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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

«Il Parlamento ideale dovrebbe essere composto di 300 deputati e 150 senatori»

  • (25 maggio 2009) - fonte: Il Mattino - inserita il 25 maggio 2009 da 31

    «Chi ci vota ha buon senso, gli altri no»

    «Il Parlamento ideale - ha detto Silvio Berlusconi - dovrebbe essere composto di 300 deputati e 150 senatori. Poi vorrei delle modifiche dei regolamenti parlamentari che diano la possibilità alle leggi di avere un itinerario più veloce rispetto a quello determinato attualmente anche a causa di un Parlamento pletorico». Quanto alla nuova classe dirigente, secondo il premier, «tutti seguiranno il nostro esempio di dare più spazio ai giovani e a quella che io chiamo l'altra metà del cielo».
    Il premier torna a negare candidature femminili basate solo sull'avvenenza: «E' una cosa non vera. Ci sono tre persone, su cui si è accentrata la critica delle sinistre, che invece sono laureate e parlano due lingue. Saranno sempre presenti al Parlamento europeo, al contrario degli anziani mandati lì secondo la logica del "promoveatur ut amoveatur"». Il presidente del Consiglio esclude invece la necessità di quote rosa: «Devono essere le forze politiche a dovere integrare le liste con un numero maggiore di donne. Io immagino che tutti i partiti stiano andando in quella direzione».

    «Con noi gente di buon senso, con gli altri no».
    I voti non dati al Pdl sono «buttati»; inoltre nel Pdl c'è gente «di buon senso», mentre con gli altri c'è chi «profitta» della politica: lo ha detto Berlusconi criticando il voto al Pd («si dividerà in tre tronconi») e a Idv («partito dei forcaioli»). Secondo il premier, il voto al Pdl è importante perché se sarà maggioritario nel Ppe, ne condizionerà le scelte e il Ppe potrà a sua volta far diventare le proprie scelte quelle del Parlamento europeo: «Se gli italiani non andranno in questa direzione - dice il premier -butteranno il loro voto, dandolo a piccoli partiti, che non avranno rappresentanza, o al Partito democratico, che si dividerà in tre tronconi dopo le elezioni e che non sa ancora se siederà nel Parlamento europeo negli stessi banchi del partito di Di Pietro o con il gruppo socialista».

    Alla domanda sul perchè Di Pietro abbia buoni numeri elettorali, il premier replica: «Perché mette insieme gli scontenti, i forcaioli, chi ha invidia e odio verso gli altri. E' gente particolare, speciale, e per fortuna minoritaria. Comunque c'è una polarizzazione in Italia, io penso che l'Italia sia divisa in due: da una parte ci sono le persone di buon senso, che amano libertà e rispettano gli altri, che vengono dalla società civile per dedicarsi al bene pubblico, dall'altra la sinistra che ha messo insieme politici di professione, che quindi fanno politica per profittarne, che usano talvolta la magistratura rossa, che usano il ribaltamento della verità, l' ingiuria, l'insulto, la menzogna».

    Fonte: Il Mattino | vai alla pagina

    Argomenti: di pietro, pdl, campagna elettorale, parlamentari, Parlamento Italiano | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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