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Dichiarazione di Flavio ZANONATO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Padova (PD) (Partito: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Padova (PD) (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

Padova. «Noi avevamo programmi, loro soprattutto slogan»

  • (23 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino - Nicoletta Cozza - inserita il 23 giugno 2009 da 31

    Flavio Zanonato. Ancora Flavio Zanonato. Per altri cinque anni, dunque, sulla poltrona di primo cittadino rimarrà il sindaco uscente di centrosinistra anche se alla fin fine la città del Santo ancora una volta si è dimostrata quasi divisa a metà fra i due schieramenti. A determinare la vittoria dell'esponente del Pd sono stati anche i voti che ha raccolto pure nella coalizione avversaria, visto che il suo successo è andato molto al di sopra di quanto il suo partito aveva raggranellato al primo turno.

    «Credo - ha commentato il neoeletto a caldo - che sia stato determinante il fatto che i cittadini vogliono un programma, desiderano che si parli del futuro della città, mentre il mio avversario Marco Marin in campagna elettorale ha puntato tutto sulla sicurezza e sull’appartenenza al centrodestra. Io ho riavuto tutti i voti del primo turno, mentre i suoi sono calati. Resta il fatto che anche quello del centrodestra è stato un risultato rilevante, visto che non ho vinto con il 100% dei consensi. Io, comunque, sarò il sindaco di tutti, anche di quelli che non mi hanno votato».

    Sul perché i padovani gli abbiano ridato fiducia, Zanonato è convinto: «I padovani vogliono dare continuità alla nostra amministrazione, riconfermando il lavoro che abbiamo fatto. Penso di avere dato ai miei concittadini l’idea di una persona che lavora. Sassolini? Non ne ho da togliermi dalla scarpe, perché il risultato delle urne parla da solo».

    Che cosa ha fatto, o detto, in più di Marin? «Ho proposto un programma che funziona, mentre lui ha continuato a ripetere slogan. Quanto agli apparentamenti, stando agli avversari pareva che si dovesse votare per uno schieramento, non per eleggere il sindaco.

    E poi sul fatto che il centrodestra abbia tentato di far leva sui valori cattolici, devo dire che mi pare faccia un po’ fatica a sfondare su questi argomenti, visto che quello su cui si basa è un modello edonistico, mentre quello del centrosinistra punta sulla solidarietà ed è legato a dei valori. Non ha premiato dichiararsi cattolici punto e basta».

    Zanonato ha poi confermato che si occuperà in prima persona delle deleghe all’Immigrazione e alla Sicurezza, come aveva annunciato con un colpo di scena alla fine della campagna elettorale, di fatto "sconfessando" l’assessore Daniela Ruffini di Rifondazione Comunista che per cinque anni aveva avuto il referato riguardante gli stranieri.

    Infine sul suo futuro immediato il sindaco di Padova ha le idee chiare: «Domattina (stamane per chi legge, ndr) sarò in ufficio a lavorare. Comincerò dalla posta arretrata, visto che ne ho tanta ancora da aprire. E poi partirò con i progetti che abbiamo avviato, tra cui il trasferimento della Questura in Piazzale Stazione».

    Fonte: Il Gazzettino - Nicoletta Cozza | vai alla pagina

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