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Dichiarazione di Gianfranco FINI
Gheddafi. Incontro annullato.«Le democrazie, a partire da quella americana, possono sbagliare ma certo non possono essere paragonate ai terroristi»
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(12 giugno 2009) - fonte: Il Sole 24 Ore.com - inserita il 12 giugno 2009 da 31
Non bada all'etichetta, Muammar Gheddafi. Forse per questo il Parlamento italiano lo ha atteso per due ore, nella Sala della Lupa a Montecitorio, prima che il presidente della Camera, Gianfranco Fini prendesse la parola per annullare l'incontro. «La prevista manifestazione non ha avuto luogo per il ritardo del presidente libico - ha detto Fini -.
Ritardo che al presidente della Camera non è stato giustificato, ragione per la quale, e me ne assumo la responsabilità, considero annullato l'incontro nel pieno rispetto dell'istituzione». Le parole del presidente della Camera sono state accolte con un applauso dai parlamentari irritati per la lunga attesa.
In serata è giunto il chiarimento dell'ambasciata libica: il ritardo del leader libico è dovuto alla preghiera del venerdì.Il discorso mancato.
Nel suo discorso Fini avrebbe dovuto fare riferimento anche alla questione degli italiani cacciati dalla Libia: «auspico che gli italiani cattolici ed ebrei che hanno lasciato la Libia costituiscano una preziosa risorsa per il futuro delle relazioni bilaterali. Di generazione in generazione essi hanno conservato un sincero attaccamento per la Libia. Hanno contribuito con il loro lavoro alla prosperità del Paese e hanno sofferto, pagando responsabilità non loro».
Per Fini «Italia e Libia hanno interessi comuni nel mondo globale: la lotta al terrorismo fondamentalista, la sicurezza del Bacino del Mediterraneo, la pacificazione del Medioriente, lo sviluppo dell'Africa, la non proliferazione delle armi di distruzione di massa. Sono tutti obiettivi che ci uniscono, il cui raggiungimento potrà senz'altro essere accelerato se intensificheremo la nostra cooperazione».
«La scelta coraggiosa della via del dialogo, che il leader Gheddafi ha impresso al suo Paese - concludeva il discorso di Fini - ha fornito un'ulteriore smentita dell'ineluttabilità dello scontro tra le civiltà e ha aperto alla Libia la possibilità di svolgere un'azione internazionale particolarmente incisiva. Assicuro il sostegno del parlamento italiano a ogni iniziativa volta a rafforzare la ritrovata amicizia e collaborazione tra i nostri popoli».Non paragonare le democrazie ai terroristi.
«Le democrazie, a partire da quella americana, possono sbagliare ma certo non possono essere paragonate ai terroristi». È la replica riservata, poi, da Fini a quanto detto ieri da Gheddafi che ha paragonato gli Usa a Osama Bin Laden.Reazioni del mondo politico.
Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico.
«Fini ha restituito un briciolo di decoro alle nostre istituzioni. Ce n'era bisogno». Ha affermato il senatore del Pd Marco Follini . Massimo Donadi, dell'Idv, coglie l'occasione per riportare l'attenzione su un altro tema scottante di questi giorni. «Il presidente Fini ha fatto bene ad annullare l'incontro con Gheddafi per difendere la dignità del Parlamento. Avremmo voluto vedere lo stesso sussulto di dignità riguardo al Ddl sulle intercettazioni», ha detto Donadi.
Più dura la reazione del segretario naizonale della Destra, Francesco Storace. «Ma era necessario farsi prendere in giro da un beduino di nome Gheddafi? Fa sorridere l'eroico gesto del presidente della Camera».Il calendario della visita di Gheddafi a Montecitorio prevedeva, per le 16,30, un incontro con Fini e poi, alle 17, un convegno con Massimo D'Alema e Beppe Pisanu organizzato dalle fondazioni Italianieuropei e Medidea. Pisanu ha riferito ai giornalisti che l'incontro, durato poco più di un'ora si è svolto in un clima molto cordiale. «Gheddafi si è scusato per l'accaduto», ha detto Pisanu riferendosi alla mancata presenza alla Camera. D'Alema e Pisanu sono stati invitati in Libia e, durante il colloquio, si è discusso di politica internazionale.
Fonte: Il Sole 24 Ore.com | vai alla pagina » Segnala errori / abusi