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Dichiarazione di Carlo COSTANTINI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Abruzzo (Gruppo: IdV) 


 

Terremoto: «Berlusconi bugiardo. Le case non sono finanziate al 100%»

  • (04 maggio 2009) - fonte: Prima da Noi - inserita il 06 maggio 2009 da 100

    Ogni giorno che passa aumentano le critiche sul decreto Abruzzo , quello che sancisce le regole per la ricostruzione. Duro il centrosinistra che dopo aver letto il testo si dice stupito per le promesse fatte dal capo del governo poi non mantenute. E sono tanti gli spunti.
    E’ critico, molto critico il consigliere regionale Carlo Costantini (Idv). Sarebbero tanti, per l’ex candidato alla presidenza della Regione, le promesse annunciate in pompa magna e non inserite nel documento ufficiale. «Non c’è alcun accenno ai contributi a fondo perduto di 150 mila euro per la ricostruzione e di 80 mila euro per le riparazione annunciati in conferenza stampa», spiega, «peraltro già chiaramente insufficienti a garantire l’indennizzo per il 100% dei danni».
    Gli unici riferimenti certi, assicura Costantini, rivelano che fino alla fine del 2009 gli aquilani «non riceveranno neppure un euro per ricostruzioni o ristrutturazioni». Lo stanziamento, infatti decorre dal 2010 (art. 3, comma 6) «e negli anni 2010 e 2011 disporranno di soli 265.500.000,00 (art. 3, comma 6), una somma ridicola, se si considerano le migliaia di edifici distrutti ed inagibili».
    Costantini è critico anche sui provvedimenti nei mutui: «l’aiuto e’ limitato nell’importo e circoscritto alla sola abitazione principale distrutta (art. 3, comma 1, lett. C). Ed il contributo offerto con questa metodologia non si avvicina neppure lontanamente al 100% del danno. L’incidenza dei mutui sui valori ante terremoto delle abitazioni ben difficilmente potrà essere superiore al 50%: e lo Stato ha proposto di scambiare il subentro nei mutui con la cessione dell’intero diritto di proprietà dell’abitazione andata distrutta».
    C’è poi il capitolo subappalti: «via libera», contesta l’esponente dell’Idv, «fino al 50%, in deroga alla normativa vigente e senza alcun inasprimento dei controlli sulle relative procedure (Art. 2, comma 9). Nella fase definita di “Realizzazione urgente di abitazioni”, per la quale risultano stanziati 700 milioni di euro, qualcuno potrà guadagnare decine di milioni di euro semplicemente ricevendo la commessa e girandola in subappalto».

    Secondo il consigliere regionale, inoltre, nei prossimi tre anni non ci saranno 8 milioni di euro da spendere «ma solo 1,5 circa. Il resto arriverà a rate in 24 anni (art. 18, comma 1) a favore dei pochissimi, cittadini o imprese, che nel frattempo saranno riusciti a sopravvivere a L’Aquila».

    E anche la data del 10 settembre, giorno in cui dovranno partire le prime consegne delle case, secondo Costantini, non può essere vera: «circa la metà delle risorse a tal fine destinate potranno essere spese solo nel 2010 (art. 2, comma 13)».
    E poi ancora «mancano indicazioni chiare sulle procedure e sulla entità dei contributi destinati alla ricostruzione degli immobili industriali e commerciali danneggiati e questo costringe le imprese a prolungare ulteriormente il loro fermo produttivo. Quelle che tra qualche mese sopravviveranno potranno beneficiare – secondo le anticipazioni di Tremonti, dell’importo di massimo 80.000,00 euro e potranno farlo attraverso il meccanismo del credito di imposta».

    Fonte: Prima da Noi | vai alla pagina

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