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Dichiarazione di Enzo RAISI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FLI)  - Consigliere Provincia Bologna (Gruppo: FLI) 


 

«Un errore quella legge sul fine vita al Senato, alla Camera sarà diverso» - INTERVISTA

  • (24 settembre 2009) - fonte: La Discussione - Simona D'Alessio - inserita il 24 settembre 2009 da 31

    Non ha difficoltà a considerare «un errore» da parte dei senatori l’approvazione, nel marzo scorso del disegno di legge sul testamento biologico «sull’onda emotiva del caso di Eluana Englaro». Ed è convinto che «alla Camera le cose cambieranno», Enzo Raisi, deputato del Pdl di provenienza aennina, è fra i firmatari della missiva al capo del governo Silvio Berlusconi, in cui sì legge che «l’iper-regolamentazione giuridica del fine vita non contrasta solo con il senso di giustizia, ma con il senso di realtà».

    Onorevole, avete messo nero su bianco una serie di indicazioni per arrivare ad un testo «comprensibile e difendibile dal punto di vista giuridico, rispetto a quello approvato al Senato». Ma quella lettera ha anche dato il via a nuove divisioni nel centrodestra...

    Guardi, quando Fini ha parlato oggi (ieri per chi legge) della libertà di coscienza dei deputati sul ddl che sta per essere esaminato dall’Aula, altro non ha fatto che fissare un punto d’incontro con Berlusconi. Del resto, fra i firmatari del messaggio ci sono molte persone vicine al premier.

    Non crede che ciò non impedirà al dibattito di raggiungere toni elevati come al Senato?

    Credo che, tutto sommato, il confronto sarà sereno e verrà garantita la libertà di espressione su un tema così delicato su cui è necessario garantirla. A Palazzo Madama sono stati raggiunti dei livelli che non mi sento di condividere, se si pensa che il senatore Gaetano Quagliariello ebbe una reazione rabbiosa che lascia perplesso chiunque conosca la sua storia politica (è stato iscritto al partito radicale, ndr). Probabilmente fu influenzato anche lui dall’ondata emotiva per la vicenda Englaro.

    Possiamo ipotizzare una votazione bipartisan alla Camera, su un testo che permetta al paziente e ai suoi familiari di decidere dell’eventuale interruzione dei trattamenti che lo tengono in vita?

    E’ possibile, così come è possibile una diversa analisi dell’impianto del provvedimento.

    Fonte: La Discussione - Simona D'Alessio | vai alla pagina

    Argomenti: testamento biologico, accanimento terapeutico, libertà di espressione, Eluana Englaro, libertà di scelta | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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