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«Non ripetere gli errori del passato»
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(25 marzo 2009) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 25 marzo 2009 da 4110
«Bisogna imparare ciò che ci dicono le generazioni che ci hanno preceduto»ROMA - «Riflettere sulla storia e sulle sue lezioni, che sono sempre attuali e non possono dimenticarsi». Giorgio Napolitano ribadisce il «valore della memoria» durante la commemorazione per la ricorrenza dell'eccidio nazista alle Fosse Ardeatine (avvenuto il 24 marzo 1944 e costato la vita a 335 persone). Secondo il presidente della Repubblica, è necessario «imparare quello che dicono le generazioni che ci hanno preceduto, ciò che ha insegnato la storia. È stare attenti a non ripetere gli errori del passato».
IL RICORDO - Napolitano esorta poi a «ricordare quello che è stato uno dei capitoli più spietati della persecuzione antiebraica e, allo stesso tempo, quello che rimane un capitolo significativo della dura Resistenza contro l'occupazione nazista, a Roma e in Italia». Il presidente ricorda che «si seppe molto tempo dopo dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, quando Roma venne liberata. Io, in quei giorni, ero a Napoli e ricordo bene i cento bombardamenti sulla mia città».
ALEMANNO - «Alla base della pacificazione - ha dichiarato Alemanno - c'è un principio di tolleranza e un comune rifiuto di qualsiasi forma di totalitarismo, di dittatura e di intolleranza. Con queste basi credo sia possibile lavorare insieme per costruire un'Italia migliore, da destra e da sinistra». «Qui - ha aggiunto il sindaco di Roma - si rafforza e si mantiene il valore della memoria per fare in modo che non si dimentichino gli orrori dei totalitarismi del nazismo, del fascismo e del comunismo e per costruire una coscienza democratica solida». «Ancora negli anni Settanta - ha concluso - gli odi ideologici hanno insanguinato questa città. Dobbiamo fare in modo che ci sia un rifiuto netto di tutto quello che nega la democrazia e la tolleranza tra le persone».
FINI - «A questi uomini che vollero vivere da cittadini liberi in un Paese libero, deve andare sempre la gratitudine degli italiani», ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aprendo i lavori di un convegno a Montecitorio su Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, militare italiano trucidato alle Fosse Ardeatine. «Il valore che emerge è quello del patriottismo democratico, che il fascismo aveva oscurato per vent'anni, e che trovò uno dei suoi primi momenti di rinascita nella scelta di continuare la guerra contro i tedeschi. Il Fronte militare clandestino rappresenta una delle pagine più eroiche di quella storia».
Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi