Dichiarazione di Giancarlo GENTILINI

Contro l'influenza A, il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini chiede che «in primis la Chiesa Cattolica sospenda per il momento nelle cerimonie la stretta di mano, simbolo di pace, perché all'orizzonte si sta profilando una “guerra batterica” che può insidiare la salute degli italiani». La richiesta dell'ex sindaco-sceriffo della Lega è contenuta in una lettera in cui sottolinea la necessità della prevenzione, che Gentilini ha inviato al vescovo di Vittorio Veneto (quello di Treviso è stato da poco nominato a capo della diocesi di Udine) e alle autorità cittadine.

«Da mesi si sta parlando di questa influenza che come uno tsunami dovrebbe interessare milioni di esseri umani in tutti i continenti - sottolinea Gentilini ricordando che il virus si può trasmettere attraverso strette di mano, abbracci e baci - Ora questo “mondialismo” spinto all'esasperazione sta travolgendo il nostro modo di agire usuale».

Già nei giorni scorsi Gentilini, con una battuta provocatoria, per evitare i contatti aveva invitato a sostituire i gesti usuali di cortesia, con un “ave” accompagnata dal saluto romano. Ma oltre alla sospensione dello scambio del segno di pace nelle funzioni religiose, Gentilini, ricordando la Spagnola del 1918, chiede di «emanare leggi che prevengano il diffondere dell'epidemia».

Fonte: Il Gazzettino - Treviso | vai alla pagina

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