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Dichiarazione di Gaetano Quagliariello

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI) 


 

«Questa non è teocrazia. Gianfranco impari da Sarkò» - INTERVISTA

  • (03 aprile 2009) - fonte: Corriere della Sera - Maria Antonietta Calabrò - inserita il 03 aprile 2009 da 31

    «Fini impari la lezione di Sarkozy», dice Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo dei senatori del Pdl al Senato, di professione storico, convinto teocon, protagonista del dibattito parlamentare sul testamento biologico e fautore dell`astensione al referendum abrogativo della legge 40, proposto dai radicali.
    E’ la seconda volta in una settimana che Fini attacca chi nel Pdl sarebbe responsabile di una posizione culturale e legislativa che, secondo lui, porterebbe allo Stato etico. Lei che risponde?
    «Che Fini ha un piccolo problema teorico».
    E cioè?
    «Ieri sera sono stato a cena con lui presso la sua fondazione "Fare futuro" e gli ho regalato un libro».
    Quale?
    «Libertà e cristianesimo" di Alexis di Tocqueville. Chi conosce la storia del liberalismo e di come si è affermata l`idea stessa di democrazia, sa che entrambi sono nati come sviluppi del sentimento religioso. Che dei liberi legislatori tengano conto del sentimento religioso della popolazione e anche delle opinioni pubblicamente espresse dalle varie Chiese su temi di interesse pubblico, non vuol dire affatto trasformare la democrazia in teocrazia. Anzi, è vero il contrario basta leggere le pagine di Halevj sul liberalismo in Inghilterra».
    E Fini che le ha detto?
    «Che leggerà senz`altro quel libro e che poi ne discuteremo» .
    Alla fine dell`anno scorso la segreteria di Stato vaticana aveva ribattuto all`attacco di Fini contro «il silenzio» di Pio XII sulle leggi razziali,sottolineando che la responsabilità primaria fu del fascismo. Ieri il leader Udc Casini ha contestato Fini, ricordandogli che l`unica prova pratica di stato etico in Italia l`abbiamo avuta durante il regime fascista. Lo fa anche lei?
    «Casini ha usato una punta polemica di troppo. Io allargo il discorso e dico che il sentimento religioso è il sale della democrazia e dove, nel corso del XX secolo, non si è tenuto conto di questo, in quegli stessi paesi hanno attecchito regimi totalitari basati su una vera e propria religione dello Stato. Quelli sì che sono stati stati Stati etici, compreso il fascismo, naturalmente, come hanno dimostrato gli studi di Emilio Gentile».
    Ma a parte la lezione della storia, lei pensa che il sentimento religioso debba avere una positiva influenza anche oggi?
    «Certamente; anzi questa influenza è tanto Più necessaria in una società multireligiosa, proprio per evitare la deriva di possibili guerre di religione. Lo ha chiaramente inteso il presidente francese Sarkozy che pure è l`erede della tradizione dello stato laico d`Oltralpe. Nell`importante discorso tenuto a Roma al Laterano, Sarkozy ha chiaramente indicato la necessità dell`apporto della visione religiosa alla costruzione dello spazio pubblico e quindi anche dello spazio legislativo».
    Insomma, il discorso di Fini, sembra guardare al futuro, ma in realtà è un po` datato?
    «Guardi in Francia i problemi di una società multietnica e multireligiosa li conoscono bene e proprio per questo hanno capito che il loro vecchio modello di laicità statalista non funziona più. Secondo me Fini deve ripassare la lezione di Sarkozy».

    Fonte: Corriere della Sera - Maria Antonietta Calabrò | vai alla pagina
    Argomenti: etica, laicità, legge 40, testamento biologico, religioni, Fini Gianfranco, Sarkozy, religione cattolica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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