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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

«E' con un mondo globale che dobbiamo fare i conti»

  • (09 luglio 2009) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 09 luglio 2009 da 31

    «La crisi offre un'occasione di cambiamento nel governo del mondo»

    L'Aquila - La crisi economica e finanziaria crea «gravi difficoltà», ma poiché impone una risposta comune della comunità internazionale, offre «una decisiva occasione di cambiamento nella visione e nel governo del mondo», una occasione da «cogliere» riprendendo le ispirazioni e le intuizioni più lungimiranti emerse già alla fine della seconda guerra mondiale. Lo ha detto Giorgio Napolitano ai capi di Stato e ai leader internazionali che partecipano al G8 suoi ospiti stasera al pranzo ufficiale all'Aquila.

    IL DISCORSO
    «La crisi finanziaria ed economica che da un anno stiamo vivendo costituisce la prova inconfutabile che è con un mondo globale che dobbiamo fare i conti, che è un mondo globale quello che si deve governare. Nessun paese e nessun continente può fare da solo. Nessun direttorio di 7 o di 8 potenze economiche e Stati può assicurare lo sviluppo mondiale, la salvezza e il futuro del mondo» ha spiegato Napolitano.

    «Sono entrati in scena nuovi grandi protagonisti e - ha aggiunto Napolitano - il loro ruolo va pienamente riconosciuto; e si deve dare voce ai Paesi che sono rimasti più indietro sulla via dello sviluppo, ai popoli più sfortunati di cui tanta parte vive penosamente nella povertà e nella fame».

    Occorre riprendere oggi «ispirazione dalle intuizioni e dalle scelte più lungimiranti» che alla fine della seconda guerra mondiale, ha sottolineato il capo dello Stato, fecero nascere le Nazioni Unite e le istituzioni di Bretton Woods. Da allora «molto si è costruito. Ma non poco purtroppo si è negli ultimi tempi venuto perdendo.

    Come ci dice la crisi attuale, si sono smarrite regole di comportamento, si sono oscurate grandi responsabilità comuni, sono cresciuti elementi di disordine e di ingiustizia che hanno finito per esplodere provocando danni pesanti alle economie e alle popolazioni nelle loro parti più deboli».

    GHEDDAFI E OBAMA
    Alla cena offerta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Coppito, al termine della seconda giornata dei lavori del summit G8, il premier Silvio Berlusconi è seduto tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (alla sua destra) e il leader libico Muammar Gheddafi. Il cerimoniale aveva inizialmente previsto che al posto occupato da Gheddafi ci fosse il presidente egiziano Hosni Mubarak, mentre il leader libico avrebbe dovuto sedere tra il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e il premier giapponese Taro Aso.

    Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina

    Argomenti: G8, l'aquila, presidente Napolitano, povertà, crisi, globalizzazione, Presidente della Repubblica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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