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Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  PA e innovazione (Partito: PdL) 


 

Brunetta "benedice" il JumPC

  • (21 aprile 2009) - fonte: Computer Magazine WEB - inserita il 23 aprile 2009 da 2528

    È stato presentato ufficialmente a Roma il progetto “A scuola con JumPC”, avviato in forma sperimentale all’inizio dell’anno scolastico 2008/2009 in alcune scuole elementari di Lazio, Piemonte e Sicilia.

    Grazie alla collaborazione tra Intel, Olidata e la Fondazione Mondo Digitale, il progetto prevede l’adozione da parte degli studenti delle scuole primarie dei computer portatili JumPC, la versione italiana del notebook Classmate di Intel.

    [...]
    Il ministro Brunetta ha dichiarato che il progetto rappresenta un'iniziativa straordinaria, aggiungendo di essere al lavoro con il ministro Gelmini per estendere l’adozione dei mini computer a tutte le scuole.
    “In pochi semestri ho intenzione di portare un milione di pezzi nelle scuole elementari per far sì che non ci sia più il digital divide nel mondo della scuola'', ha concluso il ministro nel suo intervento.
    Fonte: Computer Magazine WEB | vai alla pagina

    Argomenti: scuola, informatica, tecnologia, informatizzazione, ministro P.A., JumPC | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 23 aprile 2009 da 2528
    Mi rallegro dell’introduzione capillare del pc a scuola, [...] Ma esperienza e pragmaticità già mi dicono che inesorabilmente i primi anni di questa Scuola 2.0 saranno connotati da utilizzi bassamente strumentali delle ex-nuove tecnologie - come già abbiamo visto, tranne poche coraggiose iniziative, accadere ieri con la famigerata aula multimediale e oggi con le lavagne interattive, utilizzate appunto quali mere succedanee dell’ardesia senza prendere in considerazione le innovazioni didattiche che questi ritrovati tecnologici potrebbero apportare all’insegnamento in quanto supporti interattivi e connessi [...]
    La pensabilità delle nuove potenzialità didattiche offerte dalle tecnologie prima di diventare prassi quotidiana strutturata è qualcosa che vive dentro la testa degli insegnanti, e nuovi criteri per la progettazione e la valutazione della formazione possono e devono essere sapientemente comunicati dentro i programmi di aggiornamento professionale per i docenti, dove poter finalmente affrontare le tematiche dell’acquisizione di competenze di abitanza digitale specifiche. Competenze non limitate a infarinature sull’utilizzo di applicativi tipo ufficio, non affogate dentro denominazioni tecniche che con l’informatica come scienza nulla hanno a che fare, ma schiettamente orientate a fornire degli orizzonti di operatività concreta, da subito sociale e glocale come può essere a esempio una mappa satellitare da noi stessi arricchita con segnalazioni multimediali originali, rispetto alle suggestioni di questa tutta nostra Cultura Digitale in cui viviamo, a cui noi stessi abbiamo faticosamente contribuito abitando in Rete senza declinare responsabilità, consapevoli della tecnosocialità quale ambiente di crescita e di vita delle nuove generazioni.
    Giorgio Jannis - Apogeonline


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