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Dichiarazione di Vincenzo BIANCO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Il Mezzogiorno si salva dalla crisi solo se guarda all’Europa» - INTERVISTA

  • (03 aprile 2009) - fonte: l'Unità - Ninni Andriolo - inserita il 03 aprile 2009 da 31

    Berlusconi insiste con la candidatura e non accetta il confronto con Franceschini. Rifiuto prevedibile, no?
    «In Europa non c’è alcun capo di governo che pensa neppure lontanamente di candidarsi alle europee. Di fronte all’elementare problema dell’incompatibilità che gli è stato ricordato, Berlusconi non può replicare al segretario del Pd dicendo “candidati pure tu”. Poteva scegliere una risposta più saggia...»
    Il premier capolista dappertutto, perché?
    «In realtà nel suo disegno di potere l’Europa non compare nemmeno. Il Presidente del Consiglio pensa di affermare ancora di più la sua leadership assoluta sul Paese e sul neonato Pdl. Non bisogna dimenticare che mostra insofferenza nei confronti anche dei pur timidi tentativi di autonomia che si riscontrano nel nuovo partito, quelli di Fini ad esempio. Va alla ricerca di un consenso plebiscitario che gli consenta di superare le difficoltà della crisi economica...»
    Ma la crisi parla da sola...
    «Un imprenditore siciliano del settore meccanico mi ha detto, in questi giorni, che i suoi ordini sono caduti del 50%, che riesce a reggere grazie ad alcune nicchie di mercato e che le aspettative per il 2009 e per tutto il 2010 sono assolutamente negative. Le parole di Berlusconi appaiono improntate ad un ottimismo fuori luogo che fa da contraltare ad una disarmante incapacità di porre in essere una qualunque linea».
    Lei potrebbe essere capolista del Pd nelle isole...
    «Sarà la direzione del partito a decidere sulle candidature».
    Cosa rappresenta l’Europa per il Mezzogiorno?
    «Mi sono formato alla scuola di Ugo La Malfa che parlava di un Mezzogiorno aggrappato all’Europa. Il Sud guarda all’Europa come sbocco culturale, come orizzonte, come visione. Se c’è un futuro per il Mezzogiorno, questo è legato ai suoi rapporti con il Bacino del Mediterraneo, ma sempre ed anzitutto con l’Europa»
    Il Pd propone il sussidio europeo per chi perde il lavoro...
    «Lo aggancerei a processi formativi qualificati per superare il rischio di una mera assistenza»
    Lei ha vissuto la battaglia sul testamento biologico. Norme sbagliate anche dal suo punto di vista?
    «L’Italia con quel testo ha fatto un gigantesco passo indietro. Neanche negli anni 50 si sarebbe potuta immaginare una vicenda come questa.
    La Dc era assai più laica! Nei giorni scorsi ho riunito ad Amelia l’Associazione Liberal Pd. Abbiamo affrontato anche il tema della laicità dello Stato, contrapposto a quello - parole usate poi da Fini - che appare come uno Stato etico. Le frasi pronunciate da Franceschini, poi, da una parte hanno riconosciuto alla Chiesa la legittimità di esprimere la sua posizione, e, dall’altra, hanno rivendicato con forza la laicità dello Stato.
    Nel ddl sul bio-testamento non si è tenuto in nessun conto l’articolo 32 della Costituzione».
    Possibili miglioramenti radicali alla Camera?
    «Io spero che alla Camera ci siano le condizioni per adeguare il testo a quello di altri Paesi europei. Se dovesse persistere, alla fine, la gravissima violazione della Costituzione di oggi i Liberal Pd - insieme con chi ci sta - proporrebbero la raccolta delle firme per andare al referendum».

    Fonte: l'Unità - Ninni Andriolo | vai alla pagina
    Argomenti: Berlusconi, laicità, europa, referendum, sud, testamento biologico, Costituzione, Referendum Abrogativo, cattolici liberali, crisi economica, mediterraneo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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