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Dichiarazione di Grazia FRANCESCATO
«Ricuciamo insieme la tela del centrosinistra» - INTERVISTA
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(09 ottobre 2009) - fonte: Terra - Valerio Ceva Grimaldi - inserita il 09 ottobre 2009 da 31
Grazia Francescato è la portavoce uscente dei Verdi. A lei innanzitutto chiediamo un parere sulla bocciatura del Lodo Alfano da parte della Corte costituzionale. E, sul congresso del Sole che ride, l’ex presidente del Wwf dice: «Spero in un confronto vero e costruttivo».Come giudica la decisione della Consulta sul Lodo?
Quella di martedì è stata una gran bella giornata. La Corte ha confermato un principio costituzionale fondamentale, e cioè che la legge è uguale per tutti. Non c’è un primus super pares, secondo la linea che volevano far passare gli avvocati del premier, tra cui Ghedini e Pecorella. Peraltro, appena appresa la notizia, come Sinistra e libertà ci siamo precipitati a palazzo Chigi a promuovere un sit in. La nostra è stata una reazione di festeggiamento e, insieme, di monito. Bisogna accettare con rispetto la sentenza della Corte, non soffiare sul fuoco dello scontro istituzionale come hanno fatto Bossi e altri.
E ora, politicamente, cosa ritiene che accadrà?
Noi siamo garantisti. Crediamo che Berlusconi ora si debba far processare. Forse il premier vorrebbe chiamare le piazze a raccolta, ma io credo che il centrodestra andrà avanti a governare. Il presidente del Consiglio, politicamente, è però molto indebolito. è un’anatra zoppa, bisogna vedere quanto terrà il centrodestra.
Il presidente del Consiglio ha avuto una reazione molto violenta. Ha attaccato sia la Corte che il capo dello Stato.
Bisogna accettare con rispetto le sentenze della Consulta. Berlusconi, però, attiene più alla psichiatria che alla politica: il premier ritiene di essere l’unto dal Signore. La realtà è che lui è uguale a tutti i cittadini.
Ne chiederete le dimissioni?
Noi riteniamo che se ne debba andare. Comunque sia, ritengo che occorra vincere sulla politica, sui contenuti, non nelle aule giudiziarie.
Come commenta l’assoluzione di Gianni De Gennaro e di Spartaco Mortola sui fatti del G8?
Con sconcerto. Questa vicenda ci conferma che tutta la questione della gestione dell’ordine pubblico di Genova la si è sempre voluta limitare a una responsabilità che non coinvolgesse mai i vertici delle forze dell’ordine né la gestione politica di quelle giornate.
Noi a Genova c’eravamo e ci ricordiamo esattamente ogni minuto di quelle giornate: la mattina seguente al macello nella scuola Diaz le chiazze di sangue presenti sull’asfalto ricordavano il Cile di Pinochet. Noi e tutti coloro che hanno vissuto le giornate di Genova non dimentichiamo e continueremo a chiedere giustizia. Concordiamo con Heidi Giuliani, quando ricorda che purtroppo in Italia ci sono un po’ troppi intoccabili.Ora occorrerebbe una maggiore organicità dell’intero fronte di opposizione.
Infatti. Bisogna costruire un centrosinistra che dia risposte ai problemi della società e si candidi a tornare a governare il Paese. Occorre compiere un salto di qualità della coscienza collettiva dell’Italia. Ognuno di noi si deve adoperare nella realtà in cui vive e lavora, altrimenti il centrosinistra non vincerà.
Quale ritiene sia il ruolo dei Verdi in questo processo di recupero di una coscienza collettiva?
Noi Verdi siamo fondamentali. Siamo portatori deboli di un pensiero forte. Pur con tutte le nostre difficoltà, abbiamo lavorato per far affermare un pensiero forte. Noi contrastiamo un modello di sviluppo insostenibile.
Con quali proposte?
Bisogna integrare politiche economiche e sociali. Il nostro obiettivo è raggiungere la rivoluzione verde.
New green deal: se ne parla tanto. Ma, in concreto, non rischia di rimanere solo uno slogan?
Assolutamente no! La verità è che la rivoluzione verde è già in atto. In Italia ci sono 167mila imprese, un milione e 400mila occupati, l’importante realtà del commercio equo e solidale, il turismo sostenibile. Dobbiamo sostenere politicamente questo cambiamento e farlo diventare il pensiero politico cardine. Dobbiamo contaminare il centrosinistra con le nostre tematiche rivoluzionarie: devono diventare il “manifesto” dell’alleanza. è questa la grande sfida che ci aspetta.
Per far questo, però, c’è bisogno di un’alleanza rigenerata.
E infatti va ricucito il tessuto stracciato delle alleanze. Bisogna concentrarsi sui contenuti.
Lei chiede una nuova visione al centrosinistra. Strategia e non tattica?
Certo. Le alleanze non vanno fatte nella speranza di entrare in Parlamento. Bisogna portare avanti i valori forti. Ci vuole un’effettiva condivisione di contenuti, e in questo processo la questione ambientale deve essere prioritaria. In questo senso, l’inserimento della parola “ecologia” nel simbolo di Sinistra e libertà è un fatto estremamente positivo perché siamo riusciti a rendere immediatamente riconoscibile il matrimonio tra le ragioni del lavoro e quelle dell’ambiente E questa è una grande vittoria per l’ecologia politica nel nostro Paese. Non è certo una “tassa” pagata ai Verdi...
La rivoluzione energetica per la quale i Verdi si battono in tutto il mondo punta tutto sullo sviluppo delle energie rinnovabili. Basteranno?
Puntare tutto sulle energie pulite non è la sola misura per ridurre le emissioni inquinanti e garantire un futuro migliore al nostro pianeta. Innanzitutto, infatti, bisogna puntare sull’efficienza energetica, che da sola è in grado di ridurre del 30% i costi. Poi occorre puntare sulla ricerca e l’innovazione.
Intanto il governo pensa al nucleare.
Purtroppo questo centrodestra “atomico” guarda al vecchio, all’indietro. Ha ingranato la marcia “indietro tutta”.
E, purtroppo, come ha scritto di recente il premio Nobel per l’Economia Paul Krugman, non si tratta solo di una questione di “interessi forti”, ma anche di un’inerzia culturale, una cultura avvitata su se stessa che privilegia solo i vecchi processi. E la lista delle negatività del governo Berlusconi è davvero lunghissima. Si va dall’ambiente ai respingimenti, dai diritti alla laicità, dal già citato nucleare alla scuola. Insomma: quest’esecutivo è una maglia nera. Anzi, nerissima, come il carbone.Cosa si aspetta dal congresso dei Verdi?
Per prima cosa nessuno pensa di sciogliere i Verdi.
Io ritengo che ci sia bisogno di un rilancio di una forza ecologista ma anche di unità. E per questo credo che il processo federativo di Sinistra libertà ecologia sia la strada giusta. E al nostro congresso spero che ci sia un confronto vero sulle diverse linee politiche. Nel merito, credo che occorra accettare il confronto per seguire un percorso con gli altri.
E, in più, trovo che il ruolo delle donne sia fondamentale. Sarebbe un bel segnale se le mie consegne passassero a un’altra donna.Oggi Terra pubblica l’appello all’Italia e agli ecologisti firmato, tra gli altri, da Mario Tozzi e Giobbe Covatta, un documento in cui si chiede di porre al centro dell’azione politica di ogni governo la lotta ai cambiamenti climatici, al degrado degli ecosistemi e alla povertà. Lei cosa ne pensa?
Non solo lo condivido ma lo sottoscrivo pienamente. Nella mozione da me sottoscritta, peraltro, chiediamo di lanciare entro l’anno la convocazione de “La tavola dell’Ecologia”, in collaborazione con i Verdi europei: non un incontro velleitario e autoreferenziale, ma un appuntamento di confronto permanente attraverso il quale rilanciare l’ecologismo politico ovunque collocato.
Fonte: Terra - Valerio Ceva Grimaldi | vai alla pagina » Segnala errori / abusi