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Dichiarazione di Paola PELINO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Sulmona (AQ) (Lista di elezione: Partito Delle Libert) 


 

Intervento alla Camera sul decreto Abruzzo

  • (23 giugno 2009) - fonte: null - inserita il 24 giugno 2009 da 5573

    "Signor Presidente, onorevoli colleghi, c'è una terra ferita e lacerata nel nostro Paese, una terra che ha nel cuore il dolore e la speranza, l'inquietudine per quanto avvenuto, l'attesa per quanto deve essere ancora fatto. Oggi noi da quest'Aula dobbiamo inviare un messaggio alto e forte attraverso provvedimenti che restituiscano serenità e sicurezza, per quanto possibile, agli abitanti di quella terra.

    Di fronte alla tragedia dell'Abruzzo non debbono esserci - ritengo - maggioranza e opposizione ma un Parlamento unito e coeso che pur composto da rappresentanti con diverse sensibilità politiche avverta come prioritario il compito che gli hanno assegnato i cittadini: lavorare al meglio per il Paese. È quanto abbiamo fatto tutti sinora.
    Ed è quello che tutti noi, senza distinzioni, abbiamo nel cuore e nella mente. Per tale motivo avverto un forte sentimento di gratitudine nei confronti di quanti in un frangente tanto complesso e difficile hanno operato all'interno di questa istituzione: sulla scorta di tali considerazioni sento il dovere di ringraziare il relatore, l'onorevole Tortoli, i colleghi che hanno contribuito nel corso del lavoro parlamentare, senza distinzione di ruoli o di appartenenza, a migliorare il provvedimento con il solo scopo di renderlo più utile e adeguato al fine principale che si propone di raggiungere: porre le basi per la ricostruzione e la rinascita di una terra drammaticamente colpita da un evento sismico di inusitate dimensioni. Un ringraziamento sentito - credetemi - che si basa anche su un importante e significativo elemento di condivisione: il consenso che tutti senza distinzione abbiamo espresso per l'impegno e le azioni del Governo sin dalla tragica notte tra il 5 il 6 aprile scorso. In quella circostanza il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e la Protezione civile con il sottosegretario Guido Bertolaso hanno manifestato da subito, ognuno per la sua parte, quanto di meglio un Paese forte, coeso, moderno avesse potuto sperare: efficienza, umanità, impegno al limite del sacrificio personale.

    L'apprezzamento della gente colpita dal sisma ed il riconoscimento stesso della comunità internazionale hanno sottolineato il valore delle azioni poste in essere dalle istituzioni di un grande Paese e ne hanno confortato e consolidato il rispetto che merita. L'Abruzzo, nella circostanza, è assurto ad elemento simbolico del valore di una società salda e moderna, che affronta con coraggio e consapevolezza le sfide più difficili ed il Parlamento, in tutto ciò, ha iniziato a fare la sua parte. In questo contesto oggi ci troviamo ad affrontare un decreto-legge che costituisce il primo atto legislativo sulla strada della ricostruzione e della rinascita di un territorio devastato, un elemento fondamentale per intraprendere la ricostruzione della regione. Certo tale l'atto non è esaustivo degli interventi necessari per affrontare le problematiche create dal tragico avvenimento, ne costituisce comunque l'avvio della soluzione.

    Le azioni che esso propone (l'apprestamento di misure urgenti per la ricostruzione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo, gli indennizzi a favore delle imprese, la ricostruzione della funzionalità degli edifici e dei servizi pubblici, la sospensione dei processi civili, penali e amministrativi, il rinvio delle udienze, la sospensione dei termini delle comunicazioni e notifiche di atti, la sospensione e dilazione dei termini di legge e delle scadenze, la deroga al patto di stabilità interno, le provvidenze a favore delle famiglie dei lavoratori e delle imprese, le agevolazioni per lo sviluppo economico e sociale, la previsione del riconoscimento di una zona franca, la costituzione del fondo per la prevenzione del rischio sismico, l'anticipazione della data di entrata in vigore della normativa antisismica sulle costruzioni, la proroga dell'indennità di disoccupazione, la previsione di indennizzi ai lavoratori, ai collaboratori coordinati e continuativi, ai lavoratori autonomi, compresi i titolari di imprese professionali, ai titolari di rapporti di agenzia) costituiscono peraltro una prima iniziale azione che è alla base della nostra missione.

    Vi è poi un altro fatto simbolico fondamentale, che testimonia la volontà del Governo e del Presidente Berlusconi in particolare di fare il meglio per il futuro di questa terra: il trasferimento a L'Aquila del G8, definito dal procuratore Grasso «un'idea geniale» e da un importante esponente del PD, l'onorevole D'Alema, «un'idea brillante» e approvato e sostenuto da altri rappresentanti dell'opposizione, che hanno manifestato con parole scritte il loro assenso. Certo una tale intuizione e l'atto concreto del trasferimento hanno significato anche un grande risparmio di risorse, che potranno essere destinate al territorio, ma - ed è l'elemento più significativo - come ha dichiarato il Presidente Berlusconi questo sarebbe motivo di speranza per le popolazioni colpite dal sisma e si porterebbe l'Abruzzo al centro dell'attenzione mondiale. Immediatamente Sarkozy, Obama, Brown, Merkel e Putin hanno approvato senza riserve tale decisione, assicurando il loro sostegno e i principali organi di stampa internazionale ne hanno sottolineato l'alto valore simbolico.

    Di sicuro saranno necessari altri interventi, di sicuro altri atti si dovranno porre in essere, ma di una cosa siamo certi: il Governo, fortemente impegnato sin dal primo momento, pur in presenza di una devastante crisi economica internazionale, ha fatto il massimo e farà il massimo per restituire all'Abruzzo un futuro più sicuro e sereno. Gli sforzi del Governo, della protezione civile, dei vigili del fuoco, delle forze dell'ordine, delle forze armate, di tutti i volontari e delle istituzioni locali hanno costituito le basi idonee per fronteggiare l'emergenza e porre le fondamenta per la rinascita dell'intero territorio. Sono stati posti in essere interventi di grande impegno, sono state spese enormi energie.

    Non possiamo permettere, a questo punto, che giudizi, indicazioni, azioni che non si basino su dati e necessità reali intralcino il cammino della ricostruzione. In questo senso, il Governo e la maggioranza hanno accolto, e accoglieranno, suggerimenti e consigli utili a tale scopo, ma respingeranno, con forza e determinazione, qualsiasi azione che rivesta carattere di pura speculazione politica. Il Governo e questa maggioranza sono aperti al confronto, anche il più duro e il più aspro, pur di pervenire a risultati completamente positivi.

    Tuttavia, non possono trovare legittimazione le critiche che vengono mosse al presente decreto-legge per i suggerimenti e i consigli che oggi non possano essere accolti. Tutto ciò per il semplice motivo che, come per la rapidità dell'intervento immediato dello Stato nei primi giorni del sisma, anche questo atto costituisce un primo, determinato e significativo provvedimento legislativo, senza il quale la ricostruzione e la rinascita dell'Abruzzo non potrebbero avvenire.

    Il tempo per il confronto e per accogliere suggerimenti lo abbiamo davanti a noi. Vi sono ancora tanti atti normativi da porre in essere, tanti problemi da affrontare, ma lo si potrà fare solo dopo una partenza rapida ed incisiva, che consenta alle braccia dello Stato di muoversi, di operare e di iniziare un cammino che - credo, ne siamo tutti convinti - si presenta lungo, complesso e difficile."

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