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Dichiarazione di Piero FASSINO

Alla data della dichiarazione: Deputato


 

«A Strasburgo un nuovo gruppo con democratici e socialisti insieme» - INTERVISTA

  • (04 aprile 2009) - fonte: l'Unità - Ninni Andriolo - inserita il 05 aprile 2009 da 31

    Sono convinto che non vi è la necessità di una mia candidatura alle elezioni europee

    Un nuovo gruppo nel quale siedano insieme socialisti e democratici per affermare il punto di vista delle forze riformiste che vogliono un'Europa progressista e democratica...».
    Onorevole Fassino, accordo fatto tra Pd e socialisti europei?
    «Stiamo lavorando per verificare la praticabilità di questo obiettivo e definirne le modalità concrete. Con il contributo del Pd questo gruppo potrà competere con i popolari per il primato nell'assemblea di Strasburgo. L'esito dei colloqui di queste settimane, poi, sarà portato alla valutazione del gruppo dirigente perché assuma le decisioni finali».
    Il nodo europeo verrà sciolto prima delle elezioni, quindi?
    «Il confronto che abbiamo avviato deve arrivare a delle decisioni entro l'insediamento del Parlamento di Strasburgo. Insieme a Luciano Vecchi e a Lapo Pistelli, fin dalla costituzione del Pd, abbiamo intessuto rapporti con i partiti socialisti, socialdemocratici e riformisti anche di altre ispirazioni culturali. Abbiamo creato intorno al Pd interesse e aspettativa. Oggi si guarda a noi come ad una grande forza che può contribuire alla costruzione diun campo progressista e riformista unito».
    Nel Pd si registravano posizioni diverse, tuttavia...
    «Il dibattito nel Pd è aperto. Tuttavia, proprio in queste settimane, abbiamo avuto la dimostrazione di come sia avanzato il rapporto tra la famiglia socialista e l'insieme delle forze democratiche e progressiste nello sforzo di unire il campo riformista su scala mondiale. A Santiago del Cile, Franceschini e una delegazione del Pd hanno partecipato a un incontro dei laburisti inglesi e dai socialisti cileni con democratici americani, democratici giapponesi, progressisti indiani, seduti allo stesso tavolo con Lula, Kirchner, Gordon Brown e Zapatero. E a Bruxelles con Franceschini abbiamo partecipato al Global progressive forum promosso dal Pse a cui ha partecipato anche Clinton».
    Tornando ai colloqui con i socialisti....
    «Nei colloqui con Rasmussen, Schulz e gli altri leader socialisti europei abbiamo ribadito il nostro impianto. Il Pd, avendo unito storie riformiste diverse, non è identificabile come un partito socialista tout court e per questo non aderisce al Pse. Al tempo stesso il Pd sa che, se vuole concorrere all'unità delle forze riformiste in Europa, lo si deve fare prima di tutto con la famiglia socialista che rappresenta il 95% del riformismo. E proponiamo che a Strasburgo si costituisca un nuovo gruppo fondato sull'alleanza di socialisti e democratici. Una soluzione che, nel rispetto dell'autonoma identità di ciascuno, consente di essere uniti e di lavorare insieme».
    A che punto è il lavoro di costruzione delle liste Pd?
    «In queste settimane siamo impegnati a preparare campagna elettorale e liste. Non inseguiremo l'inganno berlusconiano. Il premier si candida in tutte le circoscrizioni sapendo bene che un capo di governo è incompatibile con la carica di parlamentare europeo. Berlusconi, in realtà, vuole trasformare le elezioni in un plebiscito personale. Il Pd, invece, presenterà candidati che si dedicheranno per 5 anni al Parlamento europeo...».
    Con quali criteri?
    «Presenteremo persone competenti, faremo uno sforzo per rinnovare la nostra rappresentanza con candidature giovani, con candidature femminili, con uomini e donne che hanno maturato esperienza nell'amministrazione locale o nella vita politica e istituzionale. Cercheremo di valorizzare le capacità di parlamentari europei maturate in questi anni».
    E Piero Fassino scenderà in campo?
    «So che molti lo auspicherebbero e li ringrazio. Ma sono convinto che non vi è la necessità di una mia candidatura. Nelle liste ci saranno personalità politiche di grande rilievo. Sergio Cofferati, ad esempio. O dirigenti sperimentati come Bettini,Ranieri, Domenici, Vecchi, Caronna. E torneranno probabilmente in Parlamento europeo Vittorio Prodi, Patrizia Toja, Gianni Pittella, AntonioPanzeri, Giancarlo Susta e altri ancora. Insomma possiamo schierare una squadra forte. Continuerò a fare la mia parte come sempre. Naturalmente farò campagna elettorale impegnandomi con la stessa intensità dei nostri candidati».

    Fonte: l'Unità - Ninni Andriolo | vai alla pagina
    Argomenti: parlamento europeo, europa, pd, elezioni europee, candidature giovani pd, partito socialista, pse, candidati, Parlamento di Strasburgo, socialisti, riformisti, socialdemocratici | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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