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Dichiarazione di Giovanni LEGNINI

Alla data della dichiarazione: Pres.  Consiglio Comunale Chieti (CH) (Lista di elezione: DS)  - Senatore (Gruppo: PD) 


 

Terremoto Abruzzo: "Confusione sui contributi per la ricostruzione"

  • (18 aprile 2009) - fonte: il Capoluogo - inserita il 01 maggio 2009 da 100
    Le posizioni espresse dal Governo sulla ricostruzione stanno ingenerando confusione sia relativamente al reperimento delle risorse, sia all’intensità degli aiuti. Tutte le aree terremotate degli ultimi 40 anni (dal Belice al Friuli, dall’Irpinia al Molise, all’Umbria e Marche) hanno usufruito del contributo per la prima casa pari al 100 per cento della spesa, e non al 33 per cento, come dichiarato dal Presidente Berlusconi. Tutte le aree terremotate inoltre hanno goduto di interventi finanziari totali sulle infrastrutture pubbliche e di un mix di conto capitale e mutuo agevolato per le attività economiche e per le seconde case. Mi auguro che dopo tanta propaganda il Governo voglia chiarire se intende trattare l’Abruzzo come le altre regioni o discriminarlo ancora una volta. Tanto più che il terremoto abruzzese per intensità e concentrazione si è rivelato più distruttivo di altri. Il decreto del Commissario Bertolaso sull’individuazione dei comuni interessati dagli eventi sismici del 6 aprile 2009 e le preoccupazioni che molti sindaci hanno espresso impongono, inoltre, la necessità di maggiore chiarezza nell’avvio della fase di risoluzione dell’emergenza e successivamente della ricostruzione. Non vi può essere alcun dubbio che le provvidenze massime possibili per le famiglie, le imprese, i professionisti, gli enti pubblici e religiosi vanno riservate ai Comuni, in gran parte della provincia de L’Aquila, che hanno subito i danni devastanti che conosciamo. Altrettanto chiaro, inoltre, dovrebbe essere che vi sono altre decine di comuni che hanno subito danni materiali, a volte anche gravi, al patrimonio pubblico e privato, che dovranno essere ristorati nel contesto della ricostruzione. Si tratta in sostanza, ed è questa la mia sollecitazione, che porterò avanti in tutte le sedi, di individuare due fasce di intervento. La prima per i comuni gravemente disastrati che hanno bisogno di tutto, la seconda per i comuni che hanno la necessità solo di interventi sulle strutture edilizie, sapendo che la priorità oggi è quella di far ripartire la vita, l’economia e le funzioni pubbliche di L’Aquila e dintorni. Mi auguro che il Governo voglia chiarire al più presto qual’è la sua posizione su questo punto e quale sarà la graduazione degli interventi. Il PD ha già elaborato proposte precise ed eserciterà la sua funzione di proposta e controllo per fare in modo che alle parole e alle promesse seguano fatti concreti. »
    Fonte: il Capoluogo | vai alla pagina
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