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Dichiarazione di Mariastella GELMINI
La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al Cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione.
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(03 novembre 2009) - fonte: Ciao people - inserita il 04 novembre 2009 da 100
Dopo vari tira e molla, la Corte di Strasburgo si è pronunciata contro l'introduzione del crocifisso nelle classi scolastiche.Si è alzato un polverone di polemiche, soprattutto dall'ala cattolica e cristiana del Governo. Anche il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato negativamente questa decisione.
Infatti, secondo la Gelmini con il crocifisso non si vuole "imporre la religione cattolica e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. È altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscirà a cancellare la nostra identità"
Il crocifisso, quindi, si distanzierebbe dal suo richiamo religioso e diventerebbe un semplice simbolo tradizionale, come un presepe o un albero di natale. Come sottolinea il Ministro, "La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al Cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione", continuando così, "Non vorrei che alcune norme a cui si rifanno i giudici della Corte di Strasburgo fossero in contrasto con il nostro dettato costituzionale".
Fonte: Ciao people | vai alla pagina » Segnala errori / abusi