Patriottismo rosa usa e getta.
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(17 ottobre 2009) - fonte: Il Tempo - inserita il 21 ottobre 2009 da 3137
Non calza l'Inno d'Italia con lo spot delle calze.
L'iniziativa della famosa casa di collant Calzedonia di rileggere l'Inno di Mameli adattandolo al femminile, dove tra gambe e piedi i termini Italia e Vittoria vengono fatti rivivere unicamente come nomi, non mi piace e non piace agli italiani che ho avuto modo di ascoltare.
Si tratta di un patriottismo "rosa" mercificato e venduto come un prodotto intimo, come un bene usa e getta, da adattare alla persona di volta in volta.Nel momento in cui bisogna ridare un senso alto alla nostra identità nazionale e senso istituzionale al paese è sconcertante vedere come un'impresa giochi per business a mettere l'Italia tra le gambe, sotto i piedi. Sono d'accordo con il Presidente dei Senatori del PDL e con il Sottosegretario al Ministero del Lavoro Pasquale Viespoli:
commercio ed Inno non vanno d'accordo,sono due ossimori, a meno che la pubblicità non sia fatta allo stesso Inno d'Italia.
Che poi se ne voglia discutere la originalità, il discorso è tutto diverso. Ma l'originalità per esigenza di marketing, non può essere usata come pretesto per ridicolizzare un simbolo del popolo italiano ed una musica, quella di Goffredo Mameli, che merita rispetto e un ascolto tutto diverso. Le donne meritano altro, le Istituzioni pure.Non confondiamo mercato e prodotto, sono due mondi vicini ma non per questo legati necessariamente: il primo ha bisogno del secondo, mentre, al contrario il prodotto non sempre ha bisogno del mercato quando è un simbolo della Repubblica Italiana.
Fonte: Il Tempo | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
