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Dichiarazione di Gianfranco VECCHIATO

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Venezia (VE)


 

Urbanistica. «Spostabili in un anno le ditta della Punta»

  • (28 giugno 2009) - fonte: Il Gazzettino.it - Venezia - inserita il 28 giugno 2009 da 861

    «Convincente la soluzione dell’isoletta. E c’è lo strumento urbanistico per fare in fretta»

    C’è un modo per risolvere rapidamente il problema delle ditte di Punta San Giuliano. E l’assessore all’Urbanistica Gianfranco Vecchiato, dopo aver visto la proposta sulla cosiddetta isola delle statue, di fianco al cavalcavia di San Giuliano, ha deciso di mettersi al lavoro per vedere se si riesce ad accelerare l’operazione.

    Perchè è vero che di mezzo ci sono tanti Enti - Demanio, Regione, Comune, Salvaguardia - ma sembra che tutto sommato l’accordo non sia impossibile sull’ipotesi di spostare le ditte di trasporto in quella zona.

    Vecchiato pensa di utilizzare il meccanismo dello Sportello unico in Variante, un metodo che è stato utilizzato pochissimo finora, e che permette di tagliare i tempi, passando dai 5 anni di media per una Variante al Piano regolatore, ad un anno. Un quinto del tempo medio necessario per una Variante. Certo, bisogna che ci sia l’accordo di tutti e dunque la Regione, il Consiglio comunale, la Commissione di salvaguardia, che tra l’altro ha un parere prescrittivo perchè siamo in zona di gronda lagunare. Più ovviamente il Demanio che deve cedere l’area per un tot di anni. Più i diretti interessati e cioè gli operatori di San Giuliano, ma sembra di capire che loro per primi vedano di buon occhio lo spostamento delle attività nell’isoletta.

    «A suo tempo questa soluzione era stata scartata perchè sembrava che dovessimo buttare giù il cavalcavia di San Giuliano. Adesso che invece sappiamo per certo che il cavalcavia resta, allora possiamo ragionare sull’utilizzo dell’isola che l’arch. Di Mambro voleva utilizzare per mettere le grandi opere della Biennale, per questo soprannominata isola delle statue.

    L’unica attenzione vera dobbiamo averla per il prospetto di Forte Marghera, ma basta ragionare sul progetto e di sicuro una soluzione si trova.

    Bisogna salvaguardare e, anzi, valorizzare Forte Marghera, almeno dal punto di vista visivo e, contemporaneamente costruire delle strutture che siano funzionali per gli operatori. La discussione sul progetto è ovviamente determinante". Gli operatori di San Giuliano hanno già fatto capire che il progetto originario dell’arch. Gian Paolo Mar prevede cubature eccessive e una altezza eccessiva.

    Ma certo non è un problema ridurre le cubature e le altezze e fare un progetto di capannone con darsena in grado di venire incontro alla duplice esigenza di dare finalmente un posto decente dove lavorare agli operatori di San Giuliano pur salvaguardando l’ambiente circostante. Tra l’altro il vantaggio, partendo oggi, sarebbe dato dal fatto che il Magistrato alle acque ancora non ha completato il marginamento della sponda interna dell’isola.

    «Potremmo pensare di fare un progetto ad iniziativa pubblica e cioè prenderci carico come Comune del progetto, facendo un bando di concorso per la sua realizzazione che preveda la possibilità di concorrere aperta solo alle ditte di San Giuliano» - spiega Vecchiato.

    Con un progetto di iniziativa pubblica automaticamente si accelerano tutte le operazioni e nel giro di un anno potremmo avere in tasca la soluzione che finalmente libera Punta San Giuliano.

    Fonte: Il Gazzettino.it - Venezia | vai alla pagina

    Argomenti: enti locali, urbanistica, comune venezia mestre | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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