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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

Terremoto Abruzzo: "Entro settembre contiamo di non avere più gente nelle tende, mentre questa estate vogliamo programmare vacanze al mare per le famiglie e crociere sul Mediterraneo per i ragazzi"

  • (29 maggio 2009) - fonte: Corriere.it - inserita il 29 maggio 2009 da 100

    «La Protezione civile sarebbe stata in grado di dare un alloggio a tutti gli sfollati. Chi vive nelle tende lo fa perché vuole restare vicino alla propria abitazione. La speranza è che prima dell'inverno ognuno abbia una casa. Sono state già fatte 47.500 verifiche di agibilità, case nelle quali sono stati ripristinati i servizi essenziali. Il 4 giugno firmerò l'ordinanza per le prime case agibili. Chi avrà la casa agibile, pensiamo che debba rientrare dagli alberghi in 15 giorni per consentire alle famiglie in tenda di prendere il loro posto», ha aggiunto il capo del governo. «Stiamo infatti organizzando giorni al mare per le famiglie. I ragazzi, invece, stiamo vedendo di mandarli in crociera nel Mediterraneo». Ricostruzione: «Per le seconde case nei centri storici la ricostruzione sarà al 100% a carico dello Stato. Per quelle che sono fuori dai centri storici, faremo un inventario e decideremo se poter intervenire per la totalità o per i due terzi», ha aggiunto Berlusconi. «A fine giugno, terminate le verifiche e approvato il decreto legge in esame alla Camera, sul quale siamo disponibili a modifiche, si darà seguito alla ricostruzione pesante».

    STRISCIONE RIMOSSO - Uno striscione con la scritta in dialetto aquilano «Caccete ji soldi, forti e gentili scì fessi no!!!» è stato esposto su un'auto davanti alla scuola della Guardia di Finanza all'Aquila dal comitato «3.32». Ma è stato fatto rimuovere quasi subito. I comitati che lo hanno esposto hanno sottolineato che «non si tratta di una contestazione politica, ma ai contenuti del decreto. Le rassicurazioni Berlusconi non deve darle solo ai sindaci, ma anche ai cittadini». Quattro manifestanti sono stati poi identificati dalle forze dell'ordine: «In un Paese democratico questo non dovrebbe accadere, ognuno può manifestare liberamente le proprie idee»

    Fonte: Corriere.it | vai alla pagina

    Argomenti: l'aquila, terremoto in Abruzzo, ricostruzione in Abruzzo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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