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Dichiarazione di Massimo Cacciari

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: DL) 


 

Veneto. «Sì a nuove alleanze per le regionali» - INTERVISTA

  • (21 ottobre 2009) - fonte: Il Gazzettino - Paolo Navarro Dina - inserita il 21 ottobre 2009 da 31

    In gran forma. Massimo Cacciari se lo aspettava.
    Il "trambusto" nell’area del centrodestra - quasi avesse la sfera di cristallo - non lo meraviglia. Anzi. Sotto barba & baffi guarda con attenzione alle scosse telluriche dello schieramento che governa la maggioranza.
    «Sarebbe sciocco banalizzare quello che sta accadendo.
    Esistono e stanno emergendo in maniera decisiva fortissime contraddizioni - dice il sindaco di Venezia.
    I nodi stanno venendo al pettine, c’è aria di cambiamento reale».

    Sindaco Cacciari, Piero Fassino ha detto nei giorni scorsi al Gazzettino "Pd pronto per nuove alleanze"...».

    «Mah, guardiamo prima a casa nostra... Certo dobbiamo osservare con attenzione quello che sta accadendo, ma dobbiamo sviluppare ed elaborare una nostra posizione.
    Non dobbiamo stare alla finestra e aspettare che nell’altro schieramento succeda qualcosa o attendere che altri si muovano.
    Dobbiamo fare le nostre proposte: rilanciare l’idea del federalismo, puntare alla riforma sociale, dialogare con i ceti medi. Insomma, "captare" ampie fasce ora rappresentate dal centrodestra, quelle che più si riconoscono nell’area liberale e cattolica, ad esempio, e che vivono, anche con difficoltà, il rapporto con la Lega.
    Detto questo, comunque, dobbiamo guardare con rispetto a quello che sta succedendo nel centrodestra».

    Sembra facile. Intanto Galan è sulla graticola.

    «Ma va là. Non mi interessa almanaccare sul futuro del presidente della Regione. Ma lo dico chiaramente è il Pd che deve intervenire, che deve metterci del suo».

    Ad esempio?

    «Dire no al ritorno di formule come quella dell’Ulivo e non arroccarsi nelle "casematte" della sinistra europea. Se Galan cede è chiaro che poco o nulla cambia, ma se terrà duro le contraddizioni in seno al centrodestra saranno ancora più forti.
    La situazione è in movimento. Noi non possiamo aspettare il presidente della Regione, e non possiamo fare un mero gioco di careghe. Lo sottolineo».

    Riforma sociale, federalismo, addio al radicalismo e tanto più all’antagonismo.

    «Allora chiariamolo: Berlusconi quanto può durare?
    Tre, quattro anni ancora? Direi che il "berlusconismo" è finito. E anche il Pd non sta proprio in ottima salute...
    E solo per dirne una ci si appresta a celebrare un congresso. Tutto ciò certo non facilita. È indispensabile puntare su nuove alleanze e nuove convergenze, allontanando lo spettro del trasformismo».

    Insomma, parafrasando un vecchio slogan: puntare alla "cosa nuova".

    «Qui da noi può prendere forma un laboratorio politico nuovo e che potrebbe coinvolgere tutto il Veneto.
    In più occasioni questo territorio e la sua classe politica in altri tempi hanno dimostrato di essere qualcosa di diverso, di avere una marcia in più rispetto al resto del Paese.
    Peraltro, in passato, il Veneto è spesso stato non in linea con i criteri politici nazionali».

    Controcorrente, quindi.

    «Basti pensare agli anni Ottanta al modello rappresentato da Antonio Bisaglia, all’autonomia e alle basi del cattolicesimo sociale; al ruolo di Gianni De Michelis e del riformismo che, al di là della volontà egemonica intrinseca, è stato rilevante.
    E poi il movimento dei Sindaci per il Nordest e infine le trasformazioni di una sinistra che si scopre più moderna e più liberale».

    Sindaco, lei sta disegnando uno schieramento politico ampio. Magari Galan ci fa anche un pensierino...

    «Stiamo vivendo processi importanti, lunghi e particolarmente complessi. Dico solo che se ci fosse stato un partito democratico del Nord come spesso e volentieri in passato abbiamo detto con Penati e Chiamparino, magari saremmo molto più avanti in questo processo.
    Ma questo Paese, ma anche lo stesso Pd, lo sappiamo ama mettersi in difficoltà».

    Quasi una via politica "stile Baviera" per il Veneto.

    «Non mettiamo confini. Certo si potrebbe dare il via ad un progetto rigenerante».

    Fonte: Il Gazzettino - Paolo Navarro Dina | vai alla pagina

    Argomenti: sinistra, alleanze, pd, veneto, galan, elezioni regionali 2010, sindaco di Venezia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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