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Dichiarazione di Michele MOGNATO

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Venezia (VE) (Partito: DS) 


 

Comuni e tagli. «Sforeremo il patto di stabilità»

  • (27 marzo 2009) - fonte: La Nuova di Venezia e Mestre - Enrico Tantucci - inserita il 29 marzo 2009 da 31

    Liberate risorse per 40 milioni di euro. Altri 50 dal nuovo fondo immobiliare
    Il Comune di Venezia sforerà il patto di stabilità imposto dal Governo, usando avanzi di amministrazione proventi delle vendite immobiliari per investimenti. Lo annuncia l’assessore al Bilancio Michele Mognato, dopo che anche l’Anci - l’Associazione dei comuni italiani - ha dato il suo appoggio alle amministrazioni che lo faranno.

    «E’ per noi una strada obbligata - spiega Mognato - perché non abbiamo intenzione, in un momento di crisi economico, di tagliare i servizi o aumentare le tariffe destinate ai cittadini. Se non effettuiamo i necessari investimenti per rispettare il patto di stabilità interno, inoltre, i cittadini se la prenderanno con il Comune e non certo con il Governo che impone questa decisione, per cui è opportuno che ciascuno assuma le proprie responsabilità. Altrimenti, venga il Governo qui a imporre le penalizzazioni che ci vorrebbe costringere ad assumere. Anche la posizione assunta dall’Anci è conseguente a questa situazione che riguarda molti Comuni italiani e che non è affrontabile».

    Il Consiglio nazionale dell’ Associazione nazionale dei Comuni italiani, riunito ieri a Roma, ha stabilito infatti che sosterrà i Comuni che in una situazione di crisi, decideranno di non rispettare i vincoli stabiliti dal patto di stabilità interno per il 2009. I Comuni delle Regioni del Nord, sostenuti dall’Anci, non mollano sulla richiesta di trattenere il 20 per cento dell’Irpef, come forma di federalismo fiscale, in attesa dell’applicazione del disegno di legge Calderoli. Dopo l’approvazione della mozione parlamentare bipartisan che aveva chiesto di allentare i vincoli del patto di stabilità ieri le Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera hanno approvato ieri un emendamento che si limita a escludere dal Patto di Stabilità le spese per la sicurezza pubblica o a favore di imprese o lavoratori in difficoltà.

    «E’ un emendamento che per noi non cambia nulla - commenta Mognato - e che ci costringe dunque a violare il Patto per garantire gli impegni che abbiamo già preso anche con il bilancio 2009. Avremmo dovuto discutere già oggi (ieri, ndr) in Commissione consiliare di una mozione bipartisan contro il Patto di Stabilità, ma in aula sono rimasti solo i consiglieri del centrosinistra». Chi sgarra dal Patto - secondo le sanzioni previste dal Governo - non potrà assumere personale né fare mutui e dovrà ridurre le spese del 20 per cento comprese le indennità degli amministratori.

    Applicandolo, invece, Ca’ Farsetti dovrebbe stralciare dal pacchetto di investimenti del 2009 i 40 milioni di euro ottenuti con le ultime cartolarizzazioni e, inoltre, non potrebbe avviare il nuovo fondo immobiliare da 100 milioni di euro già previsto dal bilancio 2009, per il quale ha già previsto di incassare per l’anno in corso circa 50 milioni euro. Anche i proventi della futura vendita dell’ex Ospedale al Mare - necessari per finanziare i lavori del nuovo Palacinema - rientrerebbero nel blocco imposto dal Patto, ma qui la recente nomina di un commissario di Governo per il Palacinema come Vincenzo Spaziante, con poteri straordinari, potrebbe aggirare l’ostacolo.

    Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre - Enrico Tantucci | vai alla pagina

    Argomenti: tagli, federalismo fiscale, venezia, comune venezia mestre, irpef, comuni, Governo Berlusconi, Nord, assessore comunale, patto di stabilità, crisi economica, crisi sociale, prosindaco | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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