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Dichiarazione di Sergio ZAVOLI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Nomine Rai. «Questo organigramma ripropone in termini ancor più stringenti il richiamo alla necessità e al dovere di rispettare il pluralismo».

  • (21 maggio 2009) - fonte: La Repubblica - (g.d.m.) - inserita il 21 maggio 2009 da 31

    Augusto Minzolini direttore del Tgl, Mauro Mazza alla guida di Raiuno, quattro vicedirettori generali: Antonio Marano, Gianfranco Comanducci, Lorenza Lei e Giancarlo Leone.
    Questo pacchetto di nomine, meno corposo del previsto, verrà votato oggi dal consiglio di amministrazione della Rai. Saltano per il momento le caselle di Raidue e Tg2 che verranno coperte da soluzioni ponte fino alla metà di giugno, dopo lo svolgimento delle elezioni europee e amministrative.
    Al telegiornale del secondo canale l`interim sarà assunto dal vicedirettore anziano Mario De Scalzi.A un mese e mezzo dall`elezione del cda, arrivano le prime nomine a Viale Mazzini.

    I consiglieri di opposizione preparano una reazione durissima, come annunciato da Nino Rizzo Nervo. Insorgono anche il Partito democratico e l`Udc.

    Ma il commento più severo arriva da un decano del giornalismo televisivo, oggi presidente della commissione di Vigilanza.
    Il primo lotto di promozioni «non tiene conto della ricchezza culturale dell`azienda e del Paese», dice Sergio Zavoli. E aggiunge: questo organigramma «ripropone in termini ancor più stringenti il richiamo alla necessità e al dovere di rispettare il pluralismo».

    Zavoli è preoccupato anche per la inevitabile «divaricazione che si prospetta nel consiglio della Rai». Lo scontro infatti è già cominciato. Nino Rizzo Nervo, membro del Cda in quota Pd, parla «di soluzione incomprensibile se non ridicola: per risolvere le urgenze di due interim se ne creano altrettanti».

    Giorgio Van Straten, l`altro consigliere Pd, attacca: «Quattro vicedirettori quando ci sarebbe da risparmiare, un giornalista esterno in un`azienda che ha 7000 giornalisti, un altro che invece di continuare a fare il giornalista va a dirigere i programmi di Raiuno: il mio giudizio è molto negativo».

    Intervengono anche i leader politici.
    Dario Franceschini si appella in zona Cesarini al presidente Paolo Garimberti e al direttore generale Mauro Masi: «Non ho mai visto fare le nomine alla Rai in piena campagna elettorale. Il buon senso dovrebbe consigliare un rinvio a dopo le elezioni».

    Pier Ferdinando Casini mette nel mirino i vertici della tv pubblica: «Masi e Garimberti stanno azzerando la loro credibilità».
    Attacca anche Massimo D`Alema:
    «La lottizzazione c`era anche prima, ma il monopolio del potere ha fatto perdere a Berlusconi il senso del limite.
    E una tale concentrazione di poteri mi fa vedere dei rischi perla democrazia».

    Fonte: La Repubblica - (g.d.m.) | vai alla pagina

    Argomenti: Berlusconi, democrazia, udc, pd, potere, Rai, nomine, pluralismo, televisione, cda Rai, giornalismo, Sergio Zavoli | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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