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Dichiarazione di Pier Ferdinando CASINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: UDC) 


 

«Violato il decoro e la dignità della Repubblica».

  • (12 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino.it - inserita il 12 giugno 2009 da 31

    Una dura offensiva contro le parole di Gheddafi arriva dall’opposizione. L’ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, accusa il dittatore libico di aver «violato il decoro e la dignità della Repubblica».
    «Il rapporto con il popolo libico va rafforzato - dice - ma per le modalità con cui è stato accolto Gheddafi, ciò è stato violato». Chiede di avere «rispetto della nostra storia» ma anche «delle persone che in quel Paese soffrono».

    Gli fa eco, Roberto Rao, deputato Udc: «Se il governo è d’accordo con quasi tutto ciò che dice Gheddafi, noi invece non lo siamo affatto».
    E condanna il paragone tra Usa e Al Qaeda. Tutto il mondo politico dell’opposizione è sulla stessa linea.
    Emma Bonino, leader radicale, vice-presidente del Senato, sottolinea che «l’ospitalità non si deve confondere con la piaggeria o con il servilismo». Il senatore Marco Perduca, radicale, auspica di ricevere («spero, ma dovrei dire esigo») i ringraziamenti dal Pdl e dalla Lega per essersi opposto alla concessione dell’Aula al dittatore.

    Dura anche la protesta dell’Italia dei valori.
    Ai senatori dell’Idv, come denuncia Felice Belisario, ieri mattina a Palazzo Madama, prima che il dittatore intervenisse, è stato impedito di esibire, sul petto, un’immagine della strage di Lockerbie, quando un attentato libico fece saltare un aereo dove morirono 270 persone.
    «Gheddafi - chiosa Belisario - invece, può esibire tutte le foto che vuole e vantarsi che il governo italiano gli abbia chiesto scusa, senza che nessuno ne parli».

    Antonio Di Pietro, leader Idv, afferma che «il fatto che Gheddafi sia stato ospitato, riverito e ossequiato dalle più alte autorità dello Stato offende la nostra democrazia e tutti i cittadini». Per di più, «non ho sentito nessuna parola sui diritti umani, gravemente calpestati dal dittatore».
    Uno dei pochi a essere soddisfatto, è invece, Giulio Andreotti. «Mi è molto piaciuto il tono generale del discorso» in Senato.

    Sotto accusa dell’Unhcr sono le parole sul diritto di asilo che per Gheddafi rappresenta «una menzogna diffusa».
    Ciò «è preoccupante» per la portavoce dell’organizzazione umanitaria dell’Onu, Laura Boldrini. Perchè quelle dichiarazioni significano «che non si riconosce un bisogno reale di milioni di persone che, anche in Africa, sono costrette a fuggire a causa di conflitti armati e violazioni dei diritti umani».

    La Boldrini polemizza pure con Berlusconi secondo il quale «gli emigranti possono chiedere asilo in Italia all’agenzia Onu in Libia». In Libia, sostiene la portavoce, «non ci sono sufficienti garanzie per poter assicurare, in modo efficacie, la protezione dei richiedenti asili».

    Il presidente dei giovani ebrei dell’Ugei, Daniele Nahuman, protesta con Berlusconi perchè chieda a Gheddafi l’estradizione del terrorista Al Zomar, accusato per l’attentato alla Sinagoga di Roma, dove morì «Stefano Gay Teche, un bambino di soli 2 anni che aveva come unica colpa l’essere ebreo».

    Fonte: Il Gazzettino.it | vai alla pagina

    Argomenti: diritti umani, Berlusconi Silvio, ONU - Nazioni Unite, Libia, diritto d'asilo, Gheddafi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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