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Dichiarazione di Enrico MELASECCHE GERMINI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI)  - Consigliere Regione Umbria (Gruppo: UDC)  - Consigliere Regione Umbria (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Terni (TR) (Gruppo: UDC) 


 

Anche l'assessore Bucari ammette la verità

  • (22 settembre 2009) - fonte: www.melasecche.blogspot.com - inserita il 22 settembre 2009 da 3216

    Se la situazione non fosse così preoccupante non potremmo fare altro che gioire del fatto che, finalmente, gli Assessori della nuova Giunta vadano ammettendo, quasi confessando, quello che l’UDC ha denunciato da tempo. Anche l’Assessore Bucari – come nei giorni scorsi hanno fatto gli Assessori Paci e Guerra per le rispettive competenze - ha delineato un quadro abbastanza realistico quanto drammatico della situazione dei Servizi sociali del Comune tentando di abbozzare qualche soluzione.

    Come è stato più volte denunciato, le politiche sociali del decennio passato - quello della gestione Raffaelli-Pacifici – sono state improntate al puro assistenzialismo, un welfare passivo, senza una idea di recupero umano, sociale ed economico delle migliaia di situazioni di marginalità. Per anni si è detto che a Terni tutto andava bene perché in fondo un livello di assistenza lo si forniva comunque, anzi, l’aumento esponenziale del numero delle famiglie che scendeva al di sotto della soglia di povertà come l’incremento esponenziale della spesa era motivo di vanto. Addirittura al Vescovo Paglia che faceva appello alla necessità di arginare il declino della città, rispondeva Pacifici in tono quasi di sfida, sostenendo in modo un po’ bizzarro, che tutto andava bene a Terni perché la spesa del sociale era triplicata.

    Oggi, l’Assessore Bucari, pone almeno il problema di come far uscire le migliaia di famiglie con problemi di sussistenza dallo stato fatalistico di “assistite” a quello dinamico di reintegro nella società, come noi, più volte, abbiamo sollecitato.

    A fronte di una spesa sociale fuori da ogni controllo, siamo ormai ai 9 milioni di euro, ci si pone il problema da un lato di come “tamponare le ultime emergenze”, ma anche di reagire a questa sorta di incultura dell’assistenza per l’assistenza. Si torna a parlare di pianificazione e controllo.

    Per quanto riguarda i servizi socio-sanitari e domiciliari che il Comune delega all’Asl si pone il problema da parte del primo di riprendersi il servizio, visto che fino ad ora si è pagato di fatto a piè di lista servizi costosissimi anche a chi non aveva alcun bisogno di sostegno pubblico. Torneremo quanto prima sull’argomento con dovizia di particolari.

    Basterebbe avere il coraggio di intervenire, anche nel rapporto con l’Asl, tentando di spezzare la fitta rete di interessi consolidati facendo recuperare al Comune quel ruolo di controllo e di pianificazione che, per incapacità da un lato e demagogia dall’altro, era stato abbandonato. Chi non ricorda l’utilizzo vergognoso di diseredati fatti affluire a Palazzo Spada per fare da claque alla candidatura a sindaco di Pacifici?
    Chi non ricorda poi la pretesa da parte del neo commendatore di fare l’Assessore, disdicendo il lavoro forse più umile ma certamente molto più utile alla città di vigile urbano?

    Speriamo che Bucari, oltre alle denunce faccia seguire serietà e concretezza di cui a Terni c’è una incredibile necessità di recupero.

    Fonte: www.melasecche.blogspot.com | vai alla pagina

    Argomenti: sociale, Comune di Terni, finanza comunale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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