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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

«Brunetta? Ha usato una tattica da birichino, ma ok al decreto anti-fannulloni»

  • (16 maggio 2009) - fonte: Corriere della Sera - Aldo Cazzullo - inserita il 18 maggio 2009 da 31

    Dal Consiglio dei ministri l'ok al decreto anti-fannulloni, per il quale il ministro aveva detto di esser pronto a lasciare l'esecutivo

    «Brunetta? Ha usato una tattica da birichino, ma ha ottenuto un ottimo risultato». Silvio Berlusconi non se la prende con il ministro della Pubblica amministrazione, che aveva minacciato le dimissioni qualora non fosse stato approvato il testo per la riforma della Pubblica amministrazione. Minaccia rientrata, visto che alla fine il Consiglio dei ministri ha dato il via libera. Il provvedimento sarà presentato alle Camere lunedì. Prima del via libera definitivo, previsto per fine giugno, il ministro ha indicato come essenziale l'esame di Cnel, sindacati e Conferenza Stato-Regioni.

    BERLUSCONI - Il presidente del Consiglio ringrazia il ministro parlando di «rivoluzione Brunetta». «Si tratta di una grande riforma - ha spiegato Berlusconi - che ammodernerà il sistema delle famiglie italiane e le imprese. Da casa con il proprio computer si potranno collegare nei siti delle istituzioni e fare le pratiche che oggi si fanno negli uffici». «Non solo: viene introdotta la meritocrazia - ha rivendicato il premier - così gli impiegati pubblici saranno motivati perché si vedono riconosciuti compensi economici che normalmente si danno a chi lavora nel privato. Questo è il nostro fine: far sì che 3,5 milioni di persone che lavorano nella P.A. non abbiano un morale diverso da chi lavora nel privato, e siano più motivati nel rapporto con i cittadini».

    CLASS ACTION - Dal canto suo, Brunetta ha annunciato che la class action nella pubblica amministrazione «partirà dal primo gennaio 2010». «È la prima volta - ha sottolineato - che si introduce l'azione collettiva nella pubblica amministrazione». Quanto ai tempi, Brunetta ha spiegato che «occorrerà dare vita agli standard della PA nei prossimi mesi».

    SCONTRO BRUNETTA-LANZILLOTTA - Proprio su questo tema, è però polemica con il Pd. «Il Ministro Brunetta - afferma Linda Lanzillotta - cede alle resistenze della burocrazia e alle pressioni lobbistiche dei concessionari dei servizi pubblici. Rinuncia alla class action che lui stesso aveva indicato come la rivoluzione che avrebbe finalmente tutelato i cittadini nei confronti dei soprusi delle amministrazioni e di tutti coloro che erogano servizi pubblici. Come un punto chiave della sua 'rivoluzione'. Ma, nonostante gli annunci, a dimettersi il Ministro non ci pensa per nulla. No, caro Ministro. Speravamo che avrebbe avuto più coerenza e più coraggio. Ma così non è stato». Immediata la replica: «La Lanzillotta ha perso un'altra occasione. Invece che fare della sterile polemica, valuti i fatti. I fatti sono che, come da impegno del presidente del Consiglio Berlusconi, l'azione collettiva nel settore pubblico entrerà in vigore dal primo gennaio 2010». «Che il relativo schema di decreto legislativo -prosegue Brunetta- è già predisposto e sarà mandato al Consiglio di Stato nei prossimi giorni e che sulla base di questo parere il secondo decreto legislativo comincerà il suo iter parlamentare probabilmente già prima della pausa estiva. Nessun cedimento, solo volontà di fare presto e bene».

    Fonte: Corriere della Sera - Aldo Cazzullo | vai alla pagina

    Argomenti: internet, pubblica amministrazione, class action, meritocrazia, ministro P.A., Lanzilotta Linda, decreto legge | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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