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Dichiarazione di Massimo CIALENTE

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune L'Aquila (AQ) (Partito: DS)  - Consigliere  Consiglio Comunale L'Aquila (AQ)


 

Abruzzo. «Traditi dal governo» - INTERVISTA

  • (07 luglio 2009) - fonte: Terra - Pietro Orsatti - inserita il 07 luglio 2009 da 31

    Il sindaco del capoluogo abruzzese: «Il G8? Non ci riguarda. A novembre solo pochi cittadini avranno un tetto sulla testa. La città rischia di svuotarsi».
    E i fondi scarseggiano.

    «Il G8 è là, un pezzo di città, esterno, chiuso. Non ci riguarda. L’unica cosa che speriamo è che sia un’occasione per far ripuntare i riflettori su L’Aquila, ma stavolta in maniera corretta, su quello che sta succedendo qui davvero». Il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, accompagnato solo da un vigile urbano, è confuso fra i cinquemila cittadini del capoluogo che con una silenziosa fiaccolata si sono ripresi la notte per commemorare il terzo mese dalla scossa del 6 aprile.

    È con i suoi concittadini, arrabbiato e deluso come loro, e forse con qualche dato in più per essere alterato visto il ruolo che ricopre. «Forse l’errore che abbiamo fatto è stato quello di mantenere un profilo istituzionale senza alzare polemiche e rendere pubbliche le tante divergenze e i tanti dubbi che sorgevano di volta in volta appena finita la fase dei primi soccorsi. Forse l’hanno presa come una posizione di incapacità o di passività. Ma così non è stata, e non è».

    Cosa si è rotto fra amministratori, e in particolare, tra il Comune de L'Aquila e il Governo?

    Quando c’è qualcuno che va in giro per i campi a dire che abbiamo già ricevuto i soldi e che siamo noi delle amministrazioni locali a rallentare tutto, è evidente che diventa davvero difficile mantenersi, per responsabilità, su un livello puramente istituzionale. Ci hanno estromesso da ogni decisione ponendoci sotto due commissari, Bertolaso e il presidente della Regione Chiodi. Poi… Io ho ricevuto solo 20 milioni di euro 6 giorni fa, un finanziamento relativo agli indennizzi delle case di tipo A, ovvero quelle che necessitano solo di piccole riparazioni per essere abitabili. E questi soldi non posso neanche spenderli se Chiodi non emette il prezzario. Notare che aveva la possibilità di farlo da più di un mese visto che il provvedimento relativo è del 25 maggio. Ora dice che lo farà questa settimana. Vedremo. E, comunque, 20 milioni di euro sono una goccia in un oceano.

    E la questione delle tasse?

    Questa è proprio la condanna a morte di questa città. Non sono state sospese, non sono state spostate avanti negli anni. Per l’Umbria e per le Marche le tasse del periodo dell’emergenza, e al 40 per cento, sono state versate poche settimane fa. Dodici anni dopo. Noi invece le ripagheremo dal primo gennaio 2010.

    C'è il pericolo di uno svuotamento della città?

    Sì. Il rischio è questo.

    Si parla del più grande cantiere d'Europa in piedi a L'Aquila. E' davvero così?

    Assolutamente no. C’è un piccolo cantiere. Potenzialmente lo è, ma è partito davvero poco. E bisogna capire quali interessi si muoveranno quando partirà. Quali saranno i soggetti che ne usufruiranno economicamente, quali le imprese e quali settori economici. Anche su questo noi aquilani rischiamo di essere esclusi. A novembre solo una piccola parte di noi avrà un tetto sulla testa con il piano Case.

    Per il resto ci sarà un secondo esodo verso la costa, con una città che, lo vedete, è ormai una città fantasma. Poi dicono che si useranno gli appartamenti sfitti. Ma anche qui ho dei dubbi, anche perché molti di questi appartamenti hanno bisogno comunque di riparazione anche se sono di categoria A. Bisognava muoversi prima, coinvolgendo i proprietari. Cosa che non è avvenuta forse proprio perché lo avevamo proposto noi locali. Ci si sta muovendo troppo lentamente.

    Sta ricevendo molti attacchi, anche sul piano personale...

    Parliamo dell’accusa di essere uno sfollato di lusso? Un bell’attacco, falso, che mi era stato addirittura annunciato se non prendevo un atteggiamento diverso. Io quando sono a L’Aquila dormo in un camper. La prima settimana in auto. La mia famiglia è in un campeggio, nei bungalow. Addirittura da un campeggio siamo stati cacciati perché abbiamo dei cani e il regolamento ne vietava la presenza. Ho capito perfettamente che sono attacchi pro tempore, che si farà di tutto per farmi saltare».

    Fonte: Terra - Pietro Orsatti | vai alla pagina

    Argomenti: G8, tasse, l'aquila, emergenza, regione abruzzo, emergenza casa, Bertolaso, piano casa, sindaco de L'Aquila, terremoto in Abruzzo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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