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Dichiarazione di Giocondo TALAMONTI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Terni (TR) (Gruppo: Misto) 


 

Incendio di Vascigliano: “Ancora tante domande senza risposta”

  • (31 agosto 2009) - fonte: Comune di Terni - Ufficio stampa - inserita il 31 agosto 2009 da 3605

    Il Comune di Terni si costituisca parte civile in un eventuale processo.

    Anche il consigliere Giocondo Talamonti (Comunisti Italiani) chiede chiarezza sulla situazione ambientale causata dall’incendio all’Ecorecuperi di Vascigliano.
    Sull’argomento ha presentato una mozione con la quale il consiglio comunale dovrebbe impegnare il sindaco e la Giunta a riferire all’assise di Palazzo Spada “la quantità di diossina rilevata dagli enti preposti alla misurazione e il limite massimo entro il quale si ha motivo di ritenere non preoccupante per la salute l’inquinamento del suolo, comunque prodotto dalla combustione dei materiali”. Talamonti chiede anche che vengano effettuati “controlli aggiuntivi, da affiancare a quelli sinora ottenuti, non tanto per avvalorare i risultati già effettuati, ma per dar modo a più fonti di generare una tendenza concordante dell’entità del danno ambientale” e di verificare “l’opportunità, da parte del Comune di Terni, di costituirsi parte civile in un eventuale processo per danni materiali e d’immagine a carico dei responsabili che la magistratura dovesse identificare”. Inoltre il consigliere dei Comunisti Italiani chiede quali siano “le iniziative che si intendono prendere per assicurare alle famiglie dei dipendenti della Eurorecuperi la continuità della loro fonte di reddito; le modalità con cui si intende informare la popolazione circa le risultanze del caso in oggetto”.

    Infine Talamonti chiede di sapere le ragioni per cui "l’incendio continua a richiedere interventi quasi giornalieri da parte dei Vigili del Fuoco per spegnere focolai inspiegabilmente ostinati a ravvivarsi a ben due mesi dallo scoppio; per quale motivo non si sia proceduto ad un immediato sgombero dei rifiuti; quale sia il piano di monitoraggio che l’ASL e l’Arpa hanno eventualmente attivato” e suggerisce “l’opportunità di estendere i controlli e i rilievi nella città di Terni”.

    IL TESTO COMPLETO DELLA MOZIONE
    Al Sindaco del Comune di Terni

    Mozione 5: Vascigliano di Stroncone. Incendio Eurorecuperi. Premesso che la qualità della vita e la cura dell’ambiente sono obiettivi di ogni società civile e che la ricerca di uno sviluppo sostenibile è esercizio ogni giorno più complesso da coniugare con il progresso materiale, ma anche indispensabile a salvaguardare la salute dei cittadini;
    preso atto del furioso incendio scoppiato nella zona industriale di Stroncone, in località Vascigliano e della conseguente preoccupazione che esso ha destato nella popolazione limitrofa, al punto da far emettere ai sindaci di Stroncone, Terni e Narni ordinanze che regolano la produzione, la vendita, il consumo di derivati del latte e di prodotti dei terreni per un raggio di tre chilometri dal focolaio; constatato che sul tema si sono alternate opinioni contrastanti dei responsabili ai controlli;
    rilevato che la stampa locale ha dovuto necessariamente seguire la natura altalenante delle fonti informative, gettando così un ulteriore senso di incertezza sui mille interrogativi assunti dalla vicenda; visto che la magistratura si sta da tempo interessando per individuare eventuali responsabilità penali;
    ritenuto che le relazioni che legano la cittadinanza ai rappresentanti comunali da essa eletti obbligano questi ultimi a fornire notizie certe su un argomento di vitale importanza per la salute della popolazione, determinato che le notizie contrastanti diffuse sull’evento, non solo hanno sparso confusione, ma alimentato l’allarme circa la presenza di diossina depositatasi nei terreni circostanti l’incendio;

    SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE A RIFERIRE IN CONSIGLIO DATI CERTI CIRCA:

    1. la quantità di diossina rilevata dagli enti preposti alla misurazione;
    2. il limite massimo entro il quale si ha motivo di ritenere non preoccupante per la salute l’inquinamento del suolo, comunque prodotto dalla combustione dei materiali;
    3. controlli aggiuntivi, da affiancare a quelli sinora ottenuti, non tanto per avvalorare i risultati già effettuati, ma per dar modo a più fonti di generare una tendenza concordante dell’entità del danno ambientale;
    4. l’opportunità, da parte del Comune di Terni, di costituirsi parte civile in un eventuale processo per danni materiali e d’immagine a carico dei responsabili che la magistratura dovesse identificare;
    5. le iniziative che si intendono prendere per assicurare alle famiglie dei dipendenti della Eurorecuperi la continuità della loro fonte di reddito;
    6. le modalità con cui si intende informare la popolazione circa le risultanze del caso in oggetto;
    7. le ragioni per cui l’incendio di cui trattasi continui a richiedere interventi quasi giornalieri da parte dei Vigili del Fuoco per spegnere focolai inspiegabilmente ostinati a ravvivarsi a ben due mesi dallo scoppio;
    8. l’opportunità di estendere i controlli e i rilievi nella città di Terni;
    9. le motivazioni che hanno suggerito di non procedere a un immediato sgombero dei rifiuti;
    9. il piano di monitoraggio che l’ASL e l’Arpa hanno eventualmente attivato.

    Fonte: Comune di Terni - Ufficio stampa | vai alla pagina

    Argomenti: ambiente, asl, incendi, ARPA, Comune di Terni, latte, mozione, Vigili del Fuoco | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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