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Dichiarazione di Carlo GIOVANARDI
«Regolarizzare subito badanti e colf»
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(06 luglio 2009) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 06 luglio 2009 da 31
Il governo prova a modificare il pacchetto sicurezza, ma la Lega dice no: sanatorie vietate dall’EuropaOltre mezzo milione tra badanti e colf clandestine da anni al lavoro in Italia, con il relativo seguito di centinaia di migliaia di famiglie italiane da loro in gran parte «dipendenti».
È la tegola che rischia di cadere su governo e maggioranza dopo la richiesta del sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, di un provvedimento «urgente» per la loro «regolarizzazione».
Con il varo del pacchetto sicurezza - che tuttavia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non ha ancora promulgato e non firmerà probabilmente almeno fino alla conclusione del G8 - migliaia di persone si troveranno fuori-legge per effetto dell'introduzione nel nostro ordinamento del reato di immigrazione clandestina, punito con un’ammenda e l’espulsione immediata. La norma, inoltre, rende obbligatorio denunciare i clandestini all’autorità giudiziaria, esentando solo medici e presidi.
Un problema sul quale il governo stava lavorando in questi giorni, ma che è esploso con l'uscita di Giovanardi, che ha irritato non poco il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e che ora può avere l'effetto di avvitare il confronto nel centrodestra facendo irrigidire la Lega (Calderoli: «Giovanardi propone una riedizione della sanatoria 2002. Ma non se non possono più fare, lo vieta il patto europeo»).
Mentre l’Udc ha annunciato che presenterà un emendamento alla manovra per riproporre una sanatoria modello 2002 «e per evitare che la Lega metta il cappio al collo del governo». E l’ex ministro Pierluigi Bersani (Pd) parla di «problema serissimo trattato con leggerezza dall’esecutivo, un problema che riguarda non solo le badanti che aiutano i nostri anziani ma anche gli immigrati che perdono il posto a causa della crisi». Un’urgenza ribadita dalle Acli, l’associazione cristiana dei lavoratori: «Ora si guarda in faccia la realtà».L'opinione comune - al di là delle dichiarazioni ufficiali sul fatto che la norma penale non è retroattiva - è che la questione esiste e va affrontata. È questa anche la linea emersa da un colloquio, nel pomeriggio di ieri, tra Maroni e Maurizio Sacconi.
È stato poi il ministro del Welfare, sentito Gianni Letta e per suo tramite il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a mettere nero su bianco la posizione ufficiale del governo: niente semplificazioni, nessuna sanatoria. Ma un'impegno «collegiale» a trovare una soluzione che consenta da una parte di «gestire la transizione», evitando conseguenze per le famiglie, e dall'altra a tutelare l'occupazione degli italiani e «degli stessi immigrati che hanno perso il lavoro».
Come? La via d'uscita è tutt'altro che decisa. Ma Sacconi e Maroni sarebbero d'accordo sul principio: quello di evitare, per dirla con il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, che «fatta la legge, trovato l'inganno».Insomma, badanti e colf potranno essere «regolarizzate», ma in modo rigoroso, selettivo, tenendo ben strette le maglie in modo da non favorire «abusi». E cioè che, l’operazione sia un sistema per vanificare le norme contro la clandestinità. Oppure la questione potrebbe essere affrontata con un provvedimento sulla regolazione del flussi degli immigrati.
Nel caso di "sanatoria", il governo intende indicare requisiti precisi escludendo ad esempio che immigrati regolari possano farne entrare clandestini presentandoli come loro colf o badanti.
Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina » Segnala errori / abusi