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Dichiarazione di Giovanni Saverio Furio PITTELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: Gruppo socialista al Parlamento europeo) 


 

«La Ue attivi subito il fondo di solidarietà» - INTERVISTA

  • (10 aprile 2009) - fonte: l'Unità - Ninni Andriolo - inserita il 11 aprile 2009 da 31

    È possibile organizzare aiuti per 3-400milioni, la priorità è dare un tetto

    Onorevole Gianni Pittella, lei ha partecipato all’Aquila all’incontro con il Presidente della Repubblica, il capo della Protezione civile e i rappresentanti delle istituzioni locali. Cosa può fare l’Europa per le popolazioni terremotate dell’Abruzzo?
    «Il Pd e i suoi parlamentari europei sono impegnati in prima linea per affrontare l’emergenza e preparare la ricostruzione. Le risposte da dare sono molteplici...»
    Quale impegno può assumere Bruxelles?
    «L’Unione europea può attivare immediatamente il fondo di solidarietà previsto per le grandi catastrofi, utilizzato in passato in altri Paese. Sulla base della stima dei danni, si possono attivare fondi pari al 10% delle esigenze. Si potrebbe ottenere uno stanziamento pari a trecento-quattrocentomilioni di Euro. Ma si dovrebbe pensare, nel contempo, alla riprogrammazione dei fondi strutturali assegnati all’Abruzzo. E, ancora, allo storno di fondi non spesi dalle altre regioni meridionali sulla base di Agenda 2000...»
    Basterebbe per far ripartire il volano dell’economia?
    «Il colpo subito dall’Abruzzo produrrà contrazione dello sviluppo e perdita di ricchezza. L’Europa dovrebbe partire da qui per dare una mano agli abruzzesi. Si potrebbero detassare le attività economiche dell’area terremotata e, assieme, far rientrare l’Abruzzo tra le regioni dell’ex obiettivo uno (quelle in grave ritardo di sviluppo) che ottengono maggiori fondi europei».
    Nell’immediato c’è da fronteggiare l’emergenza, però...
    «La priorità è dare un tetto agli sfollati. E, assieme, assicurare l’assistenza sanitaria, l’istruzione, non far morire le aziende produttive, avviare la ricostruzione. Con i dirigenti abruzzesi del Partito democratico, nell’attivo regionale che si è svolto ieri, si è anche concordata la decisione di realizzare una forte mobilitazione dei nostri quadri: per ogni tendopoli ci sarà un rappresentante del Pd a sostegno delle famiglie sfollate».
    Il governo e le istituzioni abruzzesi sono d’accordo con le proposte che lei avanza?
    «Ho avuto uno scambio di idee con Bertolaso, con il presidente della Regione e con quello della Provincia, ma anche con diversi sindaci abruzzesi. Mi riprometto di affrontare il tema degli interventi europei anche con il ministro Tremonti e mi auguro che il governo voglia sostenere con forza le richieste da avanzare a Bruxelles. Quando ho parlato con Tajani del fondo di solidarietà, già all’alba di lunedì scorso, appena appresa la notizia del terremoto, ho trovato immediato ascolto. Il commissario italiano Ue, poi, ha informato il presidente del Consiglio Berlusconi. Il fondo europeo di solidarietà è stato attivato per altre nazioni, non si comprende perché non debba essere utilizzato anche per l’Italia».
    Lei è il capo della delegazione italiana nel gruppo socialista a Strasburgo.Maggioranza e opposizione unite per coinvolgere l’Europa a favore dell’Abruzzo, quindi?
    «Spero di sì. L’eurodeputato che serve al nostro Paese deve occuparsi dei problemi della gente.Non deve fare né propaganda, né teatrini».

    Fonte: l'Unità - Ninni Andriolo | vai alla pagina
    Argomenti: parlamento europeo, abruzzo, emergenza, emergenza casa, unione europea, pse, fondo di solidarietà, terremoto in Abruzzo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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