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Dichiarazione di Marco CAPPATO

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

Operazione Magna/Opel. Il governo Berlusconi inerte e inetto. L’asse russo-tedesco si pone ormai in alternativa agli interessi dell’Unione Europea

  • (30 maggio 2009) - fonte: www.radicali.it - inserita il 30 maggio 2009 da 31

    Siamo stati facili profeti: grazie alle pressioni di Gerard Schroder, ex cancelliere tedesco ormai factotum di Putin in Europa, il gruppo Magna si aggiudicherà il controllo di Opel, quando non noi ma tutti gli analisti erano concordi nell’affermare che il piano industriale proposto da Marchionne era migliore. Ne era convinta anche il cancelliere Angela Merkel ma ha anteposto gli interessi elettorali a breve termine a quelli economici a lungo termine. E’ bene ricordare che i socialdemocratici tedeschi avevano appoggiato incondizionatamente Magna fin dall’inizio, ancor prima di conoscere le proposte della FIAT. Gli Stati Uniti sono soddisfatti di avere ridimensionato le ambizioni di Marchionne, che, in caso di successo nell’affaire Opel, poteva sottrarre altro mercato a General Motors.

    Chi ha perso? Ha perso il “sistema Italia”: il governo Berlusconi, non volendo scontentare l’ “amico Putin”, è rimasto alla finestra a guardare la lobby filo-russa farla da padrone in casa dei tedeschi. In futuro, quante altre volte si ripeterà questo schema? Gli industriali italiani forse qualche preoccupazione devono porsela…

    Ha perso il “sistema Unione Europea”: è ormai evidente l’esistenza di un asse russo-tedesco che non copre più solamente il gas ma si estende ad altri rami economici e finanziari. Un asse che persegue propri interessi che non collimano (nel caso dei gasdotti sono concorrenti) con quelli dell’Unione Europea, un’ “unione” sempre meno unita e coesa.

    Fonte: www.radicali.it | vai alla pagina

    Argomenti: usa, putin, Governo Berlusconi, unione europea, germania, politica economica, Fiat | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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