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Dichiarazione di Andrea FERRAZZI

Alla data della dichiarazione: Vicepres. Provincia Venezia (Partito: DL)  - Assessore Provincia Venezia


 

Tagli pesanti alla scuola veneta: «Cosa dice oggi, davanti ai numeri, l’assessore Donazzan?»

  • (25 marzo 2009) - fonte: official web site - Partito Democratico Veneto - inserita il 26 marzo 2009 da 862

    8.500 alunni in più in Veneto, 2.227 insegnanti in meno. Sono questi i dati, comunicati ufficialmente ieri l’altro ai sindacati della scuola dal ministero alla Pubblica Istruzione, con cui si inizierà il prossimo anno scolastico.

    «Quanto noi paventavamo da mesi ha trovato purtroppo conferma – denuncia Ferrazzi - un taglio al tempo scuola che mette in gravissima difficoltà migliaia di famiglie della nostra regione. Invece di riformare interi settori dell’istruzione che avevano bisogno di essere rinnovati il Governo ha preferito il taglio, soprattutto alle elementari, che abbassa drasticamente la qualità della nostra scuola e costringe ai salti mortali le famiglie venete già impegnate a fronteggiare una crisi pesantissima».

    «Il taglio di oltre 2 mila insegnanti in Veneto è scandaloso – continua il dirigente democratico – è vero infatti che anche nelle regioni del Sud hanno tagliato gli insegnanti, ma a fronte di un calo delle iscrizioni. Mentre in Veneto le iscrizioni sono aumentate di 8.500 alunni».

    La riforma Gelmini penalizza in particolare la scuola veneta perché caratterizzata dal tempo lungo, un’opzione cancellata dalla nuova legge. Il tempo pieno (le 40 ore), previsto dalla Gelmini, in Veneto conta solo per il 13%. La maggior parte del tempo scuola era infatti tempo lungo.

    «Cosa diranno oggi, di fronte a questi numeri, i politici del centrodestra che per mesi ci hanno accusato di fare terrorismo? Cosa dirà oggi l’assessore Donazzan? – chiede Ferrazzi – La verità è che se i politici della destra ci avessero appoggiato nella nostra battaglia a difesa della scuola veneta non ci troveremo oggi con questo disastro».

    Sulla questione dei tagli alla scuola veneta interviene anche il segretario regionale Paolo Giaretta. «In questo mesi si è tentato di distrarre l’opinione pubblica parlando di ritorno del grembiulino e del voto in condotta, la verità della riforma Gelmini è venuta a galla: meno servizi per le famiglie, meno scuola per i bambini, meno opportunità per il futuro – afferma Giaretta – Eppure il capitale più grande su cui può contare il Veneto è quello delle intelligenze e della cultura dei suoi abitanti. Tagliare i fondi della scuola e della formazione vuol dire tagliare le radici dello sviluppo futuro».

    «Naturale che, ancora una volta, a pagare siano i più deboli economicamente, quelli che non potranno acquistare i servizi a pagamento sul mercato privato e avranno diritti in meno per i propri figli» conclude il leader del PD Veneto.

    Fonte: official web site - Partito Democratico Veneto | vai alla pagina

    Argomenti: scuola, tagli, istruzione, pd, veneto, educazione, diritto allo studio, Governo Berlusconi, assessore regionale, tagli pubblica istruzione, riforma gelmini, legge gelmini, ministero pubblica istruzione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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