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Dichiarazione di Massimo D'ALEMA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Governo a rischio scosse. Il Pd sia pronto»

  • (14 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino.it - A.B. - inserita il 15 giugno 2009 da 31

    «Berlusconi è un leader dimezzato, nel centrodestra c’è un conflitto».

    Silvio Berlusconi «è ormai un leader dimezzato», nel governo «ci saranno scosse», l’opposizione sia «pronta e responsabile».
    Ospite su Raitre di «In mezz’ora», Massimo D’Alema parte dal «malessere evidente» nella maggioranza - a comandare, dice, è «la guardia pretoriana, che è Bossi» - per profetizzare sventure alla coalizione di centrodestra e al suo leader.

    In serata - dopo la dura replica del sottosegretario a Palazzo Chigi, Bonaiuti («D’Alema ha preso un colpo di sole») - la precisazione del leader dei Democratici: «È il premier a produrre le scosse, è lui che denuncia presunti complotti».

    Mentre Berlusconi rinnova l’allarme sull’azione «eversiva» nei confronti dell’esecutivo - tra «Noemigate», veline, caso Mills e voli di Stato - l’ex presidente dei Ds, ovviamente dal suo punto di vista, avvalora l’idea che Berlusconi IV, sulla carta saldissimo, sia in realtà malfermo.

    «La vicenda italiana - avverte D’Alema - potrà conoscere delle scosse, non c'è dubbio». Berlusconi è animato dal mito dell'eterna giovinezza, un mito pericoloso». Per scosse, precisa il presidente della fondazione Italianieuropei su richiesta dell’intervistatrice Lucia Annunziata, si intendono «momenti di conflitto, di difficoltà, anche imprevedibili, che richiedono un'opposizione in grado di assumersi le proprie responsabilità».
    Le parole del Cavaliere sul piano «eversivo» contro di lui «più che una bomba sono un petardo». Berlusconi, prosegue D’Alema, «avverte qualcosa che forse gli italiani non hanno ancora pienamente percepito ma è chiarissimo a chi osservi la politica e abbia un minimo di visione internazionale: il capo del nostro governo è un leader dimezzato, colpito nella sua credibilità, è molto debole anche all’interno del paese».

    Infatti, aggiunge, «non bisogna scambiare l’arroganza con la forza politica, il governo non fa nulla di fronte alla crisi, è incapace di fare le riforme, questa situazione di debolezza suscita in lui la reazione tipica di chi non ha la forza umana di affrontare problemi e attribuisce tutto questo ad un complotto».

    Quindi l’opposizione deve tenersi pronta: «Il problema è mettere in campo una proposta politica in grado di unire la maggioranza del Paese. Noi abbiamo fondato il Pd non per eliminare la sinistra ma per eliminare il trattino (del centro-sinistra, ndr).

    Il Pd non è autosufficiente e deve mettere in campo un grande progetto». L’uomo adatto alla bisogna, secondo D’Alema, è Pierluigi Bersani, che ieri ha incassato anche l’appoggio di Enrico Letta (purché il Pd «apra ai moderati»). L’ex premier non vede l’esigenza di abbandonare la panchina dove stazionano le «riserve» della Repubblica: «Una candidatura come la mia ha senso in una sorta di emergenza nazionale. Siccome credo che, tutto sommato, usciremo bene dai ballottaggi, non credo che siamo all'emergenza, alla necessità di richiamare la vecchia guardia».

    Nel tardo pomeriggio, in un colloquio telefonico con l’Ansa, D’Alema precisa meglio il suo pensiero sulle «scosse» che potrebbero far tremare il governo.
    «Sono rimasto colpito - premette - da queste reazioni esagitate e strumentali su quanto ho detto con chiarezza, nel corso della trasmissione».

    Le scosse, osserva, vengono dal Cavaliere stesso. «È Berlusconi - spiega D'Alema - a produrre instabilità e a scuotere l'equilibrio di governo con la denuncia di presunti complotti che rivelano soltanto fragilità e l'insicurezza di chi oggi guida il paese. Anziché almanaccare - osserva D'Alema - bastava aver seguito la trasmissione e capire che è lui che produce una scossa.
    Mi riferivo al presidente del Consiglio e al conflitto latente nel centrodestra» conclude il presidente di Italianieuropei.

    Fonte: Il Gazzettino.it - A.B. | vai alla pagina

    Argomenti: centrodestra, pd, Berlusconi Silvio, Governo Berlusconi IV, crisi politica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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