-
» Ballottaggi. «Zoggia-Zaccariotto, non c’è gara» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 19 giugno 2009
-
» Dipendenti ai seggi. «Ad Actv e sindacati: Vogliamo un servizio regolare»
Enrico MINGARDI in data 11 giugno 2009
-
» Sciopero dei croupier a Venezia. «Ci troviamo di fronte a degli irresponsabili che stanno tagliando il ramo sul quale sono seduti» [Link interno: chiusura]
Massimo Cacciari in data 06 giugno 2009
-
» Casinò. Ai tavoli vanno i dirigenti. Coi 300 croupier in sciopero: «Adottare le più severe azioni previste dal contratto».
Massimo Cacciari in data 04 giugno 2009
-
» Venezia. Tagli da 7 milioni di euro. «In attesa dei fondi della Legge speciale, più volte promessi, ma ancora mai consegnati».
Michele MOGNATO in data 30 maggio 2009
-
» Alta Velocità «I ministri Sacconi e Brunetta raccontano bugie»
Paolo GIARETTA in data 28 maggio 2009
-
» «Rischio la pelle per le tribune tv» - INTERVISTA
Marco PANNELLA in data 21 maggio 2009
-
» Rai. «Quella di Zavoli è una posizione coraggiosa»
Marco PANNELLA in data 21 maggio 2009
-
» Appello per Pannella: «La Rai tuteli il pluralismo»
Gianfranco FINI in data 21 maggio 2009
-
» «Utili agli operai. Perché no?» - INTERVISTA
Maurizio SACCONI in data 20 maggio 2009
-
» Venezia. «Nel 2010 candidato a Sindaco di Venezia. Ma in caso di vittoria non lascerò l'incarico di Ministro»
Renato BRUNETTA in data 16 maggio 2009
Dichiarazione di Massimo Cacciari
Casinò. Ai tavoli vanno i dirigenti. Coi 300 croupier in sciopero: «Adottare le più severe azioni previste dal contratto».
-
(04 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 04 giugno 2009 da 31
Tavolo verde, fiches ammucchiate, emozione e adrenalina, poi d'improvviso il buio: alla mezzanotte in punto i croupier hanno incrociato le braccia e interrotto tutte le giocate, uno sciopero inaspettato che ha costretto i dirigenti a correre a riparo e prendere il posto dei dipendenti scioperanti.
È solo l'ultimo atto della "guerra dei croupier", il braccio di ferro tra i dipendenti del Casinò di Venezia e l'amministrazione municipale, da cui dipende la casa da gioco lagunare. Dura la reazione del sindaco Cacciari: «Adottare le più severe azioni previste dal contratto».
Ieri sera, allo scoccare della mezzanotte, 300 lavoratori hanno abbandonato i tavoli, lasciando allibiti i giocatori che in quel momento stavano affollandoil Casinò.La protesta sembra destinata a montare sempre di più, visto che anche lunedì e martedì i dipendenti, che rivendicano, tra l'altro , una diversa distribuzione delle mance, hanno incrociato le braccia per tutta la serata, costringendo dirigenti e quadri della società a coprire i posti lasciati vuoti, facendo funzionare solo le slot machine.
Nonostante le assenze, la casa da gioco ha incassato in due giorni 1 milione 150 mila euro, accogliendo comunque 6 mila giocatori. A queste somme, precisa la dirigenza del Casinò, vanno aggiunti i 150 mila euro che l'azienda non ha dovuto pagare ai dipendenti che si sono messi in sciopero.
Cacciari: «Comportamento irresponsabile, agire duramente». «L’irresponsabilità del comportamento di una parte, fortunatamente minoritaria, degli addetti al gioco del Casinò di Venezia sta, in un momento di grave crisi per tutto il Paese, minando l’immagine della nostra Casa da gioco nei confronti del suo bene fondamentale: il cliente».
Questo il commento del sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che rappresenta l’Amministrazione comunale, socio unico della Casinò Spa.«Adottare le più severe azioni previste dal contratto». E proprio l'Amministrazione, ossia Cacciari, all'indomani del coup de théâtre messo in scena dai croupier, dà il colpo decisivo a questo braccio di ferro, invitando il Consiglio d’Amministrazione e la Direzione della stessa società a «intraprendere le più severe azioni previste dalle norme e dai contratti di lavoro, per perseguire coloro che ieri a mezzanotte hanno sospeso l’attività, non solo senza il dovuto congruo preavviso, ma addirittura senza alcuna comunicazione».
Nessuna attenuante.
«Ricordo - insiste il sindaco -che l’abbandono ingiustificato del posto di lavoro è un comportamento altamente illegittimo e della massima gravità rispetto a tutte le normative vigenti. Tale comportamento non può trovare alcuna “benevola valutazione” da parte del Consiglio d’Amministrazione e della Direzione».Gli scioperanti?
Sono solo «voraci». Dritta al petto l'ultima stoccata di Cacciari per i croupier: «Invito per l’ennesima volta tutti i dipendenti del Casinò a ragionare seriamente sugli incalcolabili danni che alcuni “voraci” loro colleghi stanno provocando alla loro Società, che in tutti questi anni ha garantito a tutti trattamenti incomparabilmente migliori di quelli goduti da qualsiasi altro dipendente pubblico, per non parlare dei lavoratori del settore privato che attualmente vivono in prima persona, sulla loro pelle, gli effetti drammatici della crisi».
Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
-
Inserito il 17 gennaio 2010 da 12822
Lorenzo ha ragione, d-altro canto il mestiere di croupier è estremamente delicato. C'è sempre il rischio che se il croupier non guadagna abbastanza si facci tentare dal trattenere qualcosa dai milioni che gli passano fra le mani giornalmente. Basta leggere l'ultimo fatto di cronaca del furto perpetrato da sei croupier nei casinò della compagnia marittima “MSC crociere” che hanno sottratto circa 1,2 milioni di euro. Magari se prendevano uno stipendio più alto non si sarebbero fatti tentare. Comunque gli stipendi sulle navi sono più bassi che a terra, certo più bassi di quelli percepiti dai croupier del casinò di Venezia
-
Inserito il 04 giugno 2009 da 861
I loro stipendi sono paragonabili, se non superiori, a quelli dei manager. A differenza dei manager lavorano molto meno. Il che è tutto dire. Dopo anni di ingordigia e privilegi, avranno certo i risparmi per vivere molto agevolmente come hanno fatto finora. Qual'è il problema? Tutti a casa e a mai più rivederci. Si liberano 300 posti di lavoro.
Per scrivere il tuo commento devi essere loggato