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» «C’è qualcuno nel PdL che non è più garantista» - INTERVISTA
Gaetano Quagliariello in data 24 ottobre 2009
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» Il Csm approva la pratica Mesiano. «Ma nel Paese si è creato un clima invivibile che lo rende insensibile al rispetto dei valori»
Nicola MANCINO in data 21 ottobre 2009
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» «Napolitano non si discute. Berlusconi deve fare un gesto di riconciliazione generale» - INTERVISTA
Beppe PISANU in data 16 ottobre 2009
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» La messa in sicurezza del territorio è l'unica Grande Opera possibile.
Emma BONINO in data 15 ottobre 2009
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» Sicilia. «Presentato il ddl che blocca le concessioni edilizie, fino al nuovo Piano regionale di assetto idrogeologico»
Giovanni ARDIZZONE in data 15 ottobre 2009
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» «Voglio un voto per la religione»
Mariastella GELMINI in data 14 ottobre 2009
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» «Giustizia, la riforma sia condivisa. No ai pm sottoposti al governo» - INTERVISTA
Giulia BONGIORNO in data 14 ottobre 2009
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» Grandi opere. «Folle pensare allo stretto di Messina».
Elisabetta ZAMPARUTTI in data 14 ottobre 2009
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» Doppio cognome per i figli. Sì alla legge ma si lasci libertà di scegliere ai genitori»
Donatella PORETTI in data 13 ottobre 2009
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» Piemonte. Approvati Odg su Lodo Alfano e per Bresso.
Cesare DAMIANO in data 11 ottobre 2009
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» «Stop alla deriva populista. L'UdC non fa patti con questo Pdl» - INTERVISTA
Pier Ferdinando CASINI in data 11 ottobre 2009
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» «Al Quirinale di sinistra farò vedere di che pasta son fatto»
Silvio BERLUSCONI in data 09 ottobre 2009
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» «Il presidente del Consiglio rispetti la Corte e il Capo dello Stato».
Gianfranco FINI in data 09 ottobre 2009
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» E ora Berlusconi vada a casa» - INTERVISTA
Nichi VENDOLA in data 09 ottobre 2009
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» «Ricuciamo insieme la tela del centrosinistra» - INTERVISTA
Grazia FRANCESCATO in data 09 ottobre 2009
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» "Io sono il miglior presidente del Consiglio che si possa reperire oggi per l'Italia ma sono in assoluto il maggior perseguitato dalla magistratura di tutte le epoche, anzi di tutto il mondo"
Silvio BERLUSCONI in data 09 ottobre 2009
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» La Corte Costituzionale e' una sezione di un partito di sinistra.
Maurizio GASPARRI in data 08 ottobre 2009
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» Lodo Alfano. Berlusconi e il Guardiasigilli devono dimettersi.
Antonio DI PIETRO in data 08 ottobre 2009
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» Lodo Alfano: Berlusconi non si rassegnerà facilmente al giudizio della Corte costituzionale. Faremo muro contro gli attacchi a Napolitano - INTERVISTA
Dario FRANCESCHINI in data 08 ottobre 2009
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» Il Lodo Alfano viola l’articolo 3 della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini. La Consulta ha deciso. Ora, rispettare la sentenza.
Antonio POLITO in data 08 ottobre 2009
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» Vi spiego perché c'è un golpe - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 08 ottobre 2009
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» Bocciatura Lodo alfano: "La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non è più un organo di garanzia"
Maurizio GASPARRI in data 07 ottobre 2009
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» Bocciatura Lodo Alfano: "Se si ferma il federalismo facciamo la guerra"
Umberto BOSSI in data 07 ottobre 2009
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» Bocciatura Lodo Alfano: "È una sentenza politica"
Paolo BONAIUTI in data 07 ottobre 2009
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» La Corte Costituzionale è un organo politicizzato e per questo motivo ha dichiarato illegittimo il Lodo Alfano. - [Link all'interno: Lodo Alfano]
Silvio BERLUSCONI in data 07 ottobre 2009
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» Il capo dello Stato sappiamo da che parte sta. [video]
Silvio BERLUSCONI in data 07 ottobre 2009
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» Lodo Alfano: "Il premier rispetti la Consulta e Napolitano"
Gianfranco FINI in data 07 ottobre 2009
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» Tutti sanno da che parte sta il Presidente della Repubblica. Sta dalla parte della Costituzione - [Link_video: Berlusconi]
Giorgio NAPOLITANO in data 07 ottobre 2009
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» Lodo Alfano: "Non sarà bocciato, speriamo bene - aggiunge. - Non si può sfidare l'ira dei popoli..."
Umberto BOSSI in data 07 ottobre 2009
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» Nel Truman show a che servono elezioni anticipate?
Antonio POLITO in data 06 ottobre 2009
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» «La Corte Costituzionale non boccerà il Lodo Alfano. Alla fine troveranno una soluzione terzista» - INTERVISTA
Antonio DI PIETRO in data 06 ottobre 2009
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» Lodo Alfano. "Ormai può accadere di tutto, anche l'attacco finale"
Silvio BERLUSCONI in data 05 ottobre 2009
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» Lodo-Mondadori:"Vi è chi sta tentando, con mezzi impropri, di contrastare la volontà democratica del popolo italiano"
Fabrizio CICCHITTO in data 05 ottobre 2009
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» Lodo-Mondadori: "Sono letteralmente allibito: è una sentenza al di là del bene e del male, è certamente una enormità giuridica"
Silvio BERLUSCONI in data 05 ottobre 2009
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» Strage per le frane nel messinese: Berlusconi "costruiremo nuovi quartieri come a L'aquila"
Silvio BERLUSCONI in data 04 ottobre 2009
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» «Solo una buona notizia: il no di Fini a usare il lodo Alfano» - INTERVISTA
Luciano VIOLANTE in data 03 ottobre 2009
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» «Quella di Messina è una strage annunciata che ha dei responsabili che devono essere individuati e puniti in modo esemplare».
Sonia ALFANO in data 03 ottobre 2009
Dichiarazione di Antonio POLITO
Nel Truman show a che servono elezioni anticipate?
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(06 ottobre 2009) - fonte: Il Riformista.it - inserita il 06 ottobre 2009 da 31
Prevedendo il day after del Lodo Alfano, sabato avevamo scritto che i berlusconiani si preparavano a gridare al «colpo di stato» in caso di bocciatura. Non sapevamo che un altro Lodo, emerso di sabato dalle nebbie della giustizia civile vent'anni dopo i fatti, con timing perfetto, avrebbe anticipato di qualche ora la nostra previsione. Prima ancora della sentenza della Consulta sul Lodo Alfano, il Pdl già grida al golpe per la sentenza della magistratura sul Lodo Mondadori.In fin dei conti, è la storia infinita della Seconda Repubblica. Un lodo tira l'altro, e tutte e due tirano a fondo questa fragile democrazia bipolare. Si ha quasi la sensazione che dalla fine di Dc, Pci e Psi, in realtà stiamo tutti vivendo in un Truman show, dove pensiamo che si svolga una battaglia politica come in tutti i paesi europei, ma in verità si combatte una guerra di poteri extra-politici, anzi di patrimoni, di cui in qualche modo noi tutti siamo solo pupazzi, marionette utilizzate alla bisogna per mimare uno scontro politico.
E non è un caso che nella foto finale della battaglia, tra la polvere che si alza, si staglino i due protagonisti di sempre, Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti, avvinghiati nell'ultimo corpo a corpo giudiziario.
D'altra parte tutte le vicende processuali che inseguono Berlusconi, e che lo costringono a leggi ad personam e a lodi vari, e comunque lo impegnano notte e giorno nello scontro con la magistratura, vengono da quell'epoca, da prima che scendesse in politica, dai tempi in cui faceva l'imprenditore a modo suo - da «corresponsabile della corruzione» di giudici, secondo la sentenza del tribunale civile di Milano sul caso Mondadori - e non hanno a che fare con l'esercizio delle sue funzioni di premier, con la notevole eccezione della vicenda delle escort, dove invece è esattamente il suo standing istituzionale ad essere stato messo in discussione.Il risultato è un sistema politico paralizzato nell'agire, handicappato nell'alternanza e nel ricambio, ipnotico nel ripetere sempre lo stesso mantra all'opinione pubblica: stai con me o contro di me? Da molti anni in Italia i due schieramenti non fingono neanche più di confrontarsi sulle politiche che giovano al paese, ma si occupano solo di che cosa giova oppure danneggia Silvio Berlusconi. Basterebbe questo per augurarsi - così, senza malanimo - che i duellanti di sempre escano di scena e lascino la scena ad altri. A partire da Lui.
Guardate la cronaca di questi giorni. La tragedia di Messina, quella sì vicenda squisitamente politica, frutto di incuria, di burocrazia, di strafottenza, di avidità, non provoca nemmeno un briciolo dell'indignazione collettiva che suscita la citazione per danni da parte di Berlusconi contro la Repubblica di De Benedetti, o il risarcimento dei danni ottenuto da De Benedetti contro Berlusconi per lo scippo della Mondadori. Per l'una cosa e per l'altra, si convocano manifestazioni: contro Berlusconi sabato, a difesa di Berlusconi in un prossimo futuro. Ma nessuno ha neanche lontanamente immaginato una manifestazione contro chi ha condannato a morte la gente di Messina. E sì che lì la politica c'entrerebbe eccome: ci sono responsabilità dei governi locali, della Regione, della protezione civile, soldi spostati da un comune all'altro, e un'alluvione uguale uguale due anni prima, ripetutasi in tragedia qualche giorno fa.
Ma la politica italiana non si occupa più di politica. Si occupa solo di Berlusconi e di anti-Berlusconi. E forse ci sarà dato da vedere lo spettacolo di un raduno di massa organizzato contro una sentenza, un vero e proprio «unicum» nelle democrazie occidentali.
Oggi tocca alla Consulta e si ricomincia. Non ha senso augurarsi che sia un 1, un 2 o un X, come spiega Anna Chimenti a pagina 15 di questo giornale. O, almeno, non ha senso per chi pensa ancora che la Corte sia la suprema giurisdizione in materia di costituzionalità, il giudice di ultima istanza cui la politica in definitiva si inchina, come si inchinò Al Gore in America quando la Corte Suprema diede la vittoria elettorale a Bush. Per quanto ci riguarda, è chiaro che forme di immunità sono leggittime e talvolta necessarie in ogni sistema democratico, nei confronti del potere legislativo e di quello esecutivo.
Ma sostituire le guarentigie previste per i parlamentari - abbattute nel fuoco di Tangentopoli - con una immunità specifica per il presidente del Consiglio, richiedeva ovviamente una legge costituzionale. La destra non l'ha mai fatta sempre con l'argomento che non aveva tempo, perché incombeva quella sentenza o quell'altra su Berlusconi, ma dal Lodo Maccanico ad oggi di tempo ne avrebbe avuto a iosa, se solo avesse avuto il coraggio politico delle sue azioni.Ma su questo, la parola alla Corte costituzionale. Per parte nostra dichiariamo fin da ora che accetteremo senza fiatare ogni suo verdetto, qualsiasi esso sia. Piuttosto di fare il tifo, ha più senso interrogarsi su come la politica dovrebbe rispondere a quella sentenza. E quello che è certo è che - ancora una volta - la strada delle elezioni anticipate sarebbe l'ennesima trasposizione in politica di uno scontro che è extra-politico. Perché niente, dal punto di vista della volontà popolare, è cambiato dalle ultime elezioni ad oggi. La maggioranza è salda, è ampia, l'opposizione è sconfitta e debole, perché mai bisognerebbe richiedere agli elettori che cosa vogliono fare di questo paese se gli eletti non riescono a farlo nemmeno quando hanno le mani libere, come in questa legislatura?
Certo, la sentenza Mondadori è un altro colpo all'immagine del capo del governo. Ma gli italiani non c'entrano nulla. Non sono loro ad essersi presi la Mondadori né ad averla persa. Non si vede perché debbano pagarla ora.
Fonte: Il Riformista.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi