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» «Non saremo subalterni al Pd» - INTERVISTA
Francesco RUTELLI in data 04 novembre 2009
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» «Rutelli fa sul serio. l'Udc non sommi sigle. Ora sostegno a Galan» - INTERVISTA
Lorenzo DELLAI in data 04 novembre 2009
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» «Anche altre forze che sono nella società e non sono in Parlamento, possono avere un rapporto programmatico con noi».
Pier Luigi BERSANI in data 03 novembre 2009
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» «Non mi alleo né con l’Udc di Cuffaro né con Cesa» - INTERVISTA
Luigi de MAGISTRIS in data 31 ottobre 2009
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» «Anche se mi condannano, non mi dimetto»
Silvio BERLUSCONI in data 31 ottobre 2009
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» Il Caso Mills è più grave di quello Marrazzo, ma Berlusconi non si dimette.
Giuseppe GIULIETTI in data 28 ottobre 2009
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» Ballottaggio nel Pd. «Nessuna rinuncia, nessuna via libera. Chi rappresenta la maggioranza relativa avanzi una proposta programmatica»
Andrea CAUSIN in data 27 ottobre 2009
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» Il nuovo segretario nazionale e regionale valorizzino il patrimonio di consenso delle primarie.
Paolo GIARETTA in data 27 ottobre 2009
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» Primarie Pd. I migliori auguri di buon lavoro al nuovo segretario nazionale e regionale.
Beatrice DRAGHETTI in data 26 ottobre 2009
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» «Io sono la vittima ma non mi dimetterò»
Pietro MARRAZZO in data 24 ottobre 2009
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» a Berlusconi: "Io le dimissioni le ho presentate. Adesso nominami Vicepremier"
Giulio TREMONTI in data 24 ottobre 2009
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» «C’è qualcuno nel PdL che non è più garantista» - INTERVISTA
Gaetano Quagliariello in data 24 ottobre 2009
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» Veneto. «Sì a nuove alleanze per le regionali» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 21 ottobre 2009
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» «Veneto regalato alla Lega, patto scellerato Berlusconi-Bossi» - INTERVISTA
Piero FASSINO in data 19 ottobre 2009
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» Regione Veneto. «No al listone allargato: sarebbe un'alleanza innaturale»
Andrea CAUSIN in data 19 ottobre 2009
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» «Napolitano non si discute. Berlusconi deve fare un gesto di riconciliazione generale» - INTERVISTA
Beppe PISANU in data 16 ottobre 2009
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» «Berlusconi minaccia il giudice Misiano»
Giuseppe GIULIETTI in data 16 ottobre 2009
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» Olimpiadi 2020. Formalizzata la candidatura di Venezia.
Massimo Cacciari in data 16 ottobre 2009
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» «Giustizia, la riforma sia condivisa. No ai pm sottoposti al governo» - INTERVISTA
Giulia BONGIORNO in data 14 ottobre 2009
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» Ci vogliono zittire
Antonio POLITO in data 14 ottobre 2009
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» "Voi pensate a produrre, alla democrazia e alla libertà ghe pensi mi"
Silvio BERLUSCONI in data 12 ottobre 2009
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» Indebolire le primarie è aiutare Berlusconi
Cesare DAMIANO in data 12 ottobre 2009
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» «I poteri forti lavorano al golpe. Ma Napolitano e “Corriere” non c’entrano»
Renato BRUNETTA in data 11 ottobre 2009
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» Berlusconi benvenuto tra i comuni mortali.
Cesare DAMIANO in data 11 ottobre 2009
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» «Stop alla deriva populista. L'UdC non fa patti con questo Pdl» - INTERVISTA
Pier Ferdinando CASINI in data 11 ottobre 2009
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Renato BRUNETTA in data 10 ottobre 2009
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» «Le donne dicano "Basta". Berlusconi ci chieda scusa». - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 09 ottobre 2009
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» E ora Berlusconi vada a casa» - INTERVISTA
Nichi VENDOLA in data 09 ottobre 2009
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» «Ricuciamo insieme la tela del centrosinistra» - INTERVISTA
Grazia FRANCESCATO in data 09 ottobre 2009
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» "Io sono il miglior presidente del Consiglio che si possa reperire oggi per l'Italia ma sono in assoluto il maggior perseguitato dalla magistratura di tutte le epoche, anzi di tutto il mondo"
Silvio BERLUSCONI in data 09 ottobre 2009
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» «Al Quirinale di sinistra farò vedere di che pasta son fatto»
Silvio BERLUSCONI in data 09 ottobre 2009
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» Lodo Alfano. Berlusconi e il Guardiasigilli devono dimettersi.
Antonio DI PIETRO in data 08 ottobre 2009
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» Lodo Alfano: Berlusconi non si rassegnerà facilmente al giudizio della Corte costituzionale. Faremo muro contro gli attacchi a Napolitano - INTERVISTA
Dario FRANCESCHINI in data 08 ottobre 2009
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» Il Lodo Alfano viola l’articolo 3 della Costituzione sull’uguaglianza dei cittadini. La Consulta ha deciso. Ora, rispettare la sentenza.
Antonio POLITO in data 08 ottobre 2009
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» La Corte Costituzionale e' una sezione di un partito di sinistra.
Maurizio GASPARRI in data 08 ottobre 2009
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» Vi spiego perché c'è un golpe - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 08 ottobre 2009
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» Lodo Alfano: "Non sarà bocciato, speriamo bene - aggiunge. - Non si può sfidare l'ira dei popoli..."
Umberto BOSSI in data 07 ottobre 2009
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» Bocciatura Lodo alfano: "La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non è più un organo di garanzia"
Maurizio GASPARRI in data 07 ottobre 2009
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» Bocciatura Lodo Alfano: "Se si ferma il federalismo facciamo la guerra"
Umberto BOSSI in data 07 ottobre 2009
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» Bocciatura Lodo Alfano: "È una sentenza politica"
Paolo BONAIUTI in data 07 ottobre 2009
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» La Corte Costituzionale è un organo politicizzato e per questo motivo ha dichiarato illegittimo il Lodo Alfano. - [Link all'interno: Lodo Alfano]
Silvio BERLUSCONI in data 07 ottobre 2009
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» Il capo dello Stato sappiamo da che parte sta. [video]
Silvio BERLUSCONI in data 07 ottobre 2009
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» Lodo Alfano: "Il premier rispetti la Consulta e Napolitano"
Gianfranco FINI in data 07 ottobre 2009
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» Tutti sanno da che parte sta il Presidente della Repubblica. Sta dalla parte della Costituzione - [Link_video: Berlusconi]
Giorgio NAPOLITANO in data 07 ottobre 2009
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Antonio DI PIETRO in data 06 ottobre 2009
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» "Nessuna contraddizione tra il voto di iscritti ed elettori. Non sono due razze diverse"
Pier Luigi BERSANI in data 01 ottobre 2009
«Napolitano non si discute. Berlusconi deve fare un gesto di riconciliazione generale» - INTERVISTA
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(16 ottobre 2009) - fonte: L'Espresso - Marco Damilano - inserita il 16 ottobre 2009 da 31
Giù le mani da Napolitano. Parola di Giuseppe Pisanu, presidente della commissione Antimafia, riserva di senso dello Stato nel Pdl, allergico ai falchi berlusconiani. "Berlusconi dovrebbe fare un gesto alto di riconciliazione generale: andare in Parlamento e riprendere il dialogo sulle riforme", consiglia l'ex ministro dell'Interno. Appello controcorrente, nella stagione più dura per i moderati del centrodestra. "È un tempo difficile per tutti. Il cortocircuito istituzionale è arrivato nel mezzo di una tempesta politica. Ora c'è il rischio che si rovesci sulla crisi economica e sociale provocando danni molto gravi".Lei è testimone privilegiato della fine della prima Repubblica. Ci fu un complotto dei giudici per eliminare i partiti? E uno nel '94 per far cadere Berlusconi? E oggi c'è un complotto contro il governo?
"Il crollo della prima Repubblica fu determinato da sommovimenti profondi: la crisi delle ideologie, il declino dei partiti tradizionali, il decadimento dello spirito pubblico. Il giustizialismo arrivò nella fase finale e fece la sua parte. Nel '94 ci fu sicuramente una clamorosa iniziativa giudiziaria, poi finita nel nulla, che pugnalò alle spalle il presidente del Consiglio mentre presiedeva una conferenza internazionale. Oggi vedo il complotto delle circostanze avverse, ma non vedo la mano che lo guida. Anzi, penso che non ci sia".
Napolitano è sotto il tiro dell'ala dura del Pdl: non è super partes, dicono. Condivide?
"Il presidente Napolitano si è sempre saputo tenere al di sopra delle parti, tanto da meritarsi anche il riconoscimento di coloro che non lo avevano votato. Di questo vi è larga eco nella recente dichiarazione congiunta di Fini e Schifani".
Anche la Consulta è sotto attacco. Cosa bisognerebbe fare per svelenire il clima?
"Il punto più critico è la contrastata decisione della Corte sul lodo Alfano. Non contesto quella decisione, ma osservo che essa ci ha rimesso dinanzi al vuoto politico-istituzionale che si è creato in Italia dal 1993 con l'abolizione dell'immunità parlamentare. Qui è il primo problema e da qui bisogna partire".
A guidare l'attacco, spesso, c'è il premier. Che consigli darebbe a Berlusconi?
"Berlusconi non ha bisogno dei miei consigli. Comunque, al suo posto, avendo una maggioranza salda e senza alternative, io compirei un gesto alto di riconciliazione generale e sfiderei l'opposizione sui grandi problemi del Paese. Chi è forte deve essere magnanimo".
Che tipo di gesto?
"Il ritorno in Parlamento per riprendere il dialogo avviato con il discorso programmatico di inizio legislatura ".
Ne è sicuro? Nel Pdl c'è chi ripete che le riforme vanno fatte da soli...
"Non posso condividere. Lo scontro rende difficile l'ordinaria attività di governo, figuriamoci quella straordinaria di riforma".
Sulla giustizia si parla di un pacchetto: separazione delle carriere tra giudici e Pm, nuove modalità di elezione della Consulta, prescrizioni più rapide. Sono misure urgenti?
"Non conosco pacchetti preconfezionati. La prima riforma da fare, che può spianare la strada ad intese più ampie, è la reintroduzione della immunità parlamentare, magari nella formula oggi ammessa (e mai contestata) agli euro-deputati.
Ricordiamoci che per 45 anni l'immunità è riuscita a salvaguardare il delicato equilibrio tra politica e giustizia stabilito dai padri costituenti. La seconda riforma è il federalismo costituzionale, senza il quale sarebbe impossibile mettere in funzione il federalismo fiscale".Si possono fare queste riforme senza il Pd?
"Il Pd non può andare a uno scontro interminabile e distruttivo fino alla conclusione della legislatura. Peraltro, ha già dimostrato notevole attenzione sia ai problemi del federalismo che a quelli del rapporto tra politica e magistratura".
Berlusconi ripete: sono l'unico eletto dal popolo. Bisogna adeguare la Costituzione e introdurre il presidenzialismo?
"La legge elettorale prevede l'indicazione del leader del partito, non l'elezione diretta del premier. Questa indicazione ha certamente un forte valore politico che nessuno può disconoscere. Quanto a una eventuale riforma di tipo presidenziale, già la Bicamerale D'Alema l'aveva ipotizzata, nel contesto di una più organica revisione della forma di Stato e di governo".
Lei è considerato uno degli esponenti del partito del buon senso, come lo chiama Casini. Esiste davvero?
"Esistono i partiti rappresentati in Parlamento e, per fortuna, ci sono scorte di buon senso un po' dappertutto. Bisogna preservarle e metterle a frutto ovunque si trovino. Nel mio piccolo, ci provo ogni giorno".
Con Fini (e D'Alema) vi ritrovate ad Asolo a parlare di immigrazione. Anche sul testamento biologico la pensate allo stesso modo. È la prova di una sintonia politica?
"Sul fine vita la mia convinzione è che le scelte appartengono esclusivamente al malato, ai suoi parenti stretti, ai suoi medici ed eventualmente al suo assistente spirituale. Nessun altro può intromettersi nello spazio intimo del dolore, della cura e della morte. Lo riconosce di fatto l'articolo due della Costituzione, che stabilisce il primato della persona sullo Stato. In questa ottica, da cattolico, sono laicamente d'accordo con Fini".
Sul Pdl Fini ha detto che è "come la temperatura di Bolzano, non pervenuto". Lei come giudica il suo partito? Il triumvirato che lo guida va superato?
"In realtà, a parte la temperatura di Bolzano, Fini non ha fatto altro che ribadire le idee che aveva espresso tra gli applausi al congresso fondativo del Pdl. Il triumvirato è chiaramente una formula di transizione, in attesa che il partito si dia una cultura politica unificante e una forma democratica, procedendo dal basso verso l'alto. Non vedo una transizione breve...".
Elezioni regionali: è necessaria l'alleanza con l'Udc? E la richiesta della Lega sulla presidenza del Veneto è accettabile per il Pdl?
"Un'ampia alleanza con l'Udc è necessaria non solo per assicurarci la vittoria in alcune regioni, ma anche per ridare forza al voto cattolico del Pdl. In passato la vicinanza di questo partito ha incoraggiato il voto di tanti cattolici verso Forza Italia perché costituiva una sponda amica. Oggi la lontananza può contribuire a scoraggiarlo. Vale anche per il Veneto, dove, oltretutto, il Pdl è maggioranza e Galan ha ottenuto larghi consensi".
Lei ha sostenuto che l'allargamento del Pdl va esteso a personalità come Montezemolo e Riccardi, oggi animatori del pensatoio Italia Futura: l'invito è ancora valido?
"Non ho titolo per rivolgere un simile invito. Resto però dell'avviso che per diventare il partito dei moderati italiani il Pdl deve cercare energie nuove nel mondo cattolico e nella società civile".
I movimenti centristi interessano l'Udc ma anche Rutelli. È credibile l'ennesimo tentativo di costruire il Grande Centro?
"Fino a quando resterà in piedi la doppia possibilità della crescita in senso moderato del Pdl e dell'alleanza strategica con l'Udc, non vi saranno spazi praticabili per un'altra ipotesi moderata".
Che esito si augura dalle primarie del Pd?
"Prima vorrei vederci chiaro sulle prospettive del Pd a vocazione maggioritaria concepito da Veltroni. In questo momento, mentre il bipolarismo italiano invece di maturare inselvatichisce, vedo emergere l'idea di una riorganizzazione del nostro sistema, in modo tale che a un numero limitato di partiti corrisponda però una più esauriente rappresentanza del pluralismo politico italiano.
Se prevale questa idea, vincerà Bersani. In questo caso toccherà a lui dare risposte convincenti agli italiani che attendono una sinistra moderna".Questo processo interessa anche il Pdl?
"Se i partiti politici non riusciranno a soddisfare la domanda di pluralismo che c'è nel paese sarà la partecipazione democratica a pagarne il prezzo".
Fonte: L'Espresso - Marco Damilano | vai alla pagina » Segnala errori / abusi