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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

Il patrimonio paesaggistico va tutelato

  • (02 aprile 2009) - fonte: Il Messaggero - Paolo Cacace - inserita il 02 aprile 2009 da 31

    Apprezzamento per l’accordo governo-Regioni: bene le azioni anti-crisi, ma sventarne le insidie

    Mancano reazioni ufficiali, ma è evidente che l’accordo governo-regioni sul piano casa soddisfa pienamente il Colle che, sin da quando è stata prospettata l’ipotesi di un decreto legge contenente le misure straordinarie per l’edilizia abitativa, ha posto un ”paletto” fondamentale relativo proprio alla necessità di rispettare le competenze delle Regioni fissate dalla Costituzione.
    Un ”paletto” che il capo dello Stato aveva ribadito in un ”appunto riepilogativo” inviato nei giorni scorsi al premier che sembrava intenzionato ad agire senza tener conto della volontà delle Regioni.
    Quindi Giorgio Napolitano non può che mostrarsi contento per la ”soluzione positiva” della vicenda, anche se non manca di accennare ,ex-post e in via indiretta, ai rischi che si sono corsi soprattutto di una ”cementificazione incontrollata”. Lo fa ricevendo al Quirinale una delegazione della fondazione ”Napoli Novantanove” guidata da Mirella Stampa Barracco.

    Spiega Napolitano: «Viviamo di nuovo una stagione non semplice: c’è una crisi economica e occupazionale che sollecita iniziative volte a favorire una ripresa comunque delle attività produttive e dell’occupazione, ma in quel ”comunque” si celano anche molte insidie non trascurabili proprio per la salvaguardia del nostro patrimonio culturale, artistico e paesaggistico, valori che la Costituzione tutela e di cui impone il rispetto». E’ evidente che quel ”comunque” si riferisce proprio alle pressioni di chi, facendosi scudo dell’emergenza economica, avrebbe voluto (o vorrebbe) far passare provvedimenti che rappresentano altrettante ”insidie” per il nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Beninteso: nessun riferimento diretto al ”piano casa”, ma un monito a posteriori. E va ricordato, d’altra parte, che le riserve di Napolitano al decreto governativo nascevano - oltre che dalla sua funzione di garante istituzionale - anche dalla necessità di rispettare il principio costituzionale che sancisce il rispetto del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del Paese.

    Naturalmente, ciò non significa che le antenne del Colle sia insensibili agli enormi problemi determinati dalla crisi economica. Ma il richiamo s’iscrive nello spirito di quanto affermato dallo stesso Napolitano nell’ultimo messaggio di Capodanno, allorché aveva esortato a cogliere la crisi come un’opportunità. Insomma: per il Presidente valgono sempre i principi generali. E lo stesso ragionamento può farsi per un richiamo «alla democrazia che evita chiusure e populismi» contenuto in un messaggio inviato in occasione dell’inaugurazione di un’aula del Parlamento europeo intitolata a Renzo Imbeni. Nessun riferimento all’attualità politica, ma a disvalori che l’europeista Imbeni ha sempre contrastato.

    Fonte: Il Messaggero - Paolo Cacace | vai alla pagina

    Argomenti: casa, Edilizia, presidente Napolitano, Costituzione, Regioni, crisi economica, piano casa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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