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Dichiarazione di Lorenzo BORTOLUZZI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Belluno (BL) (Gruppo: FI) 


 

«La Lega si è liquefatta come neve al sole».

  • (29 ottobre 2009) - fonte: Il Gazzettino - Belluno - inserita il 29 ottobre 2009 da 31

    «La Lega si è liquefatta come neve al sole. Del resto, sono due anni che in consiglio comunale vengono quando gli pare, e se vengono, invece di votare, esibiscono orsetti di peluche e spadini».

    Lorenzo Bortoluzzi, capogruppo di un Pdl che in queste ore sembra aver messo da parte le ribellioni interne, attacca la Lega Nord dopo la decisione di due dei tre consiglieri del Carroccio, Silvano Serafini (Orso Grigio) e Stefano De Gan, di non presentarsi al voto sugli equilibri di bilancio.
    Li richiama ad un maggiore senso di responsabilità. «Questa situazione - profetizza Bortoluzzi - non può durare ancora».

    Unico leghista ad aver votato sì, è stato Paolo Costa, osservando l’ordine di scuderia impartito dal segretario nazionale Gobbo di «turarsi il naso e andare avanti».
    Ordine recepito anche dal vicesindaco Leonardo Colle che ieri, per la prima volta, non ha risparmiato critiche ad una maggioranza che sembra ormai fuori controllo. Costa, criticato da "Orso" e De Gan, non si attarda a rispedire al mittente le accuse:
    «Ritengo prioritario il rispetto del mandato elettorale. Sulla posizione della Lega sono già stati informati i vertici del movimento per le dicisioni più opportune».
    Ma Orso ribatte: «Non credo che Gobbo abbia tempo da perdere con noi. E comunque il mio non voto è coerente, perché il bilancio non rispetta i parametri. Anche l’assessore Colle non ha votato la famosa delibera. E poi, sono stufo di avere a che fare con idioti laureati che indicano la luna e guardano il dito».

    Nel pittoresco quadro politico di Palazzo Rosso, si trova spazio anche per la minoranza. A bacchettare il moralismo «inaccettabile» dell’opposizione sono Bortoluzzi e il sindaco Antonio Prade. Tema di scontro le società partecipate sulle quali permangono forti le mire degli sette ex dissidenti del Pdl.
    «La mia amministrazione - dice Prade - è stata accusata di spartizione di poltrone. Ricordo che quando iniziai a fare il sindaco le società erano tre, ora sono due. E siccome ci piace fare le cose perbene, abbiamo eliminato anche i consigli di amministrazione, storicamente funzionali alle poltrone, e fatto un presidente unico».

    Affonda la lama Bortoluzzi: «La sinistra ha sempre teorizzato il controllo politico sulle società e lo ha praticato alla grande. E se non ricorda i nomi sono pronto a dare una mano». Poi attacca «il disfattismo» di una sinistra che sperava di raccogliere i cocci della giunta Prade, trovandosi invece di fronte ad una Pdl che «si è confermata forza di governo».

    La Corte dei conti, intanto, ha già convocato sindaco e direttore generale. Lo sforamento del patto di stabilità è la vera mannaia che pende su tutta la maggioranza di governo. È stata avviata così una procedura amministrativa per cercare di far rientrare i conti. E da 6 milioni di euro del preventivo si è scesi a 1,6 dell’assestamento.

    Fonte: Il Gazzettino - Belluno | vai alla pagina

    Argomenti: centrodestra, Lega Nord, Belluno, patto di stabilità, crisi politica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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