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Immigrati: «L'integrazione è un'esigenza sociale e un diritto».
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(08 agosto 2009) - fonte: La Stampa.it - inserita il 08 agosto 2009 da 31
Scatta l’ora X per le misure del pacchetto sicurezza del governo, che oggi entra in vigore. Non senza qualche strascico polemico, soprattutto per quel che concerne l’introduzione del reato di immigrazione clandestina e il via libera alle ronde.
La «piena integrazione», dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è un «diritto fondamentale».
Gli immigrati, sottolinea il presidente della Camera Gianfranco Fini, «non sono ospiti momentanei».Le celebrazioni per il cinquantatreesimo anniversario della tragedia mineraria di Marcinelle, in cui persero la vita 136 lavoratori italiani, hanno dato lo spunto a Napolitano e a Fini, che si è recato in Belgio per commemorare gli italiani caduti sul lavoro 53 anni fa, per affrontare la complessa questione dell’immigrazione e del processo di integrazione degli extracomunitari nel nostro Paese, suscitando la reazione della Lega.
«Il ricordo delle generazioni che hanno vissuto l’angoscioso periodo delle emigrazioni dalle regioni più povere dell’Italia che hanno affrontato condizioni di lavoro gravose ed estremamente rischiose, deve costituire -ha detto Napolitano- ulteriore motivo di riflessione sui temi della piena integrazione degli immigrati così come su quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di esigenze sociali e civili e di diritti fondamentali, il cui concreto soddisfacimento sollecita massima attenzione e impegni coerenti da parte delle istituzioni e di tutte le forze sociali».
Fonte: La Stampa.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi