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Dichiarazione di Gaetano PECORELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Omicidio Don Diana:"Io dico che tra i moventi indicati, agli atti del processo, ce ne sono tra i più diversi"

  • (03 agosto 2009) - fonte: Articolo 21 - inserita il 17 settembre 2009 da 100

    On. Pecorella, Don Peppino Diana, secondo lei, è stato ucciso perché conservava le armi del clan?

    No. Io dico che tra i moventi indicati, agli atti del processo, ce ne sono tra i più diversi. Nel processo qualcuno ha parlato di una vendetta per gelosia, altri hanno riferito che sarebbe stato ucciso perché si volevano deviare le indagini che erano in corso su un altro gruppo criminale. E altri hanno riferito anche il fatto che conservasse le armi del clan. Nessuno ha mai detto perché è avvenuto questo omicidio, visto che non c’erano precedenti per ricostruire i fatti. Se uno conosce le carte del processo conosce che ci sono indicate da diverse fonti, diversi moventi.

    Tra cui c’è quello delle armi?

    Sì ma ce ne sono tanti. Addirittura qualcuno diceva che c’era quello di gelosia, perché aveva storie con qualche ragazza. L’altro che forse è il più credibile, venuto fuori alla fine del processo, è che si volesse spostare l’attenzione degli inquirenti da un gruppo criminale ad un altro.

    A suo avviso non è stato ucciso perché si impegnò contro i clan?

    Io non ho avvisi. Io riporto quello che è emerso nel processo e nulla più. Ci sono diversi moventi, c’è anche quello, che all’inizio non era emerso, che faceva attività anticamorra. Per la verità nel processo non è venuto fuori molto chiaro neanche questo come movente. E’ inutile che costruiamo delle fantasie sulle ipotesi. Quella dell’impegno anticamorra è tra le ipotesi. Ma nel processo non è emerso in modo clamoroso, non è mai venuta fuori un’attività di trascinamento, di gente in piazza. Non è che c’erano state manifestazioni pubbliche, documenti. Qualcuno ha detto anche questa ragione. Come vede ci sono tanti moventi. Certamente è stato ucciso dalla camorra. Chi viene ucciso dalla camorra è una vittima della camorra. Ora se è un martire bisogna capirlo dal movente che non è stato chiarito.

    Fonte: Articolo 21 | vai alla pagina

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Commenti (1)

  • Inserito il 18 settembre 2009 da 11005
    motivi diversi... e invece io non ne vedo così tanti! In un territorio così afflitto dal sistema un parroco non ha potere e se prova ad andare controcorrente e favorire altri modi e altre forme di convivenza (e protesta) pacifica e civile allora NON VA BENE... bisogna eliminare il problema.. bisogna che l'ordine ritorni... sono abbastanza sconcertato da questa dichiarazione dell'Onorevole... che tra l'altro è stato per diversi anni Presidente della Commissione Giustizia del Parlamento. Vi consiglio vivamente di spendere qualche minuto a leggere l'interessante articolo di Saviano che ha una capacità comunicativa e interpretativa fuori dal normale!!! (ma spero che alcuni di voi già la conoscano!) grazie e a presto... http://www.robertosaviano.com/documenti/10049

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