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Dichiarazione di Francesco RUTELLI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: Per il Terzo Polo)  - Consigliere  Consiglio Comunale Roma (RM) (Lista di elezione: API) 


 

«La tratta di schiavi va fermata e punita. Ora il Pd raccolga la sfida» - INTERVISTA

  • (11 maggio 2009) - fonte: Il Mattino - Teresa Bartoli - inserita il 12 maggio 2009 da 31

    «Respingere senza ipocrisie l`immigrazione clandestina»: Francesco Rutelli, presidente del Copasir, chiama il Pd ad un vero riformismo.

    Il Copasir ha studiano l`immigrazione. Deducendo cosa?

    «I migranti illegali non spuntano dal nulla: sia l`immigrazione clandestina, sia il traffico di persone, che coinvolge milioni di "nuovi schiavi”, vengono gestiti da reti criminali sempre più efficienti. Il Comitato ha analizzato il fenomeno, descritto rotte, organizzazioni criminali, aree grigie istituzionali. E indicato proposte precise: tra queste, collaborazione e accordi internazionali; formazione degli operatori; contrasto delle mafie che gestiscono i traffici con un`azione più forte di intelligence, forze dell`ordine, magistratura. Sono 110 cartelle, chiunque può leggerle su Internet».

    La soluzione è respingere chi arriva?

    «I problemi legati alle migrazioni ci accompagneranno sempre. Fino alla passata generazione, emigrare era affare di una vita. Oggi, di pochi giorni; persino di una notte, se pensiamo ai pullman dalla Romania. Riguarda crescenti masse umane, spinte dall`immediatezza della comunicazione, che sperano di migliorare la loro vita. Gli immigrati che sbarcano a Lampedusa li vediamo in TV, dimenticando che sono una quota minima di quelli che entrano in Italia. Certo: testimoniano l`inadeguatezza delle politiche del governo, che non mantiene gli impegni presi e tenta dì nascondere gli insuccessi con dibattiti folli, tipo la proposta di apartheid sui trasporti milanesi. Ma se noi pensassimo di reagire mandando un messaggio opposto ("in Italia entri chiunque") sbaglieremmo alla grande. Anche qui deve esprimersi il riformismo del Pd»

    La Chiesa è preoccupata. Denuncia violazioni dei diritti e razzismo.

    Al razzismo è una intollerabile violazione dei diritti umani, indegno di un paese civile. È un grave limite del nostro dibattito: destre irresponsabili che guadagnano voti con slogan razzisti; alcune sinistre che li perdono con slogan idioti tipo "siamo tutti clandestini". Ci vuole una politica condivisa, invece, perché è un impegno severo: in Italia vivono milioni di stranieri, indispensabili per prestazioni lavorative e sociali vitali. Sono benvenuti, sono in grandissima parte onesti. Vanno integrati soprattutto dagli enti locali, che debbono averne i mezzi. I richiedenti asilo vanno accolti, secondo regole precise. I clandestini vanno respinti con fermezza. Le vittime della tratta vanno liberate dai loro schiavisti».

    Berlusconi dice «no a un`Italia multietnica». Ma l`Italia lo è già.

    «Il multiculturalismo è una realtà globale, irreversibile. Ma una comunità è tale se le persone convivono civilmente, senza paure, non separate da muri. L`Italia non potrà diventare come gli Stati Uniti, in cui il melting pot è stato costitutivo di una giovane nazione. Da tempo dico che un astratto multiculturalismo è uno slogan vuoto. Abbiamo un senso nazionale fragile, problemi come la casa, la scuola, la qualità dell`occupazione che possono fare corto circuito con una cattiva gestione dell`occupazione. Non siamo un paese che può immaginare di avere 15 milioni di immigrati! Dobbiamo sapere che 1 immigrazione di religione islamica comporta un impegno molto più delicato perché l`integrazione sia dignitosa. Insomma: c`è da lavorare per creare la nuova cittadinanza italiana se non ci vogliamo svegliare con conflitti inediti come nelle banlieue parigine».

    È possibile se un pezzo del governo è razzista?

    «Le pare che possiamo sentir parlare per mesi dì sciocchezze come le ronde? Di fronte a fenomeni criminali ben organizzati, serve professionalità, noti i rondisti del sabato sera. Ma il loro obiettivo è l`annuncio incessante, non la soluzione dei problemi. Se lo spieghiamo agli italiani, perderanno consensi».

    Troverete un alleato in Fini, convinto che il fenomeno non vada osteggiato ma governato?

    «Fini, è l`autore della Bossi-Fini; non si era distinto per il contrasto al "reato di immigrazione", solo una norma-manifesto; non si era sottratto alle strumentalizzazioni elettorali dell`insicurezza. Ma è giusto oggi dargli fiducia, visto che ha cambiato posizione».

    Non cambia la Lega, e nel governo vince.

    «Nel Pdl borbottano, ma alla fine la Lega la spunta. E se io voglio definire una strategia comune contro l`immigrazione clandestina e per una civile integrazione degli stranieri in Italia, se voglio incalzare il governo a definire aree di impegno comune, pretendo una condanna permanente, dura, in equivoca del razzismo, che instilla intolleranza e guasta la convivenza civile».

    Alla Camera sarà presentata una proposta bipartisan sulla cittadinanza, diritto di voto compreso. È daccordo?

    «Ben venga, con precisi diritti e doveri. E usciamo, finalmente, dal pendolo incessante che una volta va sull`accoglienza (quando vediamo una barca di disperati che annegano nel Canale di Sicilia) e la successiva sulla paura e l`intolleranza (quando degli stranieri si rendono colpevoli di gravi delitti). Dobbiamo comportarci come un grande paese. Respingere senza ipocrisie l`immigrazione clandestina, organizzare senza paura e con costanza l`integrazione.

    Fonte: Il Mattino - Teresa Bartoli | vai alla pagina

    Argomenti: immigrati, razzismo, integrazione, Lega Nord, diritti umani, clandestini, immigrazione clandestina, Chiesa Cattolica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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