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Dichiarazione di Massimo Cacciari
Ballottaggi. «Zoggia-Zaccariotto, non c’è gara» - INTERVISTA
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(19 giugno 2009) - fonte: La Nuova di Venezia e Mestre - Alberto Vitucci - inserita il 20 giugno 2009 da 31
«Davide propone, la sindaca di San Donà non ha programmi»«Davide Zoggia ce la può fare. Ce la farà, se tutti torneranno a votare consapevoli della posta in gioco. Tra lui e la sindaca di San Donà non c’è gara. Davide fa proposte serie di governo, lei non ha un programma, soltanto ideologia». Il sindaco Massimo Cacciari non era mercoledì sul palco di piazza Ferretto insieme a Zoggia e Franceschini. Era a Ravenna a tenere una conferenza sulle religioni nel chiostro di San Vitale. Adesso il sindaco filosofo, mai tenero con la sinistra e il Pd, gira la provincia per sostenere il presidente uscente e ha sottoscritto un appello di sindaci in suo favore.
Cacciari, come vede il voto di domenica?
«Ai ballottaggi la partita ricomincia, si parte zero a zero. Al primo turno, non esistendo il voto disgiunto, non si può esprimere la preferenza per il candidato, si vota soprattutto per il partito».
Al secondo invece?
«Non si vota per decidere lo sbarco in Afghanistan o il federalismo fiscale. Ma per scegliere la persona che è in grado di governare meglio».
Secondo lei chi?
«Chi ha dimostrato di muoversi in autonomia e insieme abbia l’attitudine a concertare, ad ascoltare. Non c’è gara tra Zoggia e la Zaccariotto. Davide ha governato bene, il sindaco di San Donà non conosce il territorio, non ha un programma se non ideologie generali».
Potrebbe imparare.
«I sindaci di quella parte politica hanno sempre dimostrato negli ultimi tempi di subire i diktat dei loro poteri sovraordinati, la Regione, il governo. Con Zanonato e Zoggia noi abbiamo manifestato anche contro il governo Prodi. Non mi risulta che loro abbiano fatto lo stesso con Berlusconi».
Dunque la candidata della Lega non la convince.
«Non esprimo giudizi sulle persone, come fanno spesso i cialtroncelli dell’altro schieramento. Sicuramente la signora Zaccariotto è una persona per bene. Magari ha anche fatto bene a San Donà. Se avesse presentato un programma alternativo avrei potuto fare un confronto. Ma sui programmi non ha detto mezza parola».
Eppure il centrodestra è sicuro di vincere.«C’è un vento di destra che soffia in tutta Europa. Ma, ripeto, si vota per un ente locale. Non dobbiamo cadere nella loro trappola, contrapposizioni frontali e demagogia. Parliamo di manutenzioni, di scuole».
Che ruolo avrà il voto dei cattolici e dell’Udc?
«Sono convinto che il mio amico Ugo Bergamo abbia fatto un grosso errore tattico, nella speranza di avere un assessorato. Lo capisco, perché la situazione era difficile, aveva margini limitati di manovra. Ma sarebbe stato più saggio astenersi».
Può essere determinante questo accordo?
«Ma va! È ininfluente, perché tre quarti dell’Udc non andrà a votare per la Lega, l’altro quarto farà quello che vuole. C’era anzi il rischio contrario che, accordandosi con Zoggia, aumentasse l’astenzione a sinistra. Mi dispiace perché è noto come da tempo cerchi di manifestare attenzione nei fatti all’Udc. I ponti con il Pdl sono tagliati, o l’Udc sceglie il Pd o resterà lì al 5 per cento».
La Lega dice che queste sono le prove generali per l’assalto a Ca’ Farsetti.
«Il loro sport preferito è quello di urlare e parlare spesso a vanvera come fa l’amico Mazzonetto in Consiglio comunale. Bisogna tenere una linea di serietà».
Se piove o c’è il sole cambia qualcosa?
«Niente, assolutamente».
Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre - Alberto Vitucci | vai alla pagina » Segnala errori / abusi