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» Magistrati nel mirino di Brunetta: "Rapporto Anm-Csm genera un mostro"
Renato BRUNETTA in data 28 settembre 2009
Dichiarazione di Renato BRUNETTA
Magistrati nel mirino di Brunetta: "Rapporto Anm-Csm genera un mostro"
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(28 settembre 2009) - fonte: AdnKronos IGN - inserita il 29 settembre 2009 da 2528
L'occasione la offre un dibattito con il vicepresidente dall'Anm, Gioacchino Natoli, per la presentazione del libro 'Magistrati, l'ultra casta' di Stefano Liviadotti. Il ministro parla di un mostro che si forma da "una serie di passaggi normativi e regolamentari" per i quali "l'Associazione nazionale dei magistrati con tutte le sue correnti, si riproduce nel Csm". Per Brunetta "è come se Cgil e Cisl si trasferissero direttamente nei cda aziendali", senza contare che l'adesione della magistratura nell'Anm "raggiunge il 93,5%, che significa che è il settore più sindacalizzato". Quindi, spiega Brunetta "tutti i problemi economici, disciplinari e legati all'autonomia della magistratura vengono determinati per via sindacale. E questo determina i salari che non si controllano, la disciplina che non c'è e un'opacità generale nel settore. Tagliato questo cordone, risultato sarebbe maggiore trasparenza, disciplina ed efficienza e minore correntismo e autoreferenzialità".L'altro tasto su cui Brunetta insiste è quello dell'"organizzazione del lavoro che è a livello pre industriale". "Nessuno -ha sottolineato Brunetta- si è mai premurato di stabilire tempi, metodi, controlli anche di tipo elettronico. Nei tribunali c'è il caos. E nel caos nessuno vive bene, né i cittadini, né gli avvocati e neppure i magistrati. Il 90% dei problemi di efficienza della magistratura è di tipo organizzativo e l'organizzazione oggi è ict, controllo della produttività. Quella dei tornelli era una metafora non tanto lontana dalla realtà: significava la necessità di un'organizzazione scientifica del lavoro che ora in magistratura non c'è.
A questo proposito in ministro, riportando un episodio che gli è capitato, evidenzia come "alle 14 di qualsiasi giorno al tribunale di Roma non c'è nessuno". Una dichiarazione che suscita le protesta del vicepresidente dell'Anm, Gioacchino Natoli.
Per il magistrato, infatti, se il personale, soprattutto amministrativo, non è in servizio nella fasce pomeridiane lo si deve al taglio drastico degli straordinari e alle carenze di organico che non sono mai state risolte. "Più volte come Anm abbiamo invitato il ministro della Giustizia -dice Natoli- a venire a vedere cosa succede in un tribunale. Ma è un invito che non è mai stato raccolto". Ma le parole di Natoli non fermano Brunetta il quale sembra raccogliere la 'sfida' si dice pronto, con Natoli, a una visita "in un tribunale qualsiasi del paese, quando vuole, a sorpresa. I magistrati -conclude Brunetta- sono servitori dello Stato come altri. Forse pero' loro si sono montati un po' la testa e ritengono che basta fare un cenno perche' un ministro sia subito a loro disposizione".
Fonte: AdnKronos IGN | vai alla pagina » Segnala errori / abusi