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Dichiarazione di Donato Renato MOSELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Proventi dello scudo fiscale per alleviare le condizioni di difficoltà delle famiglie

  • (01 ottobre 2009) - fonte: www.camera.it - inserita il 07 maggio 2010 da 14181
    L'onorevole Mosella ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2714/191. DONATO RENATO MOSELLA. Signor Presidente, dico subito che con questo ordine del giorno sostanzialmente vogliamo affermare un principio semplice, ossia che i capitali illeciti vadano ad essere utilizzati per un sostegno sociale alle categorie più deboli.È un po' come i beni che vengono sequestrati alla mafia e alla camorra e vengono poi destinati ad un uso sociale. Spiego rapidamente i motivi che ci hanno spinto a questo tipo di valutazione. Noi pensiamo che rimettere in circolazione nel normale circuito monetario legale denari provenienti da attività illecite si possa definire in termini di dizionario della lingua italiana «riciclaggio». Il modo in cui questa legge è strutturata con la garanzia dell'anonimato e la franchigia che concede a chi, manipolando quel denaro, si è reso reo di violazioni del codice civile e anche penale configura una sorta di riciclaggio di Stato, con cui lo Stato in cambio di una percentuale si pone in una condizione di collaborazione (e mi fermo a collaborazione) con chi ha violato le sue stesse leggi. Forse con questa operazione diminuirà il deficit. Non lo so, qualche collega lo ha detto, non si sa quanto rientra, come, sotto quali forme, con quali possibili strumentali utilizzazioni da parte della delinquenza organizzata. Non lo so, non entro nel merito, vedremo. Probabilmente diminuirà il deficit della finanza pubblica, ma certamente aumenterà il deficit di etica di questo Governo. Pagare correttamente le tasse è il modo più diretto in cui ogni cittadino è chiamato a contribuire al bene comune. Premiare chi si è sottratto a questo dovere fondamentale, chi ha perseguito unicamente il vantaggio personale a scapito della collettività e per di più premiarlo riparandolo sotto il velo di una legge scritta appositamente per lui è uno stile di comportamento non nuovo per questo Governo. Non è il caso di stupirsi più di tanto, ma di indignarsi sì, almeno questo ci sia consentito. Lo scudo - si dirà - recupera una parte del denaro occultato, facendolo affluire nelle casse dello Stato incrementandone le entrate. Ma la questione etica rimane, soprattutto se la riferiamo a quei milioni di cittadini che al fisco versano fino all'ultimo euro, sottraendolo ad uno stipendio e ad una pensione insufficiente. Sanare il danno economico e morale fatto alle persone richiede una riparazione dal nostro punto di vista più diretta che versare un obolo nelle casse dello Stato. Ecco perché siamo convinti che richiede un indennizzo certo e tangibile per ripristinare un minimo di decenza, se non di giustizia sociale. Quindi, noi con questo ordine del giorno desideriamo semplicemente affermare che almeno una parte dei proventi dello scudo vadano ad alleviare le condizioni di difficoltà delle famiglie e dei soggetti più esposti alla difficile congiuntura economica in atto. Si tratta di quelle condizioni di difficoltà concrete. Lo vedremo, lo stiamo vedendo e le settimane che seguiranno ce ne daranno ragione, anche se al Governo piace nasconderle sotto il tappeto delle più rosee smentite. Quindi, la scelta di destinare parte di queste risorse che vengono dallo scudo fiscale alle famiglie, ai minori, ai migranti è pertinente, perché contribuisce ad alleviare i tagli apportati proprio dalle leggi finanziarie del Governo Berlusconi al complesso delle politiche sociali. Sarebbe stato preferibile certamente che il Governo affrontasse tali soluzioni in un'ottica di programmazione al momento della preparazione dei documenti economici e finanziari, ma alla pervicacia del Governo nel volere a tutti costi uno scudo fiscale rispondiamo richiamando l'Esecutivo al senso di maggiore responsabilità, restituendo risorse laddove erano state tagliate e ragionando di tematiche che avrebbero dovuto essere affrontate con la stessa determinazione con la quale è stato affrontato lo scudo. Concludo, signor Presidente. Noi pensiamo che vi sia la necessità di destinare parte delle risorse «scudate» alle famiglie, ai giovani, ai migranti per dare sostegno a settori dimenticati, trascurati, che sono normalmente lontani dalla sensibilità di questo Governo o almeno da una parte più estrema e condizionante di esso. La rete dei servizi sui territori rappresenta il paradigma in questo Paese di uno Stato attento alle esigenze delle persone e, quindi, è necessario da un lato finanziare servizi di qualità per tutti ad ogni latitudine del Paese, dall'altro consultori aperti e pronti ad avvicinare il disagio, non ad aspettare che il disagio vi si rivolga. Occorre, inoltre, finanziare l'Obiettivo di Lisbona della copertura del 33 per cento delle esigenze connesse ai servizi per l'infanzia; sostenere i giovani, le famiglie, i migranti che lavorano nelle nostre case con dedizione, nelle nostre fabbriche e nelle nostre aziende e fanno lavori umili che nessun italiano più vuole fare. È su questi obiettivi che apriamo il confronto e diamo corpo a un ordine del giorno che crediamo possa essere preso nella dovuta e giusta considerazione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
    Fonte: www.camera.it | vai alla pagina
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