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Dichiarazione di Matteo MECACCI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Gli immigrati e il mistero del trattato

  • (29 maggio 2009) - fonte: L'Unità - Matteo Mecacci - inserita il 29 maggio 2009 da 31

    La recente presa di posizione di Giuliano Amato e Massimo D`Alema sul tema dell`immigrazione ha sicuramente un merito:
    fornire informazioni su come sia stato possibile gestire in passato - e dunque anche oggi - la questione dei rimpatri degli immigrati clandestini nei loro Paesi d`origine nel rispetto delle leggi nazionali e internazionali e nel rispetto della dignità umana delle persone che arrivano nel nostro Paese o che cercano di farlo.
    Tuttavia, quando Amato e D`Alema si soffermano sul contenuto del Trattato Italia-Libia firmato da Berlusconi e Gheddafi lo scorso 30 agosto, o peccano di ingenuità, cosa che tenderei ad escludere, oppure evidenziano un errore di valutazione. politica.
    Mi riferisco alla decisione di appoggiare un trattato con Gheddafi che contiene un vizio di fondo fondamentale: non prevede alcun impegno da parte della Libia di rispettare la Convenzione Onu sui rifugiati, una delle Convenzioni internazionali più importanti in tema di garanzia dei diritti umani e la stessa che, insieme all`Agenzia dell`Onu per i rifugiati che ne monitora l`applicazione, è stata dileggiata di recente dal ministro della Difesa La Russa.

    Quali fossero le intenzioni del Governo, e in particolare del ministro dell`Interno Maroni, per dare concreta attuazione al Trattato "di amicizia" con Gheddafi, era noto fin da subito, prima ancora della ratifica del Trattato.
    Il ministro Maroni, già il 23 settembre del 2008, dichiarò a Repubblica che «L`accordo prevede due misure per arginare l`immigrazione clandestina: il controllo delle frontiere meridionali della Libia per evitare l`arrivo di profughi da Eritrea, Etiopia, Somalia e Ciad e l`invio di sei motovedette italiane con equipaggio misto italo-libico che pattuglino le coste settentrionali della Libia per rimandare indietro le barche sfuggite ai controlli.
    Io stesso sarò a bordo di una motovedetta per il viaggio inaugurale». Affermare quindi, come fanno Amato e D`Alema, che «il Governo ha strumentalmente usato quegli accordi per rifiutare il proprio aiuto a donne, uomini e minori , e avrebbe potuto respingere-dopo aver verificato la presenza tra loro di vittime di tratta odi richiedenti asilo», corrisponde certo a verità, ma sarebbe stato forse lecito attendersi da due ex Presidenti del Consiglio, una valutazione politica più lungimirante di quella che ha portato il Partito Democratico, non solo a non sostenere l`ostruzionismo parlamentare messo in atto dai Parlamentari Radicali contro la sua ratifica, ma addirittura a votare in Parlamento a favore di un trattato ingiusto e sbagliato.

    Fonte: L'Unità - Matteo Mecacci | vai alla pagina

    Argomenti: onu, pd, radicali, ministro della Difesa, Libia, trattati internazionali, profughi, immigrazione clandestina | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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