuori dalla realtà - afferma l'Udu in una nota - definire guerriglieri centinaia di migliaia di studenti che da questo autunno a oggi sono scesi nelle piazze dimostrando all'opinione pubblica di voler manifestare pacificamente il proprio dissenso contro i provvedimenti del governo per l'università. Intendiamo ricordare, a questo punto con maggior vigore, che il ruolo di un governo, come dei ministri che lo compongono, è quello di ascoltare le esigenze della popolazione, non di rimanere sordi a straordinarie manifestazioni di protesta, di discutere con il Paese e con il Parlamento, non di essere autoreferenziali alimentando un clima di tensione contro chi dissente».

    Fonte: Corriere.it | vai alla pagina

    Argomenti: sciopero, scuola, università, protesta università, studenti, Idv, proteste, Gelmini Maria Stella, onda | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 21 marzo 2009 da 4110
    Che sulle sciagurate dichiarazioni di Brunetta sia intervenuta la stessa Gelmini è tutto dire. E' veramente oltraggioso che un ministro della Repubblica - oltretutto al di fuori delle sue competenze - si permetta di apostrofare con toni militareschi, studenti che cercano unicamente di segnalare lo smantellamento dell' l'Università e della scuola pubblica giorno dopo giorno, decreto dopo decreto. Di questo passo sarà cancellato il diritto allo studio. Proteste sacrosante, come dice l'ex Prefetto di Roma Achille Serra.

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