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Luigi de MAGISTRIS in data 31 ottobre 2009
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Giorgio NAPOLITANO in data 16 ottobre 2009
«Riforme anche con Fini ma serve una nuova legge elettorale»
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(30 ottobre 2009) - fonte: La Repubblica - Goffredo De Marchis - inserita il 30 ottobre 2009 da 31
Rutelli incontra D'Alema e insiste: meglio il centro.Due faccia a faccia. Da una parte il feeling tra Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani, dall´altra il colloquio cordiale ma senza esiti definiti tra Massimo D´Alema e Francesco Rutelli.
L´idea dell´ex sindaco di Roma sul Pd targato Bersani non è cambiata nemmeno dopo aver incontrato per un´ora D´Alema.
Per seminare i giornali i due si sono visti a casa di Matteo Orfini, stretto collaboratore dell´ex ministro degli Esteri e dato in ascesa nel nuovo Pd bersaniano.«Non vado via subito, voglio riflettere», dice Rutelli a D´Alema, appena seduti sul divano. Quindi uno spiraglio c´è, ma quanto grande? D´Alema ha avuto la conferma che la direzione sia tracciata, che l´uscita di Rutelli si avvicini.
«L´offerta politica giusta per il Paese non è quella del Pd di Bersani», ha insistito il co-fondatore dissidente. Colloquio cordiale ma franco. E non ha spostato molto. «Chi ti impedisce l´iniziativa politica autonoma, il dialogo con Casini e Tabacci anche stando dentro il Partito democratico?», ha chiesto D´Alema. «L´idea che un´opposizione più credibile non stia a sinistra, ma al centro - è stata la risposta - . Comunque, lo strappo sarà soft e graduale. E lavoreremo insieme anche dopo». Rutelli vedrà anche Pierluigi Bersani nelle prossime ore. Oggi, al massimo domani. Ma anche questo confronto rischia di spostare poco. Dagli ambienti rutelliani dicono che l´ex sindaco sia colpito dal numero di messaggi positivi arrivati via Internet e via telefono: sostegno, invito a proseguire sulla strada indicata nelle ultime dichiarazioni. Rutelli vuole vedere presto il neosegretario del Pd perché si sta rendendo conto di non poter rimanere nel limbo troppo tempo. È vero che non ha le truppe, per ora. È vero che la partita del futuro è appena cominciata.Ma prendere tempo non è una saggia mossa politica. «Per carità, magari c´è più spazio per un ripensamento», osserva D´Alema parlando con i suoi collaboratori. Con un pizzico di perplessità. Perplesso anche Dario Franceschini: «Bisogna fermare Rutelli, la nuova segreteria non va giudicata dopo un giorno». E Paolo Gentiloni, ex rutelliano, spiega: «La scelta di Francesco è sbagliata, ma non credo a margini di ripensamento. Bisognerebbe lavorare dentro il partito. Detto questo, è importante che dalla suggestione dell´Ulivo non si passi all´incubo dell´Unione».
L´incontro tra Bersani e Fini ha invece confermato la volontà del presidente della Camera di voler lavorare con l´opposizione sulle riforme. Riforme da fare una alla volta, evitando gli sfortunati pacchetti omnibus del passato. E da studiare nella forma bipartisan perché, come ripete da tempo, «le modifiche costituzionali si possono fare anche da soli, ma non è preveggente».
Confronto parlamentare punto per punto è anche la linea del segretario Pd. «Dialogo è una parola malata». Si può lavorare da subito sul Senato federale a patto che la maggioranza sia pronta a una modifica della legge elettorale ripristinando le preferenze.Fini non boccia questo percorso, ma il Pdl è molto più restio a cancellare le liste bloccate mettendo mano al Porcellum. Come dice il ministro Rotondi: «Questa norma non cambierà di una virgola». Bersani ha anche aperto al taglio dell´Irap, ma anche qui ponendo un paletto. «Solo in un pacchetto di misure nuovo che preveda forti detrazioni per le famiglie».
Il neosegretario tesse la tela delle alleanze in vista delle regionali. Ieri ha visto Nichi Vendola, oggi vede il leader di Prc Paolo Ferrero, la prossima settimana è la volta del colloquio più importante, quello con Pier Ferdinando Casini. «Ma di nomi ancora non abbiamo parlato», dice Bersani commentando le voci su una candidatura nel Lazio di Emma Bonino.
Fonte: La Repubblica - Goffredo De Marchis | vai alla pagina » Segnala errori / abusi