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Dichiarazione di Ignazio Roberto Maria MARINO

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

L`Aquila, emergenza ospedale. «Dateci quello pronto per il G8»

  • (18 maggio 2009) - fonte: La Repubblica - Giuseppe Caporale - inserita il 18 maggio 2009 da 31

    Un tendone militare con dentro ventisette malati:
    un letto dietro l`altro. Tutto intorno fango, detriti, erbacce, liquami e rifiuti. Pochi metri più avanti, cinque bagni chimici all`aperto "riservati ai malati", o almeno a quei pochi di loro che riescono ad alzarsi. Eccolo qui il "reparto" di medicina interna dell`ospedale da campo dell`ospedale San Salvatore. Eccoli i "posti letto".

    Quaranta giorni dopo il terremoto tutto è come il primo giorno, quello dell`evacuazione, del terrore e dell`accampamento di fortuna.

    File e file di tende piccole e grandi che riproducono in piccolo alcuni reparti dell'ospedale in parte distrutto dalla scosse (e che poi si è scoperto non aver mai avuto il certificato di agibilità).

    Ora nella tendopoli tirata su nel parcheggio del nosocomio l`attività prevalente è quella ambulatoriale.

    Ma l`allarme rosso è scattato soprattutto nel reparto di medicina, dove c`è la degenza.
    A segnalare i rischi sono stati gli stessi medici che lavorano nelle tende:
    «È impossibile continuare in queste condizioni» hanno scritto in una lettera aperta Vittorio Festuccia (primario di medicina generale), Sabrina Cicogna (cardiologia) e Giovanni Flati (dermatologia).

    All`ospedale da campo c`è una «situazione di promiscuità e scarsa igiene» che favorita dal caldo intenso «condiziona il diffondersi di malattie batteriche».

    «Occorre intervenire subito. Bisogna immediatamente attivare l`ospedale da campo del G8, come era stato annunciato diverse settimane fa». E concludono: «Molti a parole si dicono impegnati nel mantenimento di una città di livello per ogni settore, sanità, istruzione, lavoro e qualità complessiva della vita, pochi in realtà sono stati realmente fattivi e utili al raggiungimento dello scopo».

    A raccogliere la richiesta d`aiuto dei medici, il senatore del Pd, Ignazio Marino che martedì presenterà un emendamento proprio per chiedere con urgenza il trasferimento dell`ospedale da campo del G8.

    «Il Governo deve agire subito - dice Marino che oggi sarà all`Aquila - non si può perdere altro tempo. C`è una emergenza anche sanitaria che va affrontata e risolta».

    Intanto, il super ospedale della Protezione Civile (1800 metri quadrati, due sale operatorie) è ancora alla Maddalena, anche se risulta in via di smobilitazione.
    «È inutile nascondere che ci sono stati dei ritardi-ammette il direttore generale della Asl, Roberto Marzetti. Sarebbe dovuto arrivare prima, ma credo tutto dipenda da motivi tecnici».

    La struttura ospedaliera del G8 dal 20 aprile è stata in parte utilizzata a supporto del reparto di oncologia dell`ospedale della Maddalena. Ma la direzione sanitaria sarda - preso atto dell`urgenza terremoto a L`Aquila - ha liberato in queste ore la struttura, che da lunedì dovrebbe essere smontata.
    «Bisognerà ancora attendere alcune settimane per vederla operativa da noi - aggiunge Marzetti - intanto abbiamo individuato l'area, scelto la dislocazione dei moduli e siamo certi che a metà giugno sarà tutto operativo. Senza contare che entro fine mese parte dell`ospedale sarà riattivato».

    Ma, nonostante l`emergenza e le difficoltà c`è anche un`eccezione positiva, nell`ospedale dal campo del San Salvatore. È il caso del reparto di dialisi, guidato dal primario Stefano Stuard, tirato su grazie alle attrezzature recuperate nel vecchio reparto, a quelle messe a disposizione dalla Protezione Civile e a un circuito di dialisi fornito da una ditta tedesca.

    Giovedì verrà all`Aquila il viceministro con delega alla Sanità Ferruccio Fazio.
    La sua visita pare abbia un compito preciso: nominare una task-force per i problemi della sanità abruzzese, primo fra tutti la chiusura dei piccoli ospedali (che secondo il ministero sarebbero la causa dello sperpero delle risorse pubbliche).

    Due piccoli ospedali da chiudere e convertire in ambulatori (Pescina e Tagliacozzo) ricadrebbero proprio nel territorio della provincia dell`Aquila. Intanto ieri gli sfollati di Castel del Monte, d`intesa con la protezione civile, hanno deciso di rientrare nelle loro abitazioni: è la prima tendopoli che si svuota.

    Fonte: La Repubblica - Giuseppe Caporale | vai alla pagina

    Argomenti: G8, l'aquila, protezione civile, provincia di l'Aquila, terremoto in Abruzzo, ospedale dell'Aquila | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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