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Dichiarazione di Ferruccio FAZIO

Alla data della dichiarazione:  Sottosegretario  Lavoro Salute e Politiche sociali


 

Febbre suina. «Arriverà di certo anche in Italia»

  • (30 aprile 2009) - fonte: Il Sole24Ore.com - inserita il 30 aprile 2009 da 861

    Il termine «influenza suina» sarà sostituito con «influenza A»

    I casi di infezione da febbre suina ufficialmente confermati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono 236, rispetto ai 148 riportati ieri. A fare il quadro della situazione, dopo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha alzato il livello d'allarme da 4 a 5, è stato Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. «L'aumento di conferme - ha sottolineato Fukuda - si è registrato in Messico, con 97 casi contro i 26 segnalati fino a ieri.
    Questo è dovuto soprattutto al grande lavoro che si sta facendo nel Paese per riconoscere la malattia nelle persone che si presentano con sintomi diversi alle autorità sanitarie». Negli Stati Uniti, il secondo paese più colpito dal virus, e l'unico in cui si è registrato un decesso al di fuori del Messico, i casi di febbre suina confermati sono 109. Il maggior numero di casi si è verificato a New York (50).

    Sempre Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, ha affermato che «introdurre restrizioni sui viaggi per il Messico non rallenterà la diffusione del virus della febbre suina». Una posizione condivisa anche dalla Ue: i ministri della Salute dell'Unione europea, infatti, hanno respinto la proposta della Francia di bloccare i voli verso il Messico a livello europeo.
    Per evitare una ingiustificata psicosi che porterebbe a una drastica riduzione del consumo della carne di maiale, la Commissione europea ha comunicato oggi che non è corretto usare il termine «influenza suina», e che la sua denominazione sarà sostituita con la più corretta «influenza A» .

    In Italia, il governo invita i cittadini che rientrano dal Messico a restare a casa per sette giorni dal momento del rimpatrio. Lo indica una nota ufficiale del sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio diffusa a Lussemburgo. La febbre suina, però, come ha detto Fazio, arriverà di certo anche in Italia, a meno di qualcosa di simile a un miracolo, ma al momento la sua aggressività è limitata, assomiglia a quella di una normale influenza. Da lunedì comunque inizierà l'incapsulamento delle dosi per quattro milioni di terapie che sono nei magazzini del Ministero.
    Nel mondo si registrano intanto decisioni anche più "drastiche", come quella delle autorità sanitarie di Singapore, che hanno annunciato una settimana di "isolamento" per tutti coloro in arrivo dal Messico, anche in assenza di sintomi influenzali.

    Il Messico, intanto, cerca di reagire all'epidemia: il presidente Felipe Calderon, per meglio combattere il virus, ha chiesto ai suoi compatrioti di rimanere a casa - fermando parzialmente anche l'economia del Paese - dal primo al cinque maggio. L'indicazione del presidente è arrivata in diretta televisiva, per la prima volta da quando è scoppiata l'epidemia la scorsa settimana. Il Messico sospenderà, quindi, per cinque giorni, i lavori e servizi non essenziali, compresi quelli di alcuni ministeri e aziende private. La misura si aggiunge così al blocco deciso qualche giorno fa delle scuole a livello nazionale, fino al 6 maggio, e allo stop imposto a ristoranti, bar, discoteche, e altri locali pubblici a Città del Messico, dove vivono circa 20 milioni di persone. Secondo il ministro delle Finanze, Agustin Carstens, il Pil messicano avrà un calo tra lo 0,3% e lo 0,5% a causa dell'impatto della crisi sanitaria.

    Fonte: Il Sole24Ore.com | vai alla pagina

    Argomenti: sanità, OMS, unione europea, commissione europea, salute pubblica, allevamenti, terapie | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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