Ti trovi in Home  » Politici  » Diego VIANELLO  » Scorie «L’autorizzazione per la demolizione del'ex ospedale Umberto I° è incompleta. Non è una semplice riduzione di cubatura». - INTERVISTA

Dichiarazione di Diego VIANELLO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Venezia (Gruppo: PD) 


 

Scorie «L’autorizzazione per la demolizione del'ex ospedale Umberto I° è incompleta. Non è una semplice riduzione di cubatura». - INTERVISTA

  • (19 agosto 2009) - fonte: Il Gazzettino.it - Venezia - Elisio Trevisan - inserita il 19 agosto 2009 da 31

    «Ci sono rifiuti di ogni genere»

    Non c’è l’autorizzazione provinciale per i lavori di demolizione dell’ex Umberto I, e intanto chi abita nei palazzi di via Circonvallazione comincia a protestare perché si vede immerso in nuvoloni di polvere, anche per il fatto che il lavoro sta entrando nella fase più visibile dato che proprio in questi giorni le ruspe e le gru attaccano il monoblocco. A dire il vero Dng e Il Rovere, le società che hanno acquistato il terreno dall’Ulss 12, non l’hanno nemmeno chiesta, questa autorizzazione, perché sono convinte che non serve e, quanto alla polvere, ripetono da tempo che in realtà si tratta dei getti di acqua nebulizzata sparata contro le ruspe proprio per abbattere le polveri.
    «E invece io sono convinto del contrario» spiega il consigliere provinciale del Pd, Diego Vianello, che annuncia anche un’interrogazione:
    «Non voglio essere frainteso, non c’è nessuna intenzione di creare problemi al cantiere, ma come cittadino voglio essere sicuro di quel che respiro. E questo può avvenire solo se si seguono le regole».

    Vuol dire che non hanno seguito le regole?

    «Voglio dire che, magari in buona fede, non hanno chiesto l’autorizzazione alla Provincia. C’è una normativa che lo prevede, la legge regionale 20 del 2007 e il decreto legislativo 152 del 2006.
    L'articolo 208 di questo decreto stabilisce la procedura ordinaria per l’autorizzazione di impianti mobili di smaltimento e di recupero rifiuti. Evidentemente i proprietari considerano il loro intervento come una semplice riduzione della cubatura che permette di smaltire i rifiuti senza alcuna distinzione per tipologia».

    Buttano giù degli edifici, cosa dovrebbero fare? Dividere i mattoni dall’alluminio e il linoleum dall’acciaio?

    «Lo vede anche un bambino che quella non è una semplice riduzione di cubatura, stiamo parlando di un ospedale dove c’era di tutto. È stato scritto che in quegli edifici c’è anche amianto. Del resto basta informarsi da qualche esperto del settore per capire che lavori del genere vanno autorizzati dalla Provincia e vanno fatti a campagne ben precise e dettagliate a seconda delle tipologie di rifiuti da portar via».

    Il cantiere è seguito dalla Direzione ambiente ed edilizia del Comune, i cui responsabili hanno imposto prescrizioni molto rigide come, appunto, l’abbattimento delle polveri con i getti d’acqua. Non è sufficiente?

    «Da come interpreto io la norma, e da come viene interpretata anche dalle altre Provincie, non è sufficiente. Tra l’altro l’autorizzazione provinciale comporta pure la possibilità di ispezioni da parte degli agenti di Polizia provinciale che, purtroppo, attualmente sono impiegati impropriamente nelle spiagge a dare la caccia ai venditori ambulanti.
    In Provincia i responsabili del settore Ambiente ammettono di essere rimasti stupiti che nessuno abbia chiesto loro l’autorizzazione, ma non possono intervenire.
    Anche l’Arpav mi ha detto che è disponibile ad effettuare analisi sulle polveri e sui rifiuti, ma se nessuno li chiama non si possono muovere di propria iniziativa».

    Camminando lungo via Circonvallazione, però, non si vede polvere accumulata.

    «La polvere è una cosa, l’autorizzazione per la demolizione è un’altra. Quanto alla polvere la gente che vive lì si lamenta perché dice che l’accelerazione dei lavori provoca corpose esalazioni. Via Antonio Da Mestre è stata inibita al traffico a causa di violente immissioni di polveri».

    Via Antonio Da Mestre è chiusa più che altro per evitare ai passanti incidenti che, in presenza di un cantiere, possono sempre capitare.

    «E anche per la polvere. Ripeto, comunque, che sono più che favorevole alla riqualificazione di una parte del centro storico. Ma chiedo che le regole vengano rispettate per tutelare tutti i cittadini, e non solo i proprietari o il Comune che hanno fretta di mostrare risultati».

    Fonte: Il Gazzettino.it - Venezia - Elisio Trevisan | vai alla pagina

    Argomenti: comune venezia mestre, regole, rifiuti solidi urbani; spazzatura, edilizia pubblica, aria, ospedale, provincia di Venezia, scorie | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato