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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI
«Le vere decisioni al G8 in Italia»
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(02 aprile 2009) - fonte: Il Messaggero - Marco Conti - inserita il 02 aprile 2009 da 31
«La nostra linea è quella franco-tedesca, ma non c’è fretta. Si stringerà a luglio»
Tra la richiesta di nuove e immediate regole per i mercati finanziari di francesi e tedeschi e la cautela di inglesi e americani, Silvio Berlusconi preferisce non schierarsi e rimanda al G8 di luglio della Maddalena il varo di un nuovo pacchetto norme internazionali che dovranno regolare i mercati finanziari.
«Il G20 potrà fare qualcosa - spiegava ieri pomeriggio Berlusconi poco prima di lasciare l’hotel Claridge per Buckingam palace - potrà prendere «qualche decisione opportuna e immediata, ma è al G8 che si pensa che verrà redatto il nuovo codice dei comportamenti finanziari ed economici del mondo». Certo, aggiunge, rientrando dalla cena a Buckingam Palace, quella franco-tedesca «è la nostra linea, siamo noi che stiamo preparando il cosiddetto ”legal standard act” che deve trovare il suo compimento al G8 della Maddalena». Nessuna fretta però, e nessuna forzatura rispetto alla posizione anglo-americana.In una Londra blindata e sotto assedio, con i principali esponenti del G20 che si rinfacciano responsabilità e mancate prese di posizione necessarie a combattere la speculazione finanziaria, l’Italia si presenta al summit di oggi con una buona dose di realismo. Il rischio di una rottura e di una rovinosa corsa protezionista, spingono il Cavaliere alla cautela e a rinviare quel momento decisivo che potrebbe spingere qualcuno dei Venti a rifare anzitempo le valigie. Per Berlusconi, più delle regole conta «il messaggio conclusivo del G20» che sarà, anticipa il Cavaliere - «non abbiate paura, gli stati ci sono e faranno la loro parte».
Ancora una volta Berlusconi tenta una mediazione, mentre a pochi metri di distanza Angela Merkel e Nicolas Sarkozy lanciano ultimatum, definiscono «non negoziabile l'obiettivo» del vertice di nuove regole per la finanza internazionale, e Gordon Brown e Barack Obama chiedono all’Europa maggiori risorse per sostenere la domanda e il Fondo Monetario Internazionale.
Nel riproporre il G8 della Maddalena, il presidente del Consiglio tenta anche di acquistare un ruolo di interlocuzione con il nuovo inquilino della Casa Bianca, che nel lungo giro europeo di questi giorni non ha trovato il modo per organizzare un faccia a faccia con il premier italiano, malgrado abbia deciso di incontrare a quattr’occhi tutti i leader europei presenti, compreso lo spagnolo Zapatero con il quale ha anche riattivato la linea telefonica segreta Madrid-Washington che Bush aveva messo fuori uso.
«L’agenda del presidente non può essere modificata», spiegava ieri un portavoce della Casa Bianca sollecitato sull’argomento. Berlusconi fa buon viso a cattivo gioco sostenendo che «non abbiamo chiesto» un incontro bilaterale con il presidente Usa Barack Obama «perchè non ci sono argomenti nuovi su cui intrattenerci. Abbiamo tutto chiaro». Durante a cena a Buckingam Palace, «abbiamo scambiato battute simpatiche, e ho detto che come ”kid” non è andato male».
Fatto sta che, con la vicenda ancora aperta degli elicotteri che Finmeccanca dovrebbe consegnare alla Casa Bianca, e malgrado quattro giorni di continue riunioni (il G20 di Londra, il vertice Nato di domani e l’incontro Usa-Ue a Praga di dopodomani), le due diplomazie non sono riuscite a ritagliare uno spazio nelle agende.
Alla necessità di una nuova regolamentazione della finanza globale e, in particolare, dei paradisi fiscali crede invece il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ieri ha incontrato all’hotel Claridge di Londra il leader della Cisl Bonanni. «Tremonti è deciso e d’accordo con noi. E’ paradossale - spiega Bonanni - che siano i governi di destra in Europa a sollecitare nuove regole e forme di protezione per i lavoratori». D’altra parte Berlusconi, annunciando che oggi illustrerà ai leader mondiali «il risultato del G8 sociale», conclude: «People first».
Fonte: Il Messaggero - Marco Conti | vai alla pagina » Segnala errori / abusi